La Corte dei Conti ridimensiona responsabilità dell’ex sindaco Macaddino per incarichi per lavori pubblici. Assolti funzionari comunali Barone e Calandrino

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Febbraio 2014 12:17
La Corte dei Conti ridimensiona responsabilità dell’ex sindaco Macaddino per incarichi per lavori pubblici. Assolti funzionari comunali Barone e Calandrino

Con la sentenza n.268/14, depositata l'11 febbraio, della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Palermo, l'ex sindaco di Mazara del Vallo, Giorgio Macaddino, dovrà risarcire al Comune 39.934,07 euro, somma decisamente minore, rispetto ai 230.000 euro,

così come richiesto dalla Procura regionale.  Con la stessa sentenza sono stati invece assolti gli ingegneri Giuseppe Barone (già dirigente del Settore LL.PP. del Comune) e Pietro Maria Calandrino (già funzionario responsabile presso lo stesso settore

La Procura presso la Corte dei Conti aveva esercitato l'azione di responsabilità nei confronti dell'ex sindaco Macaddino (in foto), difeso dall'avvocato Edoardo Bonanno, nonchè nei confronti del'ing. Calandrino, difeso dall'avv. Antonino Carmicio, e dell'ing. Barone, difeso dagli avvocati Stefano Polizzotto e Irene Di Matteo, in merito ad un esposto, del marzo 2008, di alcuni consiglieri comunali di Mazara del Vallo relativo al conferimento di incarichi, dal settembre 2005 al luglio 2007, a tecnici esterni all'ente per progettazione, direzione dei lavori ed altri servizi di natura tecnica.

L'attività istruttoria avviata dalla Procura Regionale aveva individuato 11 determine sindacali con le quali erano stati conferiti incarichi ad alcuni tecnici esterni con la motivazione della impossibilità da parte dei settori interessati di fare fronte alle attività con personale interno all'ente e della urgenza di procedere alla consegna delle opere.

Queste le determine relativi a lavori avviati dall'Amministrazione Macaddino ed oggetto del procedimento:1. Determina sindacale n.88 del 14 aprile 2005 relativa ad un incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione per la realizzazione del progetto di costruzione delle banchine lungo le sponde del fiume Mazaro (compenso 37.440 euro)2. Determina sindacale n.256 del 23 settembre 2005 relativa ad un incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione per la realizzazione del progetto di costruzione del "mercato del pesce" di Mazara del Vallo (compenso 75.907,34 euro)3.

Determina sindacale n.56 del 24 febbraio 2006 relativa ad un successivo incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione per la realizzazione del progetto di costruzione del "mercato del pesce" di Mazara del Vallo (compenso 16.091,59euro)4. Determina sindacale n.57 del 24 febbraio 2006 relativa ad un incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione per la realizzazione del progetto di manutenzione degli impianti elettrici di pubblica illuminazione ed edifici comunali e/o di pertinenza e degli impianti semaforici (compenso 32.386 euro)5.

Determina sindacale n.186 del 14 luglio 2006 relativa ad un incarico di coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori per il recupero e fruizione del centro polivalente di cultura di piazza Plebiscito, ex Collegio dei Gesuiti. (compenso 74.880 euro)6. Determine sindacali n.170, 171, 172, 173 e 174 del 31 luglio 2007 con le quali conferiti una pluralità di incarichi relativi al progetto di restauro ambientale del "Giardino dell'Emiro", finanziato dall'Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente con i fondi del Por Sicilia 2000/2006 (compensi per un totale 87.254,06 euro)7.

Determina sindacale n.177 del 31 luglio 2007 con la quale conferito incarico per servizio di espletamento di procedure catastali comprendenti accatastamenti e frazionamenti immobili (compenso 23.934,07 euro)

Il pubblico ministero, ritenendo la illegittimità degli atti, aveva richiesto la condanna dell'ex sindaco Macaddino al pagamento della somma di circa 230.000 euro, dell'ing. Calandrino al pagamento di circa 38.000 euro e dell'ing. Barone al pagamento di circa 80.000 euro. La sentenza, della quale ancora non si conoscono le motivazioni, della Corte ha però fortemente ridimensionato la somma dovuta da Giorgio Macaddino. La Corte ha, invece, rigettato la domanda della Procura Regionale nei confronti dei due funzionari comunali.

L'ex sindaco Giorgio Macaddino ha così commentato la sentenza: "oggi ancor più si fa luce sulla effettiva correttezza degli atti adottati dalla mia amministrazione corroborata dalla qualità dei dirigenti del tempo. Ho sempre avuto –ha sottolineato Macaddino- incondizionata fiducia nell'operato dei giudici. Appena acquisite le motivazioni –ha aggiunto- proporrò un circonstanziato ricorso in appello al fine di acclarare definitivamente la brillantezza e genuinità degli atti adottati nel tempo. Ho l'onore, il piacere e la gioia che le innumerevoli opere progettate e realizzate durante la mia attività –ha concluso Macaddino- non portano più la pesantezza del dubbio di chi bracconiere è diventato guardia campestre".

13-02-2014 13,30

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