“La Mazara che non vorremmo”. Lettera aperta di una cittadina

Letizia Balsamo ci scrive in merito alla grave situazione di degrado di via del Franco (traversa di via Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Agosto 2024 12:51
“La Mazara che non vorremmo”. Lettera aperta di una cittadina

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta (con allegate alcune foto) ricevuta da una cittadina mazarese, Letizia Balsamo. Ecco quanto si legge:

“Sono le otto del mattino di domenica 4 agosto e affacciandosi alla finestra ci si trova di fronte ad uno scenario a metà strada tra uno scorcio di guerra in medio Oriente e una periferia degradata di una città del Mezzogiorno. E invece no! Siamo si al Sud, ma non in una città fantasma e in degrado, né in una periferia qualunque, siamo a Mazara del Vallo in Via Francesco del Franco, ossia una perpendicolare della Via Castelvetrano, parallela alla Via Val di Mazara. Siamo dunque in una città dove, già da qualche tempo, si effettua con serio impegno e uno sforzo istituzionale non indifferente, la raccolta differenziata dei rifiuti.

A tal punto che gli addetti al ritiro porta a porta, istruiti in tal senso, spesso non ritirano i sacchetti della spazzatura perché non a norma con le prescritte disposizioni comunali, magari non considerando che in taluni casi le persone anziane e/o con problematiche cognitivo comportamentali scambiano la plastica con la carta o questa con altro. E dunque a fronte di cotanto zelo, chi si vede rifiutata la pattume che fa? Si rivolge a nipoti o altri parenti, i quali per risolvere rapidamente il “problema” gettano “i sacchetti rifiutati” in terreni incolti e accessibili che secondo loro possono fungere da discarica. Sarebbe un valido concime naturale se si trattasse soltanto di rifiuti di “umido”, invece ovviamente è un “pot-pourri” di tutto quello che si può gettare.

Le soluzioni a questi problemi di assenza di civiltà si possono e si devono trovare, ne va della salute pubblica. E, così come i proprietari dei terreni devono tenerli recintati e curati per la prevenzione degli incendi, anche per la spazzatura il Comune deve farsi carico emendare un obbligo alla cura degli appezzamenti terrieri che non è automatico per i proprietari incuranti, pena le sanzioni e, non solo amministrative! Naturalmente quanto predetto riguarda anche ad altre aree di Mazara invase da rifiuti lasciati a friggere al solleone di agosto.

Ritornando a via del Franco, in quella zona da diversi mesi bazzicano gruppi di tossici che, a ondate, vengono a riunirsi per fumare, schiamazzare e disturbare. Sicuramente ci saranno altri luoghi di ritrovo di soggetti consumatori di sostanze, ma questi lo fanno davanti ad un’abitazione, pur essendo stati richiamati a cercarsi un altro posto. Il “Comitato per l’Ordine e la Sicurezza” che sembra stia pianificando delle azioni di prevenzione, di concerto con Forze dell’Ordine, Sindaci, Polizia Stradale, Vigili del fuoco, Protezione civile dei Paesi della Provincia di Trapani, a tal fine bisognerebbe attenzionare non soltanto i canonici luoghi della cosiddetta “movida”, ma anche i luoghi di ritrovo marginali e quelli che vengono segnalati dai cittadini che fanno delle denunce alle forze dell’ordine”.

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