Escavazione porto canale: più vicina o più lontana? Nuovo parere della Regione con diverse condizioni per il Comune di Mazara

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
01 Agosto 2017 09:01
Escavazione porto canale: più vicina o più lontana? Nuovo parere della Regione con diverse condizioni per il Comune di Mazara

Si ma certe e garantite condizioni l'escavazione del porto canale ed il contemporaneo conferimento dei fanghi nella cosiddetta "colmata B". Questo e' in sintesi il contenuto del nuovo parere, datato 26 luglio, fornito dall’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, a firma del dirigente Rosaria Barresi, che, modificando parzialmente, il parere espresso lo scorso 24 novembre, consentirebbe di avviare il primo stralcio dei tanto attesi lavori di dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo che da qualche decennio risulta innavigabile provocando grandi disagi al comparto marittimo ed al suo indotto.

La nuova decisione del Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana subordina come dicevamo l'inizio dei lavori (la gara di appalto è stata peraltro aggiudicata da più di un anno)al rispetto di alcune prescrizioni per il Comune di Mazara del Vallo relative al conferimento dei sedimenti prelevati con i lavori di dragaggio del porto canale nell’area cosiddetta “Colmata B”.

Vediamo di seguito quali sono queste nuove prescrizioni:

1) Innanzitutto nel nuovo parere si consente di depositare nella colmata sedimenti che rientrino nelle classi A1 e A2 stabilite secondo una tabella di legge. In altre parole qualora le analisi condotte dal Cnr, su richiesta del Comune, avessero fatto registrare campionamenti di sedimenti appartenenti alle classi dalla B alla D, questi sarebbero da sversare in apposita discarica e non nella Colmata. Questo è un punto fondamentale in quanto tale ipotesi comporterebbe un elevato costo probabilmente oltre i fondi già disponibili (circa un milione e mezzo di euro) per questo primo stralcio di escavazione. Quindi bisognerà capire quali fossero i reali risultati delle analisi condotte qualche anno fa da parte del Cnr di Mazara supportato dalla sede di Napoli.

2) Come si legge nel nuovo parere della Barresi, prima dell’inizio dei lavori da parte del Comune di Mazara del Vallo dovrebbe essere realizzata una delimitazione della zona umida della stessa area di colmata. Si tratterebbe di recintare un'area di circa 120mila mq. Altro costi pertanto?

3) Infine nel nuovo parere si pone un'altra condizione sempre a salvaguardia di alcune specie ornitiche che in alcuni periodi dell’anno nidificano nella stessa “Colmata B”, e cioè che i lavori siano espletati in un periodo ben definito per non ostruire il periodo di nidificazione degli uccelli che si fermano nella loro migrazione nella stessa colmata.

Insomma come si evince dal nuovo parere le prescrizioni imposte dall'Assessorato regionale dell'Ambiente non sono certamente di poco conto. Infatti se a una prima lettura il nuovo parere sembra venire incontro sia alle esigenze del comparto marittimo mazarese che a quelle di alcuni irriducibili ambientalisti, di nuova e vecchia data, di fatto pone dei vincoli ben precisi e delle condizioni all'Amministrazione guidata dal sindaco Nicola Cristaldi che, dopo aver fornito un ulteriore studio di incidenza ambientale sull'area di colmata, dovrà adesso verificare e comunicare la reale natura dei sedimenti del porto canale da prelevare. Anche questo un bel dilemma che potrebbe cambiare molte cose...

Adesso la palla passa al Commissario Straordinario per la Mitigazione del Dissesto Idrogeologico, ing. Calogero Foti, a lui l'arduo compito di sbloccare i tanto attesi lavori di escavazione del porto della più grande marineria italiana. Stay tuned...

Francesco Mezzapelle

01/08/2017

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza