In chiusura la discarica dell’Ato Tp2: è emergenza rifiuti

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
29 Luglio 2013 07:16
In chiusura la discarica dell’Ato Tp2: è emergenza rifiuti

Nei prossimi due anni dove verranno conferiti i rifiuti degli 11 Comuni dell'Ato Tp2? Quanto costerà in più ai cittadini il conferimento fuori dal territorio dell'Ambito? I Comuni, attraverso la prossima Srr (che sostituirà l'Ato) quali soluzioni prenderanno per risolvere il problema? Sono questi gli interrogativi alla luce

della notizia preannunciata dal liquidatore della Belice Ambiente Spa, Nicola Lisma: nei prossimi giorni verrà chiusa definitiva la discarica di rifiuti di contrada Campana-Misiddi (vedi foto) a Campobello di Mazara. La discarica dove vengono conferiti i rifiuti degli 11 comuni dell'Ato Tp2 è già quasi esaurita e verrà chiusa fra la fine di agosto ed inizi di settembre. Pertanto un'altra tegola sulla difficilissima situazione economico-finanziaria della Belice Ambiente prima della cessazione dell'attività fissata al 30 settembre. Purtroppo la discarica di contrada Campana-Misiddi ha dovuto "ospitare" nel 2011 anche le 200 tonnellate giornaliere di rifiuti provenienti dall'Ato Pa1, ciò ha fatto anticipare di un anno la sua saturazione. Vi è la necessità, e per questo sarà al lavoro in settimana lo stesso Lisma, di trovare in tempi brevi un'altra discarica dove conferire le circa 200 tonnellate di rifiuti giornalieri prodotti in questo periodo nell'ambito.

Un problema alquanto difficile, infatti non passeranno prima di due anni (qualora vi fossero i soldi) per l'apertura di nuove discariche a Campobello e a Partanna per le quali l'Ato ha già presentato progetti alla Regione. Al tempo stesso non potranno essere utilizzate le già sature discariche di Trapani, Siculiana (Ag) e Bellolampo (Pa) ed al momento l'ipotesi più percorribile è quella di Catania dove però i costi per l'Ato –secondo stime già verificate in precedenza- sarebbero enormi, si parla infatti di circa 20 euro in più per ogni tonnellata di rifiuti, senza contare il nolo dei mezzi articolati (quelli della stessa Belice Ambiente risultano già scarsi qualitativamente per la stessa raccolta nell'Ambito) per il trasporto e costo dei conducenti (nel caso di Catania servirebbero due conducenti per ogni mezzo che si darebbero il cambio terminate le ore lavorative); inoltre i Comuni dovrebbero allestire i "centri di trasferenza" dove raccogliere i rifiuti e caricarli sugli articolati per trasportarli alla nuova discarica.

I Comuni hanno questi soldi?

Proprio i sindaci soci hanno detto di no, non avendo liquidità, alla apertura del Polo Tecnologico di Castelvetrano che poteva certamente rappresentare un punto di svolta per la gestione più moderna dei rifiuti, magari incentivata dalla raccolta differenziata che ad oggi, dopo le belle speranze dell'avvio, appare una chimera. Per il Polo Tecnologico di Castelvetrano, un decreto della Regione ha chiesto all'Ato il ritorno indietro di circa 2milioni e mezzo di euro quale quota di compartecipazione al progetto.

In questo scenario così complesso spunta pertanto la richiesta, come soluzione al conferimento dei rifiuti, da parte il progetto "Best- Le Miniere Artificiali" proposta dalle due società milanesi Unità di Misura S.r.l. e Montana S.p.A (che hanno firmato già un protocollo d'intesa con il Comune di Mazara) per la realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani in contrada San Nicola, in un'area di 43 ettari presso un ex cava di tufo, proprio a pochissimi chilometri dall'attuale discarica di Campobello.

 

29-07-2013

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