Il sindaco Cristaldi nomina Zalone, “maresciallo a Mazara del Vallo”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Gennaio 2016 14:45
Il sindaco Cristaldi nomina Zalone, “maresciallo a Mazara del Vallo”

Dal Comune è stata diramata una nota con la quale si mette a conoscenza degli organi di informazione di un lancio Ansa relativo ad una dichiarazione del sindaco Nicola Cristaldi sulla citazione di Mazara del Vallo nel testo della canzone cantata da Checco Zalone dal titolo "La prima Repubblica non si scorda mai” colonna sonora del suo ultimo film “Quo Vado” che in meno di due settimane dalla sua uscita nelle sale ha già superato 50 milioni euro di incassi.

A far ridere sotto i baffoni il primo cittadino mazarese è il refrain della canzone: “... tu cosa ne sai dei cosmetici mutuabili, le verande condonabili, i castelli medioevali ad equo canone, di un concorso per allievo maresciallo seimila posti a Mazara del Vallo...". Così Cristaldi ha dichiarato all’Ansa: “Invito Luca Medici, in arte Zalone, a venire a Mazara, dove non troverà molti allievi marescialli, ma in compenso una città multietnica con un centro storico risanato e tante opere d'arte esposte, tra le quali il famoso Satiro. E dove potrà concludere la giornata cenando "a base di pesce fresco e altre prelibatezze".

Non sappiamo se la risata del primo cittadino (stratega politico che può essere considerato un superstite della Prima Repubblica), abbia avuto un sapore amaro, chissà, visto che la Città di Mazara del Vallo (citata da Zalone soltanto per motivi di rima: Maresciallo-Mazara del Vallo) da più di un decennio vive una grave crisi soprattutto occupazionale a seguito della caduta del settore pesca (da circa 400 pescherecci si è passati a più o meno una sessantina di oggi) causata da diversi fattori, interni ed esterni, ed non arrestata da escamotage politici quali fermo biologici fuori periodo e massicce demolizioni di pescherecci di altura.

Guarda caso in poco più di 10 anni a Mazara del Vallo sono stati persi, considerando l’indotto, proprio 6 mila posti di lavoro (forse a questi si riferiva Zalone?): molti lavoratori tunisini nella pesca sono ritornati in patria e le nuove generazioni, figli di immigrati, vivono una situazione di grande disagio con grosso rischio “devianze”, basta farsi un giro nel centro storico. Non stanno meglio i figli di moltissimi mazaresi, lavoratori o neolaureati, costretti sempre più a fare le valigie alimentando un’emigrazione che sembrava scomparsa.

E ben venga la propaganda di una “Città Multietnica” (le etnie però sembrano separate in casa) e l’invito a Zalone a cenare, dopo aver visitato la Città, a base di pesce fresco che purtroppo però a Mazara del Vallo si trova sempre meno al contrario di pesce congelato importato e rivenduto al di fuori del mercato ittico all’ingrosso (ah scusate non è mai stato aperto).

Infine, per sdramattizzare, abbiamo così immaginato (vedi fotomontaggio) l’incontro al Comune fra Zalone e Cristaldi il quale donerebbe certamente uno dei bellissimi (non c’è assolutamente ironia) piatti in ceramica decorati e firmati Hajto. Ed alla fine chissà che il primo cittadino mazarese non nomini Zalone "Maresciallo di Mazara del Vallo".

Francesco Mezzapelle

14-01-2016 15,00

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