La scomparsa del vaso in corso Umberto I. Bisogna salvare dal degrado le ceramiche del centro storico.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Maggio 2015 09:43
La scomparsa del vaso in corso Umberto I. Bisogna salvare dal degrado le ceramiche del centro storico.

Lo scorso fine settimana i cittadini mazaresi che transitavano, a piedi, in Corso Umberto I avranno notato la scomparsa di uno dei due vasi in ceramica posti al centro della carreggiata. In particolare il vaso mancante è quello che si trovava quasi di fronte un noto negozio di ottica. Il vaso è stato prelevato da qualche criminale oppure rotto da vandali? Nessuna notizia sarebbe trapelata in merito dal Comune.

Nel febbraio 2014, a pochi mesi dalle elezioni, sempre in Corso Umberto furono rotti, probabilmente dal passaggio di un auto, tre vasi in ceramica collocati al centro della carreggiata. In quell’occasione il sindaco Nicola Cristaldi dichiarò la presenza di “un clima sociale degradato ed una sorta di copertura politica assicurata dai delatori del grande progetto di risanamento del centro storico. E’ una pratica incivile quella che da anni viene condotta –scrisse in una nota- da soggetti che prima potevano definirsi semplicemente vandali e che oggi non possono che essere considerati dei provocatori sostenuti da chi ha dovuto lasciare le redini della Città. La loro festa –ha aggiunto Cristaldi – è comunque al termine stante che tutta l’area del centro storico sarà sottoposta a videosorveglianza”.

La stessa cosa è avvenuta nella notte fra venerdì e sabato mattina. A testimoniarlo è una foto scattata proprio alcuni minuti dopo la rottura del vaso da parte di un’auto, una piccola utilitaria utilizzata da una ditta di servizio, che a quell’ora procedeva in direzione piazza Mokarta (vedi foto n.1). La causa alta velocità oppure un improvviso colpo di sonno? Comunque l’auto ha riportato dei danni e lo stesso conducente è stato costretto a posteggiarla nella vicina via Crispi.A quanto pare lo stesso conducente si è rivolto al Comune dichiarando quanto avvenuto e pronto a pagare il vaso rotto. Un gesto certamente di onestà. 

Pertanto si capisce che questa volta non vi sia stata nessuna nota da parte del sindaco Cristaldi riguardo a quanto accadutoNon crediamo onestamente, non lo credevamo neanche nel caso dei due vasi rotti lo scorso gennaio a Villa Jolanda, che dietro la rottura di vasi di ceramica (quando non accertata la causa) vi sia una matrice politica. Bisogna puntare ancor più l’attenzione sulla criminalità giovanile che si annida da tempo nel centro storico della Città già teatro di atti vandalici a monumenti storici e di scippi. Per non parlare di quei vandali che imbrattano con le proprie scritte i monumenti storici della Città, in primis l’Arco Normanno. Nessuno si accorge di questa presenza a tutte le ore del giorno e della notte?

Altra questione è quella dei pannelli e dei manufatti in ceramica del centro storico, ed in particolare nella casbah mazarese, nel cosiddetto “itinerario della leggenda”. In molti vicoli si sta assistendo al crollo dell’intonaco e delle opere di muratura che erano state volute dall’Amministrazione a partire dal 2009 (vedi foto n.2 del vicolo “Vanedda di li corna”). Alcuni vicoli sono chiusi al passaggio dei turisti ed altri appaiono degradati. Bisognerebbe capire come sono stati condotti questi lavori di riqualificazione. Molte delle opere in ceramica appaiono in cattivo stato e lo saranno sempre qualora non fossero attuati degli adeguati interventi di ristrutturazione. Qualora ciò non avvenisse avremmo assistito ad una pura operazione di "maquillage" urbanistico.

Francesco Mezzapelle

11-05-2015 11,40

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