Se la superficie del terreno di gioco dello stadio "Nino Vaccara" di Mazara del Vallo beneficerà al più presto, come annunciato recentemente dall'Amministrazione comunale, del
rifacimento del - tanto agognato - manto erboso, non si può dire di certo che le superfici dei sette grandi "murales" policromi che cingono la facciata dell'impianto sportivo di fronte al ponte sul Mazaro godano di ottima salute, e che non abbiano, anche loro, bisogno di un nuovo maquillage degnamente eseguito, in grado di riportarli ai fasti di un tempo.
Lasciati marcire sotto la pioggia, logorati dal vento, quasi invisibili ormai agli sguardi indifferenti dei cittadini - e degli amministratori - che transitano da quel ponte per spostarsi nel quartiere "Trasmazaro" solo in auto, talmente sbiaditi così che, in alcuni, ampie porzioni di pittura sono letteralmente staccate, essi oggi necessitano di un nuovo, urgente intervento di restauro per recuperarli dal degrado.
Realizzati circa 25 anni fa, i "murales" raffigurano delle scene di vita e lavoro dei pescatori sullo sfondo dei luoghi simbolici e dei monumenti della città mazarese. Le opere furono create dalla mano degli artisti siciliani Totò Bonanno (che è stato Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Palermo; scomparso nel 2002, la città di Mazara nel 2003 gli ha dedicato la mostra "Il canto del mare"), Franco Lo Cascio (esponente del movimento della neofigurazione) e Saverio Rao (che ha realizzato numerosi murales in varie città siciliane). Nel 2003, già corrosi dal tempo, la decisione di farli riprendere e ritoccare dagli studenti dell'Istituto Regionale d'Arte.
Nel 2008 la volontà dell'allora Amministrazione Macaddino, attraverso l'Assessore Giampiero Giacalone, di voler affidare i lavori di restauro degli ormai scoloriti "murales" all'artista mazarese maestro Vito Certa, in arte "Mazzaro" (che ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera ed, in passato, l'ambiente artistico milanese), suscitò vivaci polemiche. Alcuni esponenti della cosiddetta intellighenzia mazarese - i quali avrebbero voluto richiamare per il restauro Lo Cascio e Rao - contestarono la forte personalità artistica del pittore "Mazzaro" che, attraverso le pennellate della sua mano, avrebbe "coperto" pesantemente, a detta di loro, il carattere originario della pittura dei tre artisti siciliani. Il Maestro Certa, d'altro canto, ha sempre trovato sostegno e protezione nella stima che gode fra i cittadini mazaresi.
L'Amministrazione Cristaldi, che ha recentemente approvato il progetto tecnico esecutivo per il solo rifacimento del manto erboso del "Nino Vaccara", nel 2011 aveva annunciato l'approvazione di un progetto tecnico definitivo per la riqualificazione dell'intero complesso immobiliare sportivo del "Nino Vaccara", da destinare a polo polifunzionale per attività turistico-sportiva-culturale per la valorizzazione delle identità culturali e l'incremento dell'attrattiva turistica sportiva. Progetto che poi rimase nel cassetto. Ci si chiede allora se gli interventi per poter salvare i "murales" dello stadio dal tempo e dalle intemperie possano rientrare in tale progetto e, se si, quando esso potrà essere messo in atto.
In alternativa, non ci rimane che contemplare da vicino il lento e inesorabile degradarsi dei colori dei pescatori, dell'Arco Normanno e di san Vito raffigurati nei "murales" del "Nino Vaccara". In attesa della buona volontà di un altro artista locale.
Vincenzo De Santi
25-01-2014 17,15
{fshare}