Il paradosso del mancato dragaggio del porto canale grava da anni sulle potenzialità di sviluppo di Mazara, provoca anche un altro effetto dannoso e preoccupante, denuncia, con forza, l'istituto di ricerca il Duemila. Per il futuro prossimo, sta diventando una questione storica e di identità della città. Il porto canale e luogo ove ha preso vita l'esistenza della comunità e della storia di Mazara. La ricerca storica insegna che il porto canale di Mazara fu strategico per Greci, Romani, Cartaginesi, Arabi e Normanni, popoli che si alternarono nel dominio del Mediterraneo.
Nella prima metà nel secolo scorso la Società Italiana di Navigazione lo collegava con il Nord Africa e Pantelleria. e di recente celebrare per il boom della pesca italiana e mediterranea e il brand mondiale del Gambero Rosso. lo sconforto per la scomparsa del porto-canale grande, e anche del Mazaro, come vero fiume. È doveroso fornire elementi nuovi di valutazione per la possibile salvezza. Contribuisce a fornire un'idea corretta sul tema del mancato e ingiustificato dragaggio finanziato e appaltato.
È la priorità delle priorità. Non si può continuare la sceneggiata, il rilevante e controproducente su questa emergenza devastante. Coltivare scenari di nuovo naufragio che faciliti la soluzione, appare atteggiamento gattopardesco. Non cambia realmente le cose. Opportuno, anzi necessario, se il progetto appaltato prevede 2 tempi nei lavori di scavo dei fondali che il Comune di Mazara, per avviare i lavori, assuma l'onere con ordinanza di somma urgenza. senza invasione di campo della Regione e di altre istituzioni.
L'amministrazione comunale con potere soprattutto scelga il primo deposito dei fanghi del dragaggio. la regione, nel secondo tempo, tolga i fanghi con immediatezza per il trasporto nella discarica autorizzata. Questo è il futuro che ci aspetta per non perdere l'identità e la storia di Mazara. il Duemila spiega non si costituisce nulla di "bene comune" se si perde la memoria del passato. La città desidera un cuore, un'anima, una coscienza di sé e con un vocabolo alla moda, la propria identità.
(Comunicato Stampa)