Il 14 marzo, data che nel sistema anglosassone viene indicata con 03\14 (proprio come le prime tre cifre del π), si festeggia il giorno del Pi Greco, ovvero la giornata dedicata al numero che più ha affascinato i matematici di tutti i tempi e di tutto il mondo il cui valore è
π = 3.1415926535… ≈ 3.14.
Possiamo ritrovare il π in ogni aspetto della nostra vita: esso è infatti nascosto nelle onde del mare, nei ritmi delle onde acustiche ed è onnipresente sia in natura che in geometria.
I primi ad utilizzare il π furono probabilmente i Babilonesi che gli avevano attribuito il valore di 3,125, e successivamente gli Egizi che ne approssimarono il valore a 3,1605 e i Cinesi che lo "arrotondarono" a 3. Il primo a darne la stima più accurata fu però un matematico greco: Archimede. La variabilità della cifra del Pi Greco non è dovuta a ignoranza o inesattezza: esso è infatti un numero “irrazionale” proprio perché le cifre dopo la virgola non si ripetono mai in modo regolare. Il grande merito di Archimede fu proprio quello di riuscire a delimitare il suo valore tra due numeri “guardiani”.
La festa del Pi Greco Day nata nel 1988 grazie al fisico statunitense Larry Shaw che organizzò i primi festeggiamenti al museo di scienze Exploratorium di San Francisco, rappresenta un’opportunità per avvicinare i bambini e i ragazzi alla matematica sottolineandone l’importanza e le numerose applicazioni nella vita di tutti i giorni. Per fare ciò l’I.C. Statale ad indirizzo musicale "Luigi Pirandello" di Mazara del Vallo (TP) ha organizzato numerose attività e tra queste una serie di contests che prevedono:
- la memorizzazione delle cifre decimali del Pi Greco;
- la realizzazione di elaborati artistici (disegni, dipinti, oggetti…);
- la realizzazione di una poesia in lingua italiana, inglese o francese.
Ed è proprio a quest’ultimo contest che un gruppo di ragazzi della nostra classe, la III G della Scuola Secondaria di I grado, ha deciso di partecipare, componendo una poesia dal titolo “Il quieto suono dei miei pensieri”. L’elaborato, i cui versi sono formati da parole che contengono un numero di lettere uguale a quello della successione delle cifre del pi greco, racconta il sentimento di tristezza che riempie i pensieri di noi ragazzi, un odio (con riferimento ai conflitti che stanno dilaniando le diverse zone del mondo) dovuto a motivazioni futili e che “avvelena” il quieto suono dei nostri pensieri che prima erano innocenti e che oggi non lo sono più.
Gli alunni della classe III G della scuola Secondaria di I grado “L. Pirandello”.
Alunni autori della poesia:
Alcamo Mariagrazia
Castelli Antonino
Monteleone Grazia
Monteleone Mattia
Provenzano Gloria
Comunicato stampa
