Dragaggio porto canale, e venne il giorno degli ambientalisti: manifestazione “per salvare la laguna/Colmata B di Tonnarella”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
07 Gennaio 2016 17:57
Dragaggio porto canale, e venne il giorno degli ambientalisti: manifestazione “per salvare la laguna/Colmata B di Tonnarella”

Dopo gli annunci, in successione, dell’Ammi- nistrazione Cristaldi, dell’Assessore regionale Antonello Cracolici e del deputato regionale all’Ars Sergio Tancredi (M5S), circa l’imminente ufficializzazione del bando della Regione (indetto dal commissario per il dissesto idrogeologico ing. Calogero Foti) per l’assegnazione dei lavori di escavazione (si tratta di un primo stralcio) del porto-canale di Mazara del Vallo ormai innavigabile da anni, "insorgono" adesso alcune associazioni ambientaliste in considerazione che i fanghi prelevati potrebbero essere allocati presso la cosiddetta “colmata B”, cioè quell’area compresa fra l’atterraggio della sopraelevata ed il porto peschereccio.

Per affermare il proprio no alla possibilità che i fanghi (già analizzati dal Cnr) del porto canale, quelli non tossici (gli eventuali tossici andrebbero in discariche speciali), possano essere conferiti in quell’area, divenuta negli anni un sito di biodiversità, vedi anche tappa di uccelli migratori, alcune sigle ambientaliste hanno organizzato una manifestazione per sabato 9 gennaio alle 9,30 a Mazara del Vallo, nel lungomare Fata Morgana all'altezza della nuova sopraelevata.

“Una manifestazione –si legge nella nota diramata dall’associazione Provinciale G.I.V.A- per salvare la ‘Laguna di Tonnarella’. La laguna di Tonnarella è una zona umida importante per l'avifauna e la nidificazione di specie particolarmente che rischia di essere colmata dai fanghi di dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo. L'evento è stato comunicato anche alle autorità competenti per il rilascio della relativa autorizzazione”.

Continuando si spiegano le ragioni della manifestazione: “A Mazara del vallo, un braccio di mare chiuso da una diga foranea è diventato una meravigliosa laguna ricca di biodiversità. Il collegamento continuo con il mare consente la vita a numerosi pesci che rappresentano il nutrimento per gli uccelli ittiofagi. Il livello dell'acqua degrada dolcemente verso le rive della laguna creando la nicchia ecologica ideale per i limicoli. La laguna di Tonnarella ospita ogni inverno più di 30 fenicotteri.

Nel corso della stagione riproduttiva nidificano in buon numero fraticelli e fratini. Quest'anno per la prima volta è stata documentata da Salvo Surdo ed Enzo Sciabica la nidificazione del cavaliere d'Italia. L'ISPRA ha inserito la laguna di Tonnarella fra le zone umide per i censimenti IWC della provincia di Trapani. La laguna di Tonnarella rischia di essere colmata dai fanghi di dragaggio del porto canale di Mazara del vallo. Per cercare di salvare questa oasi di biodiversità da un triste destino la Federazione Nazionale Pro Natura, con la partecipazione di numerose altre associazioni, ha organizzato per il 09 gennaio 2016 una giornata durante la quale tutti gli interessati potranno manifestare”.

Al comunicato è allegata la locandina della manifestazione (vedi foto 1) dove visibili i loghi delle associazioni partecipanti. Un interrogativo sorge però spontaneo: fra le sigle aderenti alla manifestazione vi è la Legambiente sez. Petrosino e Marsala, ci chiediamo il perché non sia presente la sezione mazarese “Fatamorgana” di Legambiente il cui responsabile è Franco Sferlazzo. Chissà che non vi siano attriti con gli organizzatori della manifestazione, ricordiamo le polemiche, innescate da Enzo Sciabica, dopo la manifestazione di Legambiente-Mazara presso Capo Feto nei mesi scorsi. Insomma anche il mondo delle associazioni ambientaliste appare diviso su alcune tematiche relative allo stesso territorio, troppi personalismi in una materia, quella della difesa dell'ambiente, che non ammetterebbe interpretazioni.

Al di là delle motivazioni addotte dalle associazioni partecipanti alla manifestazione, bisogna però tenere ben presente che la necessità di escavazione del porto canale è ormai una necessità e non solo per gli operatori della pesca ma anche per lo sviluppo turistico della Città. La speranza è quella che non si arrivi ad un muro contro muro e che qualcuno un giorno possa motivare (sarebbe un film già visto) la mancata escavazione del porto canale con l’intervento degli ambientalisti. Forse, prima ancora che protestare (perchè la protesta arriva soltanto adesso con la quasi sicurezza dell'inizio dei lavori?) per poi accusarsi, bisognerebbe che le parti si siedano ad un tavolo e trovino le migliori soluzioni per consentire lo smaltimento dei fanghi ed al tempo stesso la protezione di quell’area che è stata –lo vogliamo sottolineare- creata artificialmente.

Francesco Mezzapelle

07-01-2016 18,45

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