Emergenza rifiuti. M5S Mazara. “Oltre al danno la beffa….”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Luglio 2016 13:21
Emergenza rifiuti. M5S Mazara. “Oltre al danno la beffa….”

A causa della Disposizione Attuativa n.26, dell'11 Luglio 2016, la città di Mazara del Vallo potrà conferire al massimo 40 tonnellate di rifiuti al giorno presso l'impianto sito nel comune di Trapani, tonnellaggio di molto inferiore alle 61,74 tonnellate al giorno, imposte dall'ordinanza del 7 Giugno scorso del Presidente della Regione, che ha portato alla grave situazione di emergenza igienico sanitaria che ha vissuto la città nell'ultimo periodo.

Non è pensabile in pieno periodo estivo, ridurre il conferimento di una città già messa alle corde dall'ultima ordinanza in materia di rifiuti, riducendo ulteriormente il quantitativo di conferimento, e di fatto abbandonando un territorio in queste condizioni, con una bomba ecologica pronta ad esplodere nei prossimi giorni, che mette a repentaglio la salute sia di tutta la cittadinanza che dei turisti.

In un sistema ormai al tracollo e totalmente fallimentare della gestione dei rifiuti, l'unica via da seguire è il rispetto delle normative europee che indicano il 2020 come l'anno zero per la gestione dei rifiuti, visto che è prevista la chiusura sia delle discariche che degli inceneritori.

Una risoluzione europea indica chiaramente che entro il 2020 dovranno chiudersi sia le discariche che gli inceneritori, e assistiamo ancora nel 2016, allo scarico di responsabilità di una classe politica che non considera la “raccolta differenziata” la via maestra da seguire, ma discute di incenerimento dei rifiuti nella nostra terra.

Da tempo si è compreso che il futuro della nostra società passa dal rispetto dell'ambiente da parte della stessa.Bisogna prendere coscienza che l'unico percorso da seguire è quello dei “rifiuti zero” , abbandonando l'idea delle discariche o del possibile incenerimento dei rifiuti, con ciò che ne consegue in termini di inquinamento ambientale.

Bisogna mettere in campo sistemi per azzerare i rifiuti, riutilizzare, riusare e riciclare tutto, introdurre una “tariffa puntuale” (chi più inquina o produce rifiuti più paga), e organizzare la raccolta porta a porta con la tracciabilità dei sacchetti.

Solo così avremo città pulite, periferie pulite, falde acquifere al sicuro e l'indipendenza da discariche e da inceneritori con aria pulita e niente diossina.

Cambiare non solo è possibile, ma è necessario.

Cordiali salutiIl portavoce all'ARSSergio Tancredi

14/07/2016

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