"La solita manfrina". Con queste parole Ernesto Certa, responsabile della delegazione Cesvop del Distretto Socio Sanitario n. 53 ha commentato l'esito della conferenza di servizio, svolta nel pomeriggio del 6 novembre presso il "palazzo della legalità" di via Giotto,
inerente al piano di intervento servizi di cura per l'infanzia (PAC). La riunione aperta a tutte le parti sociali si poneva come un momento di confronto con il partenariato locale (terzo settore, cooperazione sociale, sindacati, utenti o altre realtà dell'associazionismo locale) del Comune capofila (Mazara del Vallo) del DSS N. 53 per raccogliere opinioni e proposte in merito a contenuti e scelte del Piano di intervento.
"Dalla riunione è emersa la solita manfrina, il tempo è poco, i progetti –ha scritto Ernesto Certa- sono quelli che già sono stati approvati dal comitato dei sindaci e dal gruppo Piano; la solita solfa che ben conosciamo a memoria ormai da anni. Purtroppo di veramente nuovo vi è nulla". Certa ha spiegato: "Un esempio per far comprendere come da ieri ad oggi sia rimasto tutto uguale: pensate che il gruppo Piano di Zona ha fatto passare un progetto di circa 200mila euro per la sola costruzione di un nuovo plesso di Santa Gemma da adibire ad asilo nido; tutti diranno cosa ottima, bellissima; ma se guardiamo più a fondo ci accorgiamo che la richiesta di 200mila euro riguarda solamente la costruzione di un nuovo edificio, e che per avviare le attività di asilo nido ci vorranno almeno un altro o altri due finanziamenti da chiedere; inoltre, quando il progetto –ha aggiunto- è arrivato in conferenza di servizio non era nemmeno accompagnato dal computo metrico, dal progetto esecutivo.
Quindi mi chiedo e vi chiedo, sulla base di cosa è stata stimata la spesa per la costruzione di un nuovo plesso a Santa Gemma se nemmeno esiste ancora il computo metrico? Ecco, questo è lo scenario, tutt'altro che confortante che ci si pone innanzi.
"Un'altra cosa riguarda –ha sottolineato Certa- la riunione in cui sono stati approvati i criteri del patto di accreditamento per l'erogazione dei voucer del bonus socio-sanitario. Siccome non ci convincono i criteri e le normative citate abbiamo più volte ed insistentemente richiesto copia del verbale del gruppo piano del Distretto socio-sanitario n. 53 del 05/09/2013. A tutt'oggi attendiamo che ce ne venga rilasciata copia. In riferimento a tale riunione –ha concluso- avevamo chiesto al referente delle organizzazioni di volontariato di far mettere a verbale che al patto di accreditamento potessero avere accesso le organizzazioni iscritte al registro generale regionale delle organizzazioni di volontariato di cui alla legge regionale 22/94 in quanto le modalità di erogazione dei servizi per le odv sono esclusivamente disciplinate in detta normativa. Sperando in un futuro più roseo e trasparente auguro a tutti ad maiora".
08-11-2013 11,50
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