La burocrazia frena l’attività del CCN “Mazara Emporio del Mediterraneo”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Dicembre 2013 11:52
La burocrazia frena l’attività del CCN “Mazara Emporio del Mediterraneo”

Circa un anno fa il Centro Commerciale Naturale "Mazara Emporio del Mediterraneo" fu dichiarato primo nella graduatoria di finanziamento dall'Assessorato Regionale delle Attività Produttive. Il piano di sviluppo

del consorzio mazarese è stato realizzato della società di consulenza "H & L engineering s.r.l." dell'ing. Calcedonio Iemmola (vedi foto) e grazie alla consulenza finanziaria del dott. Gimmy Ferro; presidente del Ccn "Emporio del Mediterraneo" è l'imprenditore Giuseppe Fiorentino. Quello di Mazara del Vallo è un consorzio consistente e costituito da una sessantina fra attività commerciali, artigianali e di servizio e piccola distribuzione ubicate all'interno del quadrilatero del centro storico. Attraverso il Centro Commerciale le imprese associate potrebbero beneficiare di agevolazioni e di un contributo pari al 50% per investimenti. E' stato lo stesso ing. Calcedonio Iemmola a lanciare l'allarme circa il rischio di perdita a causa della burocrazia di un milione di euro di finanziamenti ed il susseguente rischio che alcune ditte associate possano chiudere i battenti.

Ecco la questione. Attraverso il Centro Commerciale 43 imprese associate dovrebbero ricevere agevolazioni per un contributo complessivo di 988.297,78 euro a fronte di investimenti previsti complessivamente da parte delle stesse ditte per 2.435.323,49 euro. Si tratta per lo più di investimenti già avviati dalle stesse aziende che quindi si sarebbero indebitate in attesa di potere ricevere i relativi contributi attraverso il Centro Commerciale Naturale.

Per emettere il decreto di finanziamento però l'Assessorato regionale alle Attività Produttive, secondo quanto sancito dal Governo Monti, ha richiesto all'Inps di Trapani un'apposita dichiarazione attestante che per quattro delle imprese richiedenti l'agevolazione non sussista l'obbligo di iscrizione all'Inps ed Inail. Alla richiesta inviata dal funzionario regionale geom. Antonino Bracco, lo scorso 10 luglio, l'Inps di Trapani non ha però ancora risposto, nonostante diverse sollecitazioni da parte dello stesso geom. Bracco.

"L'inerzia dell'Inps di Trapani –ha sottolineato Iemmola- sta rischiando di distruggere un tessuto di imprese che in questo grave crisi potevano trovare un po' di respiro grazie al Centro Commerciale Naturale".

21-12-2013 13,30

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