Il Museo del Satiro non dipenderà più dal Museo Pepoli: un bene o un male?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
19 Luglio 2013 20:32
Il Museo del Satiro non dipenderà più dal Museo Pepoli: un bene o un male?

Il Museo del Satiro Danzante ri-dipenderà nuovamente e direttamente dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani. A deciderlo sarebbe stato un decreto regionale firmato dalla Dirigenza regionale Beni Culturali della Regione Siciliana. Così il Museo di piazza Plebiscito

non dipenderà più, come avvenuto per un biennio, dal Museo Regionale Pepoli di Trapani diretto dalla dott.ssa Valeria Li Vigni. Non sappiamo se la cosa possa essere accolta con entusiasmo o meno, certamente però negli ultimi anni la stessa dott.ssa Li Vigni ha mostrato molto interesse nei confronti dello stesso Museo e proprio per la mancanza del Satiro Danzante, nei tre di prestito alla Royal Academy of Arts di Londra, aveva portato in città due interessanti percorsi culturali, la prima relativa alla sezione archeologia della mostra "Islam in Sicilia" che da fine dicembre è visitabile presso l'ex Collegio dei Gesuiti: una cinquantina di reperti, fra questi anche alcuni ritrovati in una fornace araba nel territorio mazarese; sono tutti riconducibili al periodo strettamente arabo della Sicilia, cioè dall'827 al 1030; di questa mostra è stata recentemente presentata una pubblicazione da parte della studiosa Alessandra Bagnera.

Altro percorso quello delle cinque opere "en plein air" del maestro Pietro Consagra prestate dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina; anch'esse rimaste in città oltre i tempi del prestito. La stessa Valeria Li Vigni ha detto che sarebbe in dirittura di arrivo un finanziamento di circa 450.000 euro, attraverso fondi europei del Por, per l'adeguamento dello stesso Museo del Satiro: nuovo impianto di climatizzazione, nuovi allestimenti museografici ed una ben più suggestiva collocazione dello stesso Satiro Danzante. A dirigere i lavori sarà l'arch. Luigi Biondo.

 

20-07-13

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