La Città di Mazara del Vallo nel 2016 dalla “A” alla “Z”.

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
31 Dicembre 2016 14:30
La Città di Mazara del Vallo nel 2016 dalla “A” alla “Z”.

Descrivere in poche righe quanto avvenuto nel 2016 a Mazara del Vallo potrebbe risultare di impegnativa lettura in queste ore nelle quali i cittadini sono impegnati negli ultimi preparativi per brindare all’arrivo del 2017. Pertanto la nostra Redazione, come già avvenuto lo scorso anno, ha voluto riassumere in alcune “parole chiave”, dalla A alla Z, i principali fatti, problemi ed anche i personaggi che hanno caratterizzato la vita cittadina.

Purtroppo dal nostro punto di vista rispetto agli aspetti positivi risultano maggiori le criticità che affliggono la Città, non siamo (e non vogliamo esserlo) fra quelli che additano sempre e solo a fattori esterni le proprie difficoltà; ovviamente è d’obbligo poi anche il paragone con realtà viciniore, Mazara del Vallo non è d’altronde, nel bene e nel male, una Città-Stato come qualcuno vorrebbe far sembrare. Purtroppo, duole evidenziarlo, rispetto allo scorso anno poco o niente è cambiato e vogliamo ribadirlo.

Buona lettura ed a Voi lettori auguriamo un 2017 almeno migliore dell’anno appena trascorso:

A come Ambiente per il quale, a quanto pare, molti cittadini mazaresi hanno poco rispetto, vedi le numerose discariche abusive disseminate in ogni angolo del territorio urbano. E’ stato un anno difficile a causa delle difficoltà del sistema di raccolta dei rifiuti che ha causato l’accumulo di cataste di rifiuti per le strade e ciò anche la poca civiltà di molti cittadini. Per non parlare della raccolta differenziata che nel territorio mazarese non riesce a decollare.

B come Belice Ambiente la società Ato Tp2 che dopo più di tre anni in liquidazione è stata dichiarata fallita a seguito della richiesta di alcuni fornitori, fra questi anche la ditta Tech Srl che alcuni giorni fa si è aggiudicata la gara di appalto per la raccolta differenziata. La Belice Ambiente fallisce con un debito di parecchi milioni accumulato dalle cattive gestioni degli ultimi anni, serbatoio elettorale i cui dipendenti mazaresi vantano stipendi arretrati non pagati; questi dovrebbero transitare nella nuova SRR che però ancora non parte.

C come Cristaldi Nicola il sindaco della Città di Mazara del Vallo rieletto per la seconda volta ma le cui difficoltà ad amministrare la Città sono evidenti. Diverse promesse delle campagne elettorali del 2009 e 2014 non sono mai state mantenute: eliminazione ferrovia in Città, dissalatore, Piano regolatore generale e del porto, dragaggio completo del porto canale, mercato ittico all’ingrosso, porto turistico nel porto canale, oasi verde di San Vito, restauro di opere monumentali etc. Speriamo sempre che il Sindaco possa imprimere una svolta negli ultimi due del suo mandato, ma il tempo stringe.

D come Denise Pipitone la bimba mazarese scomparsa l’ 1 settembre 2004 mentre giocava davanti casa. Si tratta di un rapimento per il quale la giustizia non ha ancora trovato, nonostante diversi indiziati, nessun colpevole. Vani i numerosi appelli della madre Piera Maggio, mai arresa, per chiedere a chi sa di raccontare la verità. Noi non dimentichiamo.

E come Expo dei Distretti Agro Alimentari-Blue Sea Land organizzato dal Distretto della Pesca e Crescita Blu. La V edizione, dal 6 al 9 ottobre scorso, e che ha visto la collaborazione con la Regione, alcuni Ministeri e del Comune di Mazara del Vallo, è stata probabilmente quella di maggior successo (oltre 100 mila visitatori) trasformando la Città di Mazara del Vallo in una piccola Capitale del Mediterraneo grazie all’arrivo di importanti delegazioni istituzionali ed imprenditoriali del Mediterraneo, Africa e Medioriente, e centinaia di incontri commerciali.

F come Fiume Mazaro sempre più sporco ed innavigabile a causa dei rifiuti e degli scarichi fognari privati e pubblici. Quello che una volta era il cuore pulsante della Città e dell’economia marinara oggi si trova in uno stato di degrado ed abbandono perché non dragato da 40 anni. La Città è in attesa di una prima escavazione. Nonostante la gara di appalto espletata da circa un anno dal Commissario Regionale per il Rischio Idrogeologico, i lavori non partono; difficoltà aggravate dal diniego dell’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente a scaricare i fanghi prelevati dall’escavazione nella cosiddetta “Colmata B”. Si aspettano forse le elezioni regionali?

G come "giorni caldi" quelli del 19 e 20 dicembre 2016 con le operazioni delle forze dell’ordine denominate “Never Green” ed “Ermes 2” che hanno interessato il territorio e personaggi mazaresi. La prima operazione, condotta dalla Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane di Trapani, ha portato per evasione fiscale di per 25 milioni di euro, agli arresti domiciliari di 5 persone ed al sequestro, per un valore di 40 milioni di euro di due depositi petroliferi e di autocisterne. La seconda operazione, di antimafia, condotta dalla Squadra Mobile di Trapani, ha visto l’arresto di 11 persone ed il sequestro di tre imprese legate al settore ambiente secondo gli investigatori legate al boss latitante Matteo Messina Denaro e capace di condizionare appalti pubblici.

H come Hotel. Sono pochi rimasti in città a causa della chiusura di alcuni per cattiva gestione o per la riconversione in centri di accoglienza di migranti, questo ormai il vero business di cooperative onlus e di servizi sociali pubblici o pseudo tali con la complicità dello Stato Italiano.

I come Illuminazione Pubblica sempre più scarsa in Città. Non ci riferiamo solo a quelle vie periferiche che sono senza sistema di illuminazione o che rimangono al buio a causa del furto dei fili di rame ma anche alle vie principali, vedi il lungomare da piazzale GB Quinci a San Vito, e via Marsala, scarsamente illuminati con grosso rischio di incidenti per quanti attraversano le strisce pedonali ormai quasi invisibili. Per non parlare dell’illuminazione natalizia, con 12 km di luci led, curata dal sedicente “Gruppo Attila” del Comune e costata circa 63.000 euro.

K come Kasbah quella di Mazara del Vallo propagandata come luogo di integrazione nei fatti in gran parte dei periodi dell’anno appare desolata. Locali comunali ristrutturati ma chiusi (vedi la Casa Tunisia) con una popolazione composta da autoctoni e di immigrati sempre più costretti a difendersi dalla crescente microcriminalità che sta mettendo a ferro ed a fuoco la Città.

L come "L’Emigrazione tornata a crescere”. Il fenomeno che negli ultimi hanno ha sempre più interessato la Città a causa della mancanza di lavoro, nei vari settori, e nelle prospettive di sviluppo. Molti lavoratori e neolaureati hanno preferito fare le valigie verso città del centro nord o dell’Europa alla ricerca di un futuro e della possibilità di crearsi o sostenere la propria famiglia. Alla faccia delle dichiarazioni del Ministro Poletti e del “Job Act”.

M come Mazara Calcio la squadra di calcio della Città la cui proprietà è passata di recente al commercialista Franzone dopo l’abbandono dell’imprenditore Elio Abbagnato che nella passata stagione aveva portato la squadra a vincere la Coppa Italia Regionale e a disputare la finale nazionale cedendo però alla Sanremese. L’ambizione è di portare la squadra ad alti livelli con alla guida tecnica Giacomo Modica. La squadra in Campionato fatica e si trovata in bassa classifica. La speranza è che dei nuovi acquisti e un nuovo entusiasmo della tifoseria possano ricreare le condizioni per una risalita.

N come Navi da pesca sempre meno quelle iscritte a Mazara del Vallo e ciò a causa della crisi del settore della pesca mazarese determinata per lo più da fattori interni, vedi la miopia di molti ormai ex rappresentanti della classe armatoriale mazarese e politici che hanno “drogato” il settore con pratiche meramente assistenzialistiche. Incapacità di rinnovare il settore che si è affidato al fermo biologico (inadeguato) e alla “criminale” pratica delle demolizioni finanziata dall’Ue. Conseguenze gravi per l’economia della Città.

O come Ospedale “Ajello” ed Opere Pubbliche. Finalmente qualche mese fa sono terminati dopo 3 anni i lavori di ristrutturazione dell’Ospedale “Ajello” finanziati con soldi dell’Ue grazie all’intervento dell’allora assessore regionale Massimo Russo. Si spera che l’Ospedale torni in un funzione e sia potenziato, ovviamente il rischio è che vi siano speculazioni politico elettorali su sua apertura ed assunzioni. Per quanto riguarda le opere pubbliche poche, quelle realizzate negli ultimi anni in Città.

Un esempio? Basti vedere come negli ultimi Piani annuali e triennali del Comune vi siano sempre le stesse opere ancora non iniziate. Il 2016 ha visto l’ultimazione dei lavori di restyling del “palazzaccio” di piazza della Repubblica, la nuova facciata non ha però ricevuto molti consensi. Il depuratore comunale non è ancora pienamente in funzione e presenta delle criticità che speriamo si possano risolvere al più presto. Piazza Regina è stata si ammodernata ma ostruisce la circolazione e non è fruibile da soggetti diversamente abili.

P come Porto Peschereccio di Mazara del Vallo sempre più desolato ed abbandonato dal Governo regionale. Si tratta di un porto insicuro, senza servizi antincendio, idrici, ed ormai da alcuni anni al buio per il fatiscente sistema di illuminazione. Il porto è chiuso di notte e manca di molti requisiti per farne una struttura moderna ed adeguata all’ attività peschereccia e commerciale. Si spera che con i “promessi” fondi per il “Patto del Sud” possano iniziare i lavori per la ristrutturazione ed illuminazione.

Q come Questioni irrisolte, sono molte quelle che riguardano la Città, a quelle elencate in questo articolo si aggiungono: la mancanza di un Piano Regolatore della Città (nonostante se ne parli da anni) e l’annosa questione della centrale del metanodotto di Capofeto per la quale la cittadinanza, a causa della politica degli ultimi decenni a partire dal 1980, non ha ricevuto nessun beneficio in termini di servizi e di prezzi del metano.

R come Rete idrica sempre più fatiscente quella cittadina. Sarebbe ridotta ad un colabrodo con molte perdite in varie zone della Città. Una rete sempre più vetusta che richiede sempre interventi d’urgenza e tampone, nel frattempo migliaia di cittadini si trovano senza acqua diversi giorni della settimana e costretti a chiamare autobotti convenzionate con il Comune. Oltre al danno anche la beffa.

S come Spiagge quelle mazaresi sono sempre meno curate ed in alcuni tratti stanno per scomparire. Nessun intervento per un loro ripascimento. Particolari attenzioni per quella che dovrebbe essere la cosiddetta “spiaggia in Città” che però nonostante tentativi propagandistici rimane non balneabile per decreto regionale.

T come Traffico spesso impazzito in Città. Ciò ha innanzitutto la sua causa nella mancanza di un Piano del traffico (ancora nel cassetto del Comune). Incoraggiante l’azione condotta, nonostante il ridotto numero dei vigili urbani, del nuovo comandante Salvatore Coppolino che con un’intensa attività di controllo e sanzionatoria sta disincentivando alcuni “vizi mazaresi” in contrasto con il Codice Stradale. Ancora però persistono alcuni incomprensibili sensi unici e la Città appare spesso divisa in due. Vedi difficoltà per chi proviene dal lungomare per raggiungere la via Salemi.

U come Urbanizzazione primaria quella che sarebbe necessaria per molte vie della Città che si trovano ancora con un fondo di terra battuta, senza servizi e che si allagano con le piogge rendendo difficile la vita ai residenti che però sono costretti a pagare le tasse al Comune. Per non parlare delle buche presenti in molte strade della Città e spesso teatri di incidenti e danni a mezzi e persone che poi portano a risarcimenti (centinaia di migliaia di euro ogni anno) da parte del Comune. Come se non bastasse l’Amministrazione Cristaldi ha triplicato pochi giorni fa, grazie all’approvazione in Consiglio comunale, gli importi degli oneri di urbanizzazione.

V come Vigilanza, quella che andrebbe potenziata in Città e nella sua periferia. Il 2016 ha visto il perpetrarsi di furti in abitazioni, vi sono quartieri (vedi ad esempio Santa Maria che sono alla mercè quotidiana di gruppo organizzati di ladri) dove i residenti vivono una sorta di “stato di assedio”. Ma non sono mancate le azioni clamorose, vedi lo “scippo” in piena notte, probabilmente con utilizzo di un camion con gru, del servizio bancomat di Banca Nuova in via San Giuseppe, in pienissimo centro storico.

Z come Zona pedonale urbana. Esiste ancora? A volte si a volte no. Chi controlla che essa venga rispettata come si deve. Plaudiamo ad uno dei meriti che ha avuto il sindaco Nicola Cristaldi, cioè quello di creare una zona pedonale nel centro della Città e soprattutto in Corso Umberto I. Azione che non andava incentivata stendendo solo un manto rosso prima della sua rielezione ma con azioni concrete per il rispetto del divieto di circolazione con relativa creazione di parcheggi regolamentati e non certamente controllati da parcheggiatori abusivi come quelli di piazzale Quinci, del lungomare e di altre vie del centro storico.

Francesco Mezzapelle

31-12-2016

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