Doveva tenersi oggi a mezzogiorno invece (a seguito di una comunicazione giunta venerdì pomeriggio) è stata spostata (per impossibilità a partecipare da parte del Commissario dell’Asp Trapani, Paolo Zappalà) al 26 ottobre (alle ore 11) la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Trapani che dovrebbe discutere un ordine del giorno comprensivo anche della proposta di modifica del Piano Sanitario Aziendale dell’Asp Trapani.
La precedente riunione quella avvenuta l’11 ottobre, alla presenza del commissario Zappalà, e dei direttori sanitari e amministrativi, i Sindaci della conferenza hanno dibattuto sulle questioni relative alla suddetta proposta di modifica del Piano. In quell’occasione era stato il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci a chiedere il rinvio di una settimana per la votazione in quanto la bozza di proposta dell’Atto aziendale era stata consegnata prima della stessa riunione ed in considerazione della mancanza nella seduta dei sindaci di Alcamo e Calatafimi-Segesta ove erano in corso lo spoglio per le Amministrative che hanno portato alla rielezione rispettivamente di Domenico Surdi (rieletto) e Francesco Grupposo.
In questo intervallo di tempo di una settimana il primo cittadino mazarese, che non avrebbe accettato il metodo proposto nel corso della stessa seduta (una votazione senza una preventiva discussione), avrebbe preso in esame, con l’ausilio di tecnici, la bozza proposta per chiedere eventualmente una rimodulazione della stessa, fermo rimanendo che le indicazioni della Conferenza dei sindaci sono meramente consultive.
Ma cosa prevede la proposta di modifica del Piano Sanitario Aziendale presentata nella Conferenza dei sindaci dello scorso 11 ottobre? Quali conseguenze per gli equilibri relativi ai 5 ospedali della Provincia ed in particolare per l’”A. Abele Ajello” di Mazara del Vallo e per il “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano? (in foto collage di copertina i due Ospedali).
Ebbene, la bozza -così come presentata l’11 ottobre- prevede la Chirurgia Complessa anche a Castelvetrano, e non solo a Mazara; l’Emodinamica a Castelvetrano. Nella bozza non si evincerebbe inoltre l’allocazione nel nosocomio mazarese del cosiddetto “Polo di Oncologia” così come invece previsto nel Piano Ospedaliero regionale ove l’Ospedale di Mazara del Vallo è classificato come DEA di I livello; chissà che Trapani non stia esercitando la sua influenza politica in prospettiva anche delle prossime elezioni regionali che vedrebbero alcuni sindaci della Provincia in corsa per uno scranno all’ARS.
L’unica certezza per Mazara del Vallo sembrerebbe quella relativa al punto-nascite. Da qui pertanto la reazione del sindaco Quinci il quale in quella stessa riunione avrebbe sottolineato di non essere, in linea di principio, contrario se nell’ambito di una logica di rete provinciale sanitaria altri ospedali venissero potenziati, come ad esempio Castelvetrano: “Ciò –ha dichiarato Quinci- non può però avvenire a discapito dell’ospedale di Mazara del Vallo e del diritto alla salute dei nostri concittadini in spregio all’equilibrio creato in questi anni”. Quinci avrebbe inoltre chiesto al commissario Zappalà un crono-programma per dotare il nosocomio mazarese di quei reparti che sono previsti sulla carta, nel “Piano ospedaliero regionale”; altra richiesta l’acquisto di un nuovo angiografo per il reparto di Cardiologia visto che quello attualmente presente è abbastanza vetusto.
Vedremo come evolverà la questione relativa al nuovo Piano Aziendale dell’Asp Trapani; non vorremo –lo ripetiamo ancora una volta- che esso possa essere il frutto di nuovi equilibri politici in Provincia non finalizzati ad un’equa distribuzione sul territorio di competenze e servizi per cittadini bensì ad accordi che hanno come orizzonte temporale le prossime elezioni regionali con il tentativo di creare “macchine acchiappa voti"
Francesco Mezzapelle