La ragazzina che si finge Denise, uno scherzo stupido e di cattivo gusto…

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Ottobre 2015 17:47
La ragazzina che si finge Denise, uno scherzo stupido e di cattivo gusto…

E così sembra essere uno scherzo, almeno così dice la ragazzina che da Tito, in Basilicata ha postato dal suo computer un messaggio sul profilo Facebook di Piera Maggio dicendo di essere Denise, la figlia scomparsa. Perché quando alla porta ci sono i Carabinieri del nucleo investigativo di Potenza, venuti per fare qualche domanda e prelevare un campione del DNA da comparare con quello di Denise, la voglia di scherzare passa in fretta.

D’altra parte Piera Maggio, che in questi anni ne ha passate davvero tante, ha invitato tutti ad essere realisti, “In questi anni gli avvistamenti sono stati tanti ed è per questo che ho i piedi ben piantati a terra, solo il test del DNA può dare risposte concrete”, così aveva dichiarato alla nostra redazione contattata sabato scorso.

Già, solo il test del DNA. Perché dire “Non sono io Denise, mi dispiace scherzavo”, non basta, tutta la macchina investigativa si è messa in moto e fermarla non è poi così semplice.Così parte l'accertamento, richiesto dalla Procura di Marsala, il prelievo del campione che sarà spedito ai RIS per la comparazione con quello di Denise e quindi il responso definitivo.C

he sia Denise è però obiettivamente, improbabile, la ragazza ha infatti circa undici anni mentre Denise, essendo nata il 26 ottobre 2000, dovrebbe compiere 15 anni nei prossimi giorni.E così sembra proprio essere uno scherzo, non proprio senza conseguenze, come dice Giacomo Frazzitta l'avvocato di Piera Maggio "Questo non è uno scherzo ma si chiama procurato allarme: devono intervenire i servizi sociali. I responsabili, in questo caso, sono i genitori. Attendiamo l'esito del DNA, a noi non viene comunicato nulla dalla Procura di Marsala. Questa segnalazione era credibile perché la bimba ha un cognome che fa parte dell'indagine e ha una certa somiglianza a Denise. L'aria di famiglia c'è” , così ai microfoni di Fanpage.it.

La storia della scomparsa di Denise e del calvario di Piera Maggio in questi anni è cosa nota.Una storia d’indagini e ricerche, appelli, svolte,perizie, bugie e depistaggi, poche certezze e tanti dubbi.

Per Piero Maggio c’è una verità processuale non soddisfacente e nonostante l’esito sfavorevole di questi due gradi di giudizio, la determinazione a venire a capo di tutto è rimasta intatta negli anni.Perché la ricerca di Denise non è fine a se stessa, è stata anche l’occasione per ottenere una nuova figura di reato, il sequestro di minorenni, al fine di garantire un maggiore potere investigativo per gli inquirenti nei casi di bambini scomparsi, favorendone le ricerche. Una lotta che ha visto Piera Maggio anche protagonista di gesti eclatanti, come quando si è incatenata davanti al Quirinale per ottenere l’approvazione di quanto detto prima.

Come si possa scherzare su queste cose non si capisce, come si può ridere di un dramma così grande, come ci si può prendere beffa di genitori che hanno perso la propria figlia. Davvero pensava di non essere identificata? Sinceramente un po’ ingenua.

Molto probabilmente è uno scherzo, ma sinceramente ci troviamo poco da ridere.

Francesco Mezzapelle

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