Il nostro incontro con il Premio Nobel per la Pace Mohammed Ben Cheickh

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Novembre 2015 12:48
Il nostro incontro con il Premio Nobel per la Pace Mohammed Ben Cheickh

Il 6 novembre sono stati ospiti della nota trasmissione ”Agorà” in onda su Rai3 due membri del "Quartetto per il dialogo nazionale tunisino" vincitori del Nobel per la ‪Pace‬ 2015. Uno dei due era l’imprenditore Mohamed Ben Cheickh il quale ha dichiarato più volte nella stessa trasmissione di Rai3: “Abbiamo bisogno di voi, dell'Italia, dell'Europa". Nella stessa trasferta in Italia Ben Cheickh è stato ricevuto dal Presidente della Camera dei Deputati Boldrini e da Papa Francesco.

Mohamed Ben Cheickh è un amico della nostra redazione e l’ultima volta lo abbiamo incontrato nel giugno 2014 a Sidi Bou Said, in Tunisia, ospiti presso il Club Nautique gemellato con il Circolo Velico Mazara Joshua presieduto da Giovanni Calandrino che insieme allo stesso Mohamed Ben Cheick hanno ideato nel 2010 una manifestazione velica, la prima organizzata in Tunisia dopo la rivoluzione che ha portato alla caduta del dittatore Ben Alì; è denominata "regata dell'amicizia Sicilia-Tunisia" ed è volta ad "accorciare" simbolicamente le 116 miglia che separano Mazara e Sidi Bou Said.

Con “Mao”, così chiamato dagli amici più stretti, abbiamo seguito, fra una regata e l’altra, in Tv il Mondiale di calcio in Brasile. Abbiamo seguito insieme la seconda partita dell'Italia al Mondiale con molta passione, si era arrabbiato -probabilmente più di noi- per la brutta partita della nazionale di Prandelli sconfitta dalla Costarica.

Mohamed Ben Cheickh è un personaggio carismatico, molto noto in Tunisia ma non solo, infatti non è solo il segretario generale del Club Nautique di Sidi Bou Said dove l'ospitalità è un fatto normale: "anche io –spiega Ben Cheickh- sono italiano, ho doppio passaporto, da anni frequento l'Italia con il quale intrattengo rapporto economici".

L'ingegnere Ben Cheickh è presidente della Chambre Nationale des Producteurs de Vins de la Tunisie, un organo all'interno della Confindustria tunisina. E' socio degli imprenditori Miccichè proprietari della cantina siciliana Calatrasi. "In passato –sottolinea- ho fatto affari anche nel campo della plastica con il padre dell'ex ministro Stefania Prestigiacomo; insomma mi sento per metà siciliano e per l'altra tunisino". Dopo aver visto la partita, beviamo insieme a lui del vino, una delle sue ventiquattro etichette (in foto 2- Ben Cheickh a dx- al centro l'imprenditore tunisino Dady Bey).

Ben Cheickh è proprietario di circa 280 ettari coltivati a vigna, 200 a spalliera ed altri 80 ad alberello; altri 100 ettari (6000 alberi) li ha coltivati ad uliveto. Parla con molto orgoglio dei suoi vitigni (carignano, pedro ximenes, sirah, vigneur etc.) la cui produzione è destinata per il 70% al mercato interno e per il 30 al mercato estero: "purtroppo all'estero soffriamo, come del resto i vini italiani, l'alta concorrenza di alcuni Paesi sudamericani ed asiatici, quindi la nostra è una produzione di nicchia che trova mercato in alcuni Paesi come Inghilterra, Danimarca, Canada e Svizzera".

Ben Cheickh crede molto nella cooperazione fra Sicilia e Tunisia nel campo vitivinicolo e nel turismo eno-gastronomico al fine di promuovere la conoscenza del patrimonio archeologico ed artistico-monumentale dei territori; ricordiamo che Sidi Bou Said si trova a pochi minuti dalle rovine dell'antica Cartagine. Pertanto è membro del direttivo dell'Associazione Internazionale di "Iter Vitis -Les chemins de la vigne" che ha sede a Sambuca di Sicilia. promossa nell'ambito del Progetto di Cooperazione Internazionale Vintur "Carta Europea dell'Enotourismo", "Iter Vitis" ha l'obiettivo principale di valorizzare e tutelare il patrimonio, materiale e immateriale, della cultura della vite e del vino, sviluppandone la conoscenza e la fruizione attraverso itinerari culturali.

Ai primi di marzo del 2014, Mohamed Ben Cheickh aveva incontrato, presso l'Ambasciata Italiana a Tunisi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi alla sua prima visita ufficiale all'estero . "Il fatto che il presidente Renzi –sottolinea- abbia voluto effettuare la sua prima visita ufficiale in Tunisia e non, come avvenuto per altri sui predecessori, a Bruxelles, credo che si molto significativa dell'importante ruolo attribuito dallo stesso Renzi all'amicizia italo-tunisina ed ai rapporti di partnerariato fra i due Paesi, è stato anche un segnale all'Europa per dare attenzione all'area euro-mediterranea”.

Infine Mohamed Ben Cheickh (in foto n.3 in regata nel golfo di Tunisi insieme a Giovanni Calandrino) ha parlato della sua grande passione per la vela e la necessità e volontà di trasformare la regata Mazara-Sidi Bou Said in un evento internazionale: "la vela –conclude così Ben Cheickh- unisce i popoli e rappresenta uno strumento di pace ed amicizia fra i popoli di questo nostro mare Mediterraneo, splendido ma spesso luogo di fatti tragici. L'anno prossimo la regata ripartirà però da Sidi Bou Said con l'arrivo a Mazara del Vallo, cittadina nella quale risiede da anni una grossa comunità tunisina".

Francesco Mezzapelle

08-11-2015 13,30

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