In merito alle grosse problematiche del porto, l’innavigabilità perché fondali ridotti al minimo e l’inattività da mesi dell’impianto di illuminazione, dal Comune è arrivata una nota, a seguito di una riunione, convocata dall’Ammi- nistrazione Cristaldi a seguito di una richiesta formulata qualche mese fa da un gruppo di operatori portuali. Nella nota si riassumono, attraverso i vari interventi, tutte le criticità e difficoltà dalla nostra redazione rilevate nei diversi articoli dedicati ai due problemi.
Nella nota si premette: “l’amministrazione comunale, con il vice sindaco Bonanno ed il funzionario comunale arch. Alberto Ditta, ha illustrato le azioni svolte in tema di illuminazione del porto, esprimendo i sentimenti di amarezza per il diniego della Regione Siciliana alla richiesta del Comune di provvedere direttamente al ripristino della illuminazione portuale. L’amministrazione ha quindi fatto il punto sull’andamento del progetto di escavazione del porto dell’importo complessivo di 2 milioni 200 mila, fondi che il Comune ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente con le risorse previste per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, evidenziandone gli aspetti tecnici che hanno portato alla sua formulazione, precisando che lo stesso è giunto alla fase definitiva e che su di esso è in fase di acquisizione il parere della Soprintendenza di Trapani ed il parere V.I.A.-V.A.S.
dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, dopo di che si potrà procedere alla redazione della progettazione esecutiva e, quindi, ad avviare, a cura del Commissario delegato per l’attuazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico della Sicilia, le procedure per l’appalto dei relativi lavori".
L’Ing. Leonardo Tallo (Genio Civile Opere Marittime di Palermo), progettista dell’intervento, "ha espresso -si legge ancotra- un plauso all’amministrazione che è riuscita ad inserirsi e ad ottenere il finanziamento suddetto, attesa l’esiguità degli interventi finanziari da parte della Regione per i porti siciliani ani ed, in particolare, per quello di Mazara del Vallo. Ha ribadito che il livello del progetto è quello definitivo e che eventuali criticità segnalate dagli operatori del settore potranno essere opportunamente valutate in sede di redazione della progettazione esecutiva”.
Alla riunione (vedi foto n.2 del suo intervento) ha partecipato il comandante della Capitaneria di Porto Davide Accetta il quale -secondo quanto riportato nella nota - sia per la vicenda “escavazione”, che per la vicenda “illuminazione” (quest’ultima ha costretto l’Autorità marittima ad interdire il porto nelle ore notturne) “ha evidenziato l’impegno e la disponibilità della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo nel gestire l’attività portuale nonostante le criticità che il porto da tempo presenta, ritenendo che vada intrapresa, intanto, ogni iniziativa affinché siano resi in tempi celeri i pareri a corredo del progetto di escavazione, assicurando la propria disponibilità a farsi portavoce insieme alle altre Istituzioni presso la Regione siciliana della situazione del porto di Mazara del Vallo, in particolare sotto il profilo della sicurezza, manifestando inoltre la disponibilità ad incontrare i vertici della regione attraverso il doveroso interessamento della superiore Direzione Marittima di Palermo”.
Il vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici Silvano Bonanno, delegato dal Sindaco Cristaldi, ha lanciato un appello: “tutte le categorie economiche interessate all’attività del porto, insieme all’amministrazione comunale ed all’autorità marittima, debbono avere uno spirito unitario e mettere da parte sterili polemiche e divisioni che non giovano a nessuno. I problemi del porto sono noti a tutti e siamo consapevoli delle estreme difficoltà che ogni giorno gli operatori portuali sono costretti ad affrontare, a causa soprattutto della mancata illuminazione e del mancato dragaggio”.
Bonanno ha così ammesso che ci siano difficoltà dei due progetti perché fermi alla Regione: “Il Comune sta facendo in pieno la propria parte. Se avessimo competenze d’intervento diretto saremmo già intervenuti. Tutti insieme dobbiamo chiedere con forza alla Regione di eliminare gli ostacoli burocratici che si frappongono alla realizzazione degli interventi”.
Nella stessa riunione, tenutasi presso il palazzo dei Cavalieri di Malta, i rappresentanti dell’armamento e degli operatori economici che espletano attività portuali (commercianti, agenzie marittime, cantieri hanno espresso “rabbia” per i ritardi degli interventi e si sono detti pronti a recarsi a Palermo unitamente all’Amministrazione comunale affinché la Regione Siciliana intervenga celermente: “la mancata illuminazione e la necessità del dragaggio del porto sono problematiche –si legge nella nota- la cui risoluzione è fondamentale per la piena operatività ed il rilancio del porto. Le parti si sono aggiornate, istituendo di fatto un tavolo permanente: il prossimo passo sarà una trasferta a Palermo presso la Regione Siciliana".
Adesso bisognerà capire il perché l’iter è fermo alla Regione? Di chi è la responsabilità? Forse di qualche burocrate regionale o si tratta di una manovra politica del Governo Crocetta contro la città di Mazara del Vallo? Oppure considerate le difficoltà di realizzazione dei progetti (forse servono più soldi?) si stanno creando le premesse per scaricare sulla Regione delle responsabilità? Perchè soltanto adesso richimare all'unità quando per anni si è diviso il comparto? Forse risulta utile condividere le difficoltà ed al momento opportuno prendersi meriti personali?
Il tempo darà risposta a questi interrogativi, nel frattempo “godiamoci” le isole di fango (vedi foto n.1) nel porto canale, gli scarichi fognari ed il buio durante le ore notturne complice di criminali sempre pronti a perpetrare le proprie ignobili azioni.
Francesco Mezzapelle
06-05-2015 14,15
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