Il mazarese Giulio Vitale, presidente dell'associazione apistica "Spazio Miele", con 35 anni di esperienza alle spalle, non ha mai visto una situazione così grave infatti afferma che tanto miele è rimasto invenduto nonostante la produzione si sia ridotta. Vitale insieme ad altri apicoltori, tra cui Carlo Amodeo da anni impegnato nella difesa della biodiversità, puntano il dito sulla sofisticazione, cioè l'inserimento e miscela di sciroppo di zuccheri nel miele per aumentare la quantità e diminuire i costi, come causa principale di questa crisi. Uno studio europeo rivela, infatti, che il 48% del miele importato è composto da zuccheri miscelati, una concorrenza sleale che danneggia i produttori onesti.
Amodeo afferma che molti apicoltori non vendono il miele da due anni, mentre sugli scaffali dei supermercati si trova un prodotto sicuramente più scadente. Il mazarese Dott. Simone Dario Scilabra, Fondazione Ri.MED, afferma che è importante ricercare una metodica che permette di identificare il miele prodotto dalle api nere siciliane per differenziarlo dal miele prodotto da altre tipologie di api. Pertanto, l'associazione "Spazio Miele" ha deciso di reagire avviando una collaborazione con un laboratorio all'avanguardia per sviluppare un test di ampia scala basato sulle concentrazioni di proteine nel miele.
L'obiettivo è creare uno strumento efficace per combattere le sofisticazioni e tutelare sia i produttori che i consumatori. I risultati di questa ricerca saranno presentati il 24 e 25 febbraio a Palermo durante un seminario che vedrà la partecipazione di diversi esperti nazionali. Un evento importante per fare luce su una problematica che danneggia l'intera filiera del miele e per trovare soluzioni concrete a tutela del prodotto e dei consumatori.
