Emergenza cinghiali nel territorio mazarese, se ne discute in Consiglio comunale

Il problema segnalato da circa 5 anni. Sarebbero quasi un centinaio i cinghiali nel territorio di Mazara del Vallo

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
25 Agosto 2021 10:33
Emergenza cinghiali nel territorio mazarese, se ne discute in Consiglio comunale

Al punto n.5 nel prossimo consiglio comunale, quello fissato il 30 agosto alle ore 18, è iscritto un ordine del giorno che ha per oggetto: “Controllo e selezione dei cinghiali nel Comune di Mazara del Vallo”. Certo scritto così la cosa può anche far sorridere… Ma il problema della presenza dei cinghiali nel territorio di Mazara del Vallo è diventata una cosa seria, un problema del quale come redazione ci siamo occupati spesso negli ultimi anni e soprattutto di recente con le diverse segnalazioni di cittadini. Oggi nell’esteso territorio mazarese (zone adiacenti la riserva naturale dei Gorghi Tondi, nelle contrade di San Nicola, Quarara, Miragliano, Fiumara, e in altre zone caratterizzate da vegetazioni boschive) ci sarebbero quasi un centinaio di cinghiali, di piccola, media e grande statura.

Negli ultimi tempi sono stati numerosi gli incontri ravvicinati fra gli agricoltori e proprietari di terreni agricoli, soprattutto nella zona di San Nicola, e i pericolosi ungulati (in copertina foto di un cinghiale in un vigneto in zona San Nicola) spesso seguiti dai loro piccoli. L’azione dei cinghiali sta mettendo in ginocchio raccolti e colpisce in maniera diretta fauna ed ecosistema oltre ad essere causa di incidenti; alcuni giorni fa un automobilista avrebbe perso il controllo dell’auto in C/da Zano proprio per l’improvviso passaggio di un cinghiale che ha investito la stessa auto; il conducente se l’è cavata con 7 giorni di prognosi.

Stefania D’Angelo, direttore della Riserva Naturale Lago Preola e Gorghi Tondi, gestita dal Wwf, da circa 5 anni segnala il problema della crescita del numero dei cinghiali nel territorio mazarese chiedendo più volte un intervento delle autorità competenti.

Su sollecitazione delle associazioni degli agricoltori lo scorso 17 luglio, promossa dagli assessori comunali all’Ambiente, Giacomo Mauro, e all’Agricoltura, Pietro D’Angelo, si è svolta presso la Galleria Sicilia del Comune di Mazara del Vallo si una riunione sulla questione che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alla Agricoltura, Risorse Forestali e Pesca, Toni Scilla, di rappresentanti locali di Confagricoltura, CIA e altre organizzazioni di agricoltori e per proporre soluzioni all’emergenza cinghiali.

L’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Toni Scilla, a seguito di quella riunione da noi contattato dichiarò: “Ci stiamo attivando con tutti gli altri assessori delle diverse regioni interessate alla questione e alla relativa Commissione parlamentare per apportare delle modifiche alla Legge quadro 157/92 che disciplina la caccia per trovare soluzioni alla problematica. Bisogna però rispondere subito all’emergenza per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e gli agricoltori. Purtroppo in Finanziaria regionale non è passata la proposta di un fondo per la caccia di selezione.

Pertanto insieme all’Assessorato Territorio e Ambiente – annunciò Scilla- abbiamo costituito un coordinamento regionale per la gestione della fauna problematica con la possibilità di trovare, considerato il rischio serio, misure finalizzate all’abbattimento. Inoltre in vista del calendario venatorio 2021/22 abbiamo previsto sia di aumentare le giornate del prelievo del cinghiale in forma collettiva aggiungendo in tutto il territorio regionale quella di sabato che di autorizzare un maggiore numero di squadre di caccia”.

Presente alla riunione anche la dott.ssa Stefania D'Angelo, la quale ci ha spiegato:Già da qualche anno abbiamo segnalato danni alle coltivazioni a causa dei cinghiali, questi però non hanno interessato la Riserva. Le uniche pratiche arrivate all’Assessorato per danni dovuti ai cinghiali riguardano coltivazioni di mais e meloni che si trovano fuori dalla riserva; non si possono coltivare in riserva. Forse adesso si sta capendo – sottolinea la D’Angelo- che il problema non riguarda solo la Riserva ove i cinghiali sono arrivati e non si sono auto prodotti; chiaro che in essa trovano rifugio i cinghiali.

Da oltre 5 anni stiamo cercando di adottare un piano di gestione del cinghiale. Abbiamo convocato diversi tavoli tecnici ed abbiamo chiesto ad ognuno degli enti interessati di fare la propria parte: al Comune, agli Assessorati regionali Agricoltura e Territorio, ai vigili urbani, all’Asp, ai Forestali. In questi anni ci hanno sempre detto che ci problemi di budget e personale. Il direttore della Riserva aggiunge: “noi ad ogni modo stiamo andando avanti per la richiesta di un’autorizzazione per la creazione chiusino per la cattura.

Credo che ci sia una certa strumentalizzazione facendo credere che noi vogliamo proteggere i cinghiali. La Riserva subisce i danni dalla presenza dei cinghiali così come le colture danneggiate fuori di essa. Siamo stati gli unici in questi anni a voler attenzionare il problema e risolverlo. Sono fiduciosa sulla possibilità delle iniziative annunciate dall’assessore Scilla. Ci si deve muovere anche per lo snellimento delle procedure per autorizzare i “sele-controllori”a sparare ai cinghiali.

Non si può lasciare una riserva di 300 ettari in balia di questi animali. Inoltre bisogna anche accelerare le misure compensative affinchè si possano ripagare gli agricoltori dei danni subiti”.

Francesco Mezzapelle

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