I cittadini mazaresi chiedono acqua pubblica potabile e non privatizzata

Manifestazione del Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali e dell’Associazione Pro Capo Feto

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
24 Marzo 2022 08:50
I cittadini mazaresi chiedono acqua pubblica potabile e non privatizzata

Una manifestazione in formato flash-mob in piazza della Repubblica per chiedere all’Amministrazione del sindaco Salvatore Quinci la garanzia di acqua potabile, considerato l’attuale problema dei nitrati con valore ben oltre la media, e la non privatizzazione dell’acqua. Questo è quanto organizzato in occasione della “Giornata Mondiale dell’Acqua”, il 22 marzo, dal Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo e dall’Associazione Pro Capo Feto – aderente alla Federazione Nazionale Pro Natura e alla quale hanno aderito altre associazioni ambientalistiche. (in copertina foto della manifestazione).

“Bisogna garantire –hanno sottolineato Silvana Mannone e Anna Quinci, responsabili delle associazioni organizzatrici- l'acqua potabile installando un dissalatore, individuando i responsabili dell’inquinamento e facendoli perseguire, aderendo alla campagna “Sindaci contro l’uso dei pesticidi”. Mannone e Quinci per contrastare la privatizzazione l'acqua hanno chiesto la modifica dello Statuto comunale con il l’introduzione della definizione della natura pubblica dell’acqua, bene comune non mercificabile; il sostegno in assemblea ATI, facendo approvare l’istituzione dell’Azienda Speciale Consortile; la richiesta a livello nazionale, lo stralcio dell’art. 6 del Ddl Concorrenza; la richiesta, a livello regionale, la bocciatura del DDL 383.

Già lo scorso 22 febbraio attraverso una nota il Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo aveva sollevato alcune questioni. Ecco uno stralcio:

Dopo l’assegnazione di 71 milioni a Siciliacque per la realizzazione di una condotta che porterebbe acqua a Mazara del Vallo, Petrosino e Marsala, e la recente notizia che anche a Marsala l’acqua è stata dichiarata non potabile a seguito di ordinanza sindacale, il Comitato avverte il rischio della privatizzazione e, ricordando il suo impegno per l’acqua, lungo più di venti anni e su più fronti, ne ripercorre le principali tappe e annuncia nuova battaglia…. E’ necessario focalizzare la questione dell’acqua pubblica, liberandola dalla interconnessione con quella dell’acqua inquinata da nitrati, interconnessione già messa in luce in documenti prodotti in precedenza e a cui si rimanda.

E’ necessario per un motivo ben preciso: la questione acqua pubblica va focalizzata per osservare la posizione del sindaco, nel merito. Ponendo in successione cronologica i suoi vari pronunciamenti, si può osservare come il sindaco cambi posizione nel tempo. In un primo momento si dichiara favorevole alla privatizzazione, successivamente si fa paladino dell’acqua pubblica. Se io amo il nero, non amo il bianco e appare strano e quantomeno discutibile, che un soggetto possa pronunciarsi oggi a favore del nero e domani a favore del bianco”.

Qualche giorno fa, proprio il 22 marzo, attraverso una nota congiunta (da noi pubblicata) i Sindaci di Marsala, Mazara del vallo e Petrosino hanno annunciato un investimento di 90 milioni di euro a carico dei fondi del Pnrr e Fondo Sociale Europeo per il potenziamento della rete idrica e il collegamento con Montescuro “così da fare arrivare –si legge nella stessa nota- acqua potabile in tutte le abitazioni dei tre Comuni” Nei prossimi giorni, su richiesta del sindaco Grillo, i vertici di Siciliacque, terranno una conferenza stampa a Marsala insieme ai Sindaci delle altre due città interessate al progetto per spiegare nel dettaglio tempi e modalità di quest’opera i cui lavori inizieranno nell’autunno 2023 per terminare nel 2026 e avranno un impatto positivo sul futuro del nostro territorio e delle nuove generazioni”.

Francesco Mezzapelle 

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