Il Tar da torto al Comune in merito al ricorso presentato dal Comune contro il Decreto n.255 emanato lo scorso 23 marzo dall’Assessorato Territorio ed Ambiente che autorizzava, tenendo conto dei pareri positivi di diversi Enti, la concessione demaniale alla società mazarese “Sicilia Turismo srl” per la realizzazione di una struttura (nel decreto si specifica che si tratta di una struttura a carattere stagionale per l’esclusiva destinazione a solarium-iodioterapia con annessi servizi e accessori) in un tratto della cosiddetta “spiaggia in Città”, nel lungomare Hopps all’altezza della via Filippo Castelli. Ecco nel seguente testo in corsivo la sentenza del Tar
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima) ha pronunciato la presenteORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 1288 del 2017, proposto da:COMUNE di MAZARA DEL VALLLO, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Epifanio Giglio e Francesco Emanuele Muscolino, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, sito in Palermo nella Via Monte Mario n.6;control’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso ope legis dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo presso i cui Uffici, siti in Palermo nella Via A.
De Gasperi n. 81, è domiciliato per legge;nei confronti di- Sicilia Turismo S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonina Mariella Martinciglio, con domicilio eletto presso la Segreteria di questo Tar, sito in Palermo nella Via Butera n.6;- Asaro Vito, La Fata Loredana non costituiti in giudizio;per l'annullamentoprevia sospensione dell'efficacia,- del Decreto del Dirigente del Servizio 3 “Servizio Gestione Tecnico Amministrativa Interventi Ambientali” n.
255 del 23.03.2017 doc"2", con cui viene rilasciata ,ai sensi del’art.36 del C.N. , la concessione demaniale marittima alla società “Sicilia Turismo s.r.l.”, per l’occupazione di un’area demaniale estesa complessivamente mq. 800,00 (di cui 619,45 di area scoperta e mq. 180,55 di area coperta, per la realizzazione di un solarium (a pagamento), con carattere stagionale, nel Lungomare G.Hopps del Comune di Mazara del Vallo, distinto in Catasto nel F. 233 p.lle 1149 – 248, e di ogni altro presupposto connesso e/o conseguente anche se non conosciuto.Visti il ricorso e i relativi allegati;Visti gli atti di costituzione in giudizio dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e di Sicilia Turismo S.r.l.;Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;Visto l'art.
55 cod. proc. amm.;Visti tutti gli atti della causa;Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 giugno 2017 il dott. Sebastiano Zafarana e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;RITENUTO- che i motivi di censura dedotti non appaiono, allo stato, supportati da sufficiente fumus boni iuris tale da indurre ad una ragionevole previsione sull'esito favorevole del ricorso, e che nemmeno pare sussistere il paventato pregiudizio grave e irreparabile;- che pertanto va respinta la domanda di sospensione dell’esecuzione sopra descritta;- che le spese della presente fase cautelare seguono la soccombenza nei confronti della controinteressata Sicilia Turismo S.r.l.
mentre possono essere compensate con l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente che non ha articolato difese scritte;P.Q.M.Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima), respinge la domanda di sospensione dell’efficacia proposta con il ricorso in epigrafe.Condanna il Comune di Mazara del Vallo al pagamento delle spese della presente fase cautelare che liquida, in favore della Sicilia Turismo Srl, in € 800,00 (ottocento/00) oltre accessori di legge.Spese compensate con l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 8 giugno 2017 con l'intervento dei magistrati:Calogero Ferlisi, PresidenteAurora Lento, ConsigliereSebastiano Zafarana, Primo Referendario, EstensoreL'ESTENSORE IL PRESIDENTESebastiano Zafarana Calogero Ferlisi
Ricordiamo che nei mesi scorsi lo stesso primo cittadino mazarese, per ben due volte nel giro di pochi giorni, ha dichiarato la propria contrarietà alla realizzazione di una stabilimento-solarium da parte della suddetta società. Probabilmente l’autorizzazione concessa dalla Regione ha sconvolto i piani dell’Amministrazione Cristaldi che prevedeva (già nel primo mandato 2009-2014) due solarium da collocare nel tratto fra la scalinata di piazza Mokarta e via S.Salvatore, realizzati su apposite strutture in legno e due stabilimenti balneari all’esterno del tratto che va da piazzale G.B. Quinci al lungomare Hopps.
La stessa ditta mazarese, rappresentata da Vito Asaro (come si legge nel Decreto n.255 della Regione Siciliana) infatti ha presentato il 30 gennaio 2013 alla Regione Siciliana l’apposita richiesta di concessione demaniale per usufruire, dietro pagamento di relativo canone annuale (circa 2.0000 euro annui) fino al 2020, di un’area di circa 800 mq, di cui coperti, in maniera stabile, meno di centinaio di metri quadrati (vedi foto n.2 con l’indicazione delle relative aree coperte di facile rimozione)per il periodo compreso fra l’1 maggio ed il 30 settembre.
La concessione demaniale per la struttura (nel decreto si specifica che si tratta di una struttura a carattere stagionale per l’esclusiva destinazione a solarium-iodioterapia con annessi servizi e accessori) è stata rilasciata lo scorso 23 marzo dalla Regione siciliana (appunto il Decreto n. 255) che avrebbe tenuto conto di diversi pareri positivi (fra i quali Genio Civile, Ufficiale Sanitario, Soprintendenza BB.CC. e Agenzia delle Dogane) e non di quello del Comune di Mazara del Vallo il cui primo cittadino ha espresso nei giorni scorsi la sua contrarietà parlando di “speculazione da parte di alcuni privati”.
“Il Comune – ha dichiarato il sindaco Cristaldi in una nota del 6 aprile scorso- ribadisce il proprio no ad un uso privatistico della spiaggia in Città e abbiamo predisposto ricorso al Tar avverso il decreto assessoriale di concessione. Aver autorizzato un privato ad utilizzare 800 metri quadrati di spiaggia e per di più con la possibilità di realizzarvi una copertura, va contro quello che è lo spirito con il quale abbiamo pensato e realizzato la spiaggia in Città.
Riteniamo -ha concluso Cristaldi- che tale decreto costituisca un ‘abuso’ stante anche i diversi pareri negativi rilasciati da diversi Enti, compreso il nostro, sulla realizzazione di tale progetto”. Al termine dell’incontro con i tecnici ed i legali del Comune il primo cittadino mazarese ha annunciato l’invio di una dura nota al Presidente della Regione siciliana chiedendo la revoca del decreto emanato dall’Assessorato regionale competente. Continua pertanto lo scontro anche su questo ambito con l’Assessorato regionale al Territorio ed Ambiente.
Diversi consiglieri comunali (tutti ovviamente quelli della maggioranza, cioè Fratelli d’Italia) appoggiano il sindaco Cristaldi nella sua iniziativa contro l’autorizzazione ricevuta dalla ditta “Sicilia Turismo srl”; più cauti alcuni consiglieri dell’opposizione che vorrebbero approfondire la vicenda. Cristaldi lo scorso 24 aprile ha firmato una determina (la n.77) con la quale si da incarico esterno all’avv. Francesco Muscolino per formulare l’opposizione al Decreto n.255 dell’Assessorato Territorio ed Ambiente; nella determina non è però indicata la motivazione dell’opposizione al Decreto.
La vicenda è più complessa di quanto sembra. Infatti il percorso che ha portato il privato a ricevere la regolare concessione demaniale è iniziato più di dieci anni fa. In altre parole, c’è chi ha pensato alla spiaggia in Città molto prima dell’avvento del sindaco Nicola Cristaldi. Andiamo pertanto con ordine temporale.
Il Progetto di una struttura di solarium per uso termoterapeutico da parte dello stesso cittadino mazarese sarebbe stato presentato, attraverso altra denominazione societaria, già nel 2002 alla Regione che lo avrebbe definito meritevole di attenzione; ma la mancanza del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM) e la presenza di scarichi fognari in quel tratto di lungomare davanti il centro la città portarono lo stesso privato a sospendere per qualche anno, dal 2005 in poi, l’iter del progetto fino all’autunno del 2009 quando, con l’Amministrazione Cristaldi, si ricominciò a parlare del PUDM con la redazione delle sue linee guida dove si individuava l’Area 4 (quella compresa fra piazzale Quinci e l’inizio della pista ciclabile) per la balneazione sia libera che gestita, “ripristinando –si legge nel PUDM curato dall’arch.
Giovanni Giammarinaro, allora responsabile del Servizio Pianificazione Urbanistica- quella che storicamente era la zona balneare, stante che è avvenuto un ripascimento naturale che ha riformato l’arenile”.
Nella relazione descrittiva dello stesso PUDM (inviato nel giugno 2013 all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente per la sua approvazione dopo le modifiche apportate dall’allora Consiglio comunale dove l’opposizione era maggioranza) si legge che in quell’Area 4 si prevede l’inserimento di: 6 chioschi, 2 nuove aree attrezzate per la balneazione (una adiacente a piazzale Quinci e l’altra dove invece sorgerà la struttura di iodioterapia, la posizione n.37) e 2 solarium di uso pubblico (uno davanti la via Ss.
Salvatore e l’altro davanti la scalinata di piazza Mokarta) realizzati con piattaforme in legno. Così l’Amministrazione cominciò a ripulire l’arenile, ad eliminare gli scarichi fognari convogliati con pompe di sollevamento al depuratore di contrada Bocca Arena, a predisporre scale e scivoli per l’accesso in quel tratto di costa. Insomma una serie di iniziative culminate con la recente revoca del divieto di balneazione per il primo tratto della stessa Area 4 (quello compreso da piazzale G.B.
Quinci alla scalinata di piazza Mokarta), non si comprende il perché quello successivo (fino all’inizio della passeggiata che dovrebbe essere ancora intitolata ufficialmente a Pietro Consagra) non siano stati rimossi i divieti di balneazione visto che nessuno ha ancora diviso quel tratto di mare (vorremmo inoltre capire se le analisi delle acque in tutto il tratto da piazzale G.B. alla passeggiata siano conformi alla legge per la revoca del divieto di balneazione, considerata anche la prossimità della cosiddetta “spiaggia in Città” al porto peschereccio.
La speranza resta quella di vedere amministratori e dirigenti e funzionari comunali portare le loro famiglie nella spiaggia in Città e magari tuffarsi in quel tratto di mare dove confluiscono le torbide acque del porto canale. Avete provato a scavare con le mani nel fondale di quel tratto di mare prospiciente la spiaggia in Città?
Ritornando alla questione della struttura di iodioterapia (sarà realizzata interamente in legno, vedi foto n.1 e 2, e ove previste piscinette per idromassaggio, lettini e gazebo per prendere il sole e un piccola struttura di ristoro), la cui apertura sarebbe ormai prossima (nella posizione 37 dell’Area 4 del PUDM) per circa 50 metri di lunghezza (16 metri in larghezza), di cui 25 metri a sinistra e 25 a destra nel tratto del lungomare Hopps all’incrocio con la via Filippo Castelli (dalle tavole progettuali, foto n. 1 e n.2, si evince che non verrebbe ostruita la vista del mare in quanto in quel tratto l’arenile e di diversi metri in basso rispetto alla passeggiata sul lungomare), bisogna sottolineare che la richiesta di concessione demaniale è rimasta affissa per 60 giorni (nel 2013) presso il Comune di Mazara del Vallo, così come vuole la legge, senza che nessuno abbia presentato opposizione o osservazioni.
Perché - ritorniamo a ripetere- soltanto adesso invece l’Amministrazione Cristaldi e consiglieri ad essa collegati intervengono sulla questione?
Francesco Mezzapelle
13-06-2017 13,30
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