ESCLUSIVA! Parla la mamma della studentessa liceale positiva : ” Non siamo irresponsabili, siamo amareggiati per gli insulti e le accuse ricevute ma le cose sono andate diversamente “

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Ottobre 2020 20:56
ESCLUSIVA! Parla la mamma della studentessa liceale positiva : ” Non siamo irresponsabili, siamo amareggiati per gli insulti e le accuse ricevute ma le cose sono andate diversamente “

“Non siamo stati irresponsabili e mia figlia non aveva manifestato alcun sintomo per tale motivo ieri mattina l’avevo regolarmente accompagnata a scuola”. A parlare è la mamma della 16enne studentessa del Liceo Scientifico Michele  Cipolla di Castelvetrano che ieri è risultata positiva, seppur da asintomatica, al Covid-19. La signora,  che ci ha chiesto di tenere il più stretto riserbo sulla sua identità, proprio a tutela dei due figli entrambi minorenni, ci ha raccontato di aver molto sofferto nelle ultime 24 ore per la sequela di insulti e di messaggi anche inopportuni che ha dovuto leggere da parte di chi l’ha accusata di aver lasciato frequentare le lezioni scolastiche alla figlia nonostante attendesse l’esito del tampone.

“ Sono molto amareggiata per le accuse ingiuste che ci sono state rivolte nelle ultime ore- ci ha detto la signora - Anche da parte di alcuni giornali on-line che hanno scritto delle informazioni non veritiere come ad esempio il fatto che il padre di mia figlia fosse positivo, quando invece è risultato negativo al tampone ed altre inesattezze che hanno stimolato un attacco ingiustificato nei confronti della nostra famiglia come se avessimo messo a rischio la salute di tutti consapevolmente.” La signora ci ha chiesto spazio per raccontare come si sono svolti realmente i fatti e noi abbiamo deciso di sentire anche la sua versione: “ Nei giorni scorsi mia figlia mi aveva avvisato che era uscita con altri ragazzi e solo successivamente ha saputo che uno di questi aveva il padre che era risultato positivo.

Subito mi ero messa in allarme poiché mio padre, che trascorre molto tempo con i mei figli, sta seguendo un ciclo di chemioterapia e quindi come si comprende facilmente poteva rischiare fortemente- scrive la signora- mi sono messa in contatto con il mio medico curante per raccontare i fatti e per chiedere di essere sottoposti al tampone. Il medico ci ha spiegato che non essendo mia figlia venuta a contatto diretto con il soggetto positivo e non manifestando sintomi riconducibili alla nota patologia non era obbligata a fare il tampone e che l’Asp sicuramente non avrebbe fatto accedere a questa analisi.

Per sommo scrupolo ho deciso di recarmi presso un laboratorio privato, a mie spese, per effettuare i tamponi.  Ho chiesto al responsabile del laboratorio quali erano i tempi per conoscere gli esiti e lo stesso mi ha rassicurato che se ci fosse stata una positività sarebbe stata resa nota in poche ore, in caso di negatività invece il risultato ci sarebbe stato comunicato in un paio di giorni. Rassicurata da queste informazioni e sul fatto che mia figlia non presentava alcun sintomo e che non avevamo alcun obbligo di quarantena abbiamo continuato la vita di tutti i giorni.

Mia figlia non è andata a scuola lunedì e martedì per una indisposizione , ma in assenza di alcuna notizia mercoledì mattina l’ho regolarmente accompagnata a scuola. Intorno alle 09.05 ricevuta la chiamata dall’Asp  sulla positività di mia figlia mi sono immediatamente recata a scuola e ho condotto mia figlia a casa dove ci troviamo adesso tutti per osservare il periodo di quarantena disposto dalla legge, solo alle 11 mi ha chiamata il laboratorio quando eravamo già tutti a casa- conclude la signora- mia figlia continua a non avere alcun sintomo e stiamo rispettando tutti i protocolli previsti, siamo seguiti dall’ASP che ci contatta quotidianamente, Ci ha fatto male leggere molte cattiverie da parte di tanti che hanno messo in dubbio la nostra serietà ed il mio senso di responsabilità e per tale motivo vi ho chiesto di poter chiarire la mia posizione”.  Abbiamo accettato di buon grado il racconto della signora per cercare di fare chiarezza su una vicenda che dimostra ancora una volta come spesso si tende ad emettere giudizi trancianti solo sui sentito dire e sui si dice, dimenticando il male che si può fare nei confronti di un’adolescente e della sua famiglia.

Dicevano che il covid di avrebbe reso migliori ma purtroppo non è stato così. Auguri di pronta guarigione alla 16enne e grazie alla coraggiosa mamma per aver voluto raccontarci i fatti. Un ultima raccomandazione la lasciamo alla signora: “ Voglio esortare invece i genitori degli adolescenti a seguire il mio esempio e a fare i tamponi ai loro figli in quanto, nonostante li invitiamo a seguire le regole, spesso sostano con  amici e conoscenti fuori dai locali scolastici e presso altri luoghi di aggregazione senza usare le precauzioni mettendo a rischio i familiari più fragili”.

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