Infopoint per la marineria sorgerà nei locali del Comune di Mazara

Nuovo ufficio finanziato con fondi del Flag Trapanese. Necessario, vista la crisi del settore pesca, che funzioni bene

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
17 Giugno 2021 09:55
Infopoint per la marineria sorgerà nei locali del Comune di Mazara

Con una determina dirigenziale, la n. 1312, firmata ieri, l’arch. Maurizio Falzone ha istituito un seggio di gara per i lavori di ristrutturazione di un locale ubicato al piano terra del Palazzo dei Carmelitani da adibire ad “INFOPOINT di Informazioni tecniche amministrative alla marineria”.

Presidente del seggio di gara è lo stesso arch. Maurizio Giuseppe Falzone, Dirigente del 3° Settore. I componenti: l’ing. Marcello Bua, dipendente in servizio presso lo scrivente Settore e la sig.ra Giardina Fiorella, dipendente in servizio presso il 3° settore.

“Il Seggio di Gara servirà –si legge nelle determina- per l’esame della documentazione amministrativa prodotta dai concorrenti, come previsto dalle Linee Guida ANAC n.3

Con una precedente determina dirigenziale n. 147 del 13 febbraio 2019 si era proceduto a nominare il geom. Vito Pinta quale responsabile unico del procedimento in merito ai suddetti lavori per la creazione dio un ufficio informativo per la marineria.

Sul progetto abbiamo contattato l’assessore comunale alle Attività Produttive e alla Pesca, l’arch. Pietro D’Angelo il quale ha piegato: “l’allestimento di questo centro informativo a supporto della marineria e degli operatori della pesca è stato finanziato dal Flag Trapanese. La sede è stata individuata nei locali accanto alla aula consiliare “31 marzo 1946”. Personale delle Associazioni, a partire dal Distretto della Pesca avranno a disposizione questi uffici. Entro 30 giorni dovrebbero iniziare i lavori; ai primi di settembre l’ufficio potrebbe essere operativo”.

Si spera, ovviamente, che l’ufficio possa dotarsi di personale altamente specializzato per fornire vero e proprio supporto tecnico (in merito a bandi, autorizzazioni, progetti etc.) ad un settore quello della pesca che sta vivendo una fase molto delicata. Infatti, alla drammatica crisi che sta vivendo il settore ed in particolare la pesca d’altura a strascico (vedi la progressiva riduzione degli areali di pesca del Mediterraneo e l’aumento del costo delle materie prime) si aggiungono le frequenti restrizioni alle attività di pesca nel Mediterraneo imposte dall’Ue che ha in pratica addossato ai soli pescatori siciliani le cause della riduzione degli stock ittici e dell’inquinamento ambientale; una politica “miope” considerato che negli stessi areali di pesca lavorano in maniera intensiva le crescenti marinerie nordafricane.

In questo contesto diventa indispensabile far si che il nascituro ufficio della pesca presso i locali comunali possa realmente fornire informazioni tecniche ed amministrative utili alla causa della marineria che vive anche una crisi di rappresentanza subendo sempre più imposizioni dall’alto. Non vorremmo pertanto che si crei un’altra struttura finalizzata solo a sfruttare fondi pubblici. Di “cattedrali nel deserto” in Città ve ne sono già diverse.

Francesco Mezzapelle 

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