Due laboratori condannati a risarcire coniugi mazaresi per “grave errore diagnostico” prenatale

Redazione Prima Pagina Mazara
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16 Ottobre 2018 08:15
Due laboratori condannati a risarcire coniugi mazaresi per “grave errore diagnostico” prenatale

La terza sezione civile del Tribunale di Palermo con la sentenza n. 4237/2018 ha condannato due noti laboratori di analisi di Palermo, Andros Diagnostica srl e Unilab srl (già Athena srl), a risarcire due coniugi di Mazara del Vallo, T.G.  e L.L., per i danni dai medesimi subiti per la violazione del diritto ad avere una corretta informazione nell’esecuzione di indagini diagnostiche prenatali. La vicenda risale al mese di dicembre del 2008 allorquando la sig.ra L.L., in stato di gravidanza, decideva di sottoporsi ad un esame specifico, l’amniocentesi, presso l’Andros Diagnistica srl ove veniva effettuato il relativo prelievo.

I coniugi, una volta ricevuto il referto dell’analisi effettuata dal laboratorio Athena srl, ricevevano ampie rassicurazioni circa il regolare sviluppo della gravidanza e circa il fatto che il feto non risultasse affetto da anomalie cromosomiche. Il 22 maggio 2009 la sig.ra L.L. partoriva la piccola T.S.R. che presentava però una grave anomalia cromosomica  che ad oggi la rende invalida al 100%. Il Tribunale di Palermo ha ritenuto la responsabilità in solido delle due strutture per non aver condotto con la dovuta diligenza gli esami diagnostici, incorrendo in un grave errore diagnostico che ha privato la madre della facoltà di liberamente determinarsi e di avvalersi della possibilità di interrompere la gravidanza come consentito dalla legge 194/78.

L’avv. Maria Cucchiara, che ha rappresentato e difeso i coniugi nella lunga causa civile conclusasi positivamente, ha sottolineato l’importanza della sentenza che oltre a  riconoscere il diritto ad una procreazione cosciente e responsabile, ha altresì riconosciuto la titolarità del diritto al risarcimento del danno per omessa diagnosi delle malformazioni del feto e conseguente nascita indesiderata, anche in capo al marito. Francesco Mezzapelle  

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