Dopo la missione del sindaco a Roma la pesca mazarese in attesa di sviluppi

I proficui incontri del sindaco Quinci e l’attesa vigilanza pesca nelle acque internazionali davanti la Libia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Maggio 2021 09:51
Dopo la missione del sindaco a Roma la pesca mazarese in attesa di sviluppi

Si è conclusa ieri la missione a Roma del sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci per discutere con rappresentanti di Governo e dei partiti della maggioranza la questione sicurezza dei pescatori mazaresi nelle acque internazionali davanti la Libia a seguito del mitragliamento dello scorso 6 maggio a circa 50 miglia da Homs del peschereccio “Aliseo” da parte di un motovedetta di Misurata con il ferimento del suo comandante Giuseppe Giacalone.

La missione del primo cittadino mazarese è stata certamente proficua in quanto lo stesso ha potuto incontrare i relativi Ministri interessati dalla questione. Il primo incontro è avvenuto con il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, il quale avrebbe assicurato a Quinci l’istituzione di un “tavolo di discussione tra Ministero degli Esteri e dell’Agricoltura e Pesca per affrontare la questione della sicurezza dei pescatori di Mazara del Vallo nel mar Mediterraneo. Quello che ho riscontrato –ha dichiarato il sindaco dopo l’incontro alla Farnesina- è la convergenza sulla tematica da parte di tutti i partiti - ha detto Quinci - c'è un impegno affinché la situazione non finisca nel dimenticatoio e se ne parli solamente quando si verificano sequestri e assalti da parte dei libici e non solo”.

In quelle prime ore della missione romana del sindaco Quinci e del suo staff alcune barche da pesca turche aggredivano due pescherecci mazaresi, il “Michele Giacalone” e il “Sangiorgio I”, nelle acque internazionali fra Cipro e la Siria dove erano stati costretti a spostarsi per pescare il gambero rosso dopo l’allontanamento dalle acque internazionali davanti la Libia. Ci rifiutiamo di definire quell’areale “zona protetta libica” (fino a 74 miglia dalla base di costa) fin quando la questione non sarà affrontata formalmente da un organismo nazionale o internazionale che ne riconosca la legittimità; quell’areale è storicamente battuto dai pescherecci di Mazara del Vallo per la pesca del rinomato crostaceo.

Tornando alla “missione romana” il sindaco Quinci è stato poi sentito in audizione dalle Commissioni Esteri e Agricoltura della Camera. “È urgente un accordo governativo italo-libico sulla pesca che eviti incidenti e rischi per i pescatori italiani che operano nelle zone prospicienti alle coste libiche”. Queste le apprezzabili parole espresse al termine dell’incontro dall’on. Piero Fassino che ha centrato pienamente la problematica. Il primo cittadino mazarese ha successivamente incontrato il ministro delle Politiche Agricole, con delega alla Pesca, Stefano Patuanelli.

Con il ministro - ha detto Quinci - abbiamo delineato le iniziative da attuare quanto prima a sostegno dei nostri pescatori”. Ricordiamo presso lo stesso Dipartimento Generale della Pesca, facente capo al Ministero retto da Patuanelli, risulterebbe ancora bloccata la pratica relativa al sostegno dei 18 pescatori sequestrati a Bengasi dal 1 settembre al 17 dicembre scorso.

La missione si è conclusa con l'incontro presso il Ministero della Difesa con il Ministro Lorenzo Guerini. In merito a questo incontro è pervenuta una nota del segretario cittadino del Pd, il consigliere Giuseppe Palermo, attraverso al quale si legge: “ringraziamo il Ministro Lorenzo Guerini per la disponibilità ad accogliere in tempi rapidi la nostra richiesta di incontro con il primo cittadino su temi così sensibili per il nostro territorio”). Al termine dell’incontro con il ministro Guerini (vedi foto copertina) il sindaco Quinci, attraverso una nota, ha dichiarato: “ha dimostrato grande sensibilità e attenzione per la sicurezza dei nostri pescatori.

Mi ha confermato la volontà di mantenere una forte presenza della Marina Militare nel Mar Mediterraneo a tutela degli interessi nazionali. Anche a lui ho rappresentato l'esigenza di pianificare l'immediata costituzione di un tavolo interministeriale per il comparto pesca di Mazara del Vallo”. Adesso bisognerà capire però se per “presenza della Marina Militare nel Mar Mediterraneo a tutela degli interessi nazionali” si intende anche il ripristino della cosiddetta “vigilanza pesca” nelle acque internazionali davanti la Libia che permetterebbe così alle imprese pescherecce di Mazara del Vallo di potere esercitare il loro storico lavoro in quell’areale.

Crediamo che lo stesso primo cittadino al suo ritorno a Mazara del Vallo possa informare in maniera più specifica del risultato degli incontri tenuti a Roma i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori della pesca (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila-Pesca) e quelli delle associazioni armatoriali (Federpesca, Agripesca e Distretto della Pesca) al fine di potere dare seguito alla riunione svoltasi alla vigilia della sua partenza a Roma con la convocazione di un tavolo tecnico attraverso il quale stabilire una strategia operativa insieme alle parti sociali interessate all’annosa problematica che urge, ora o mai più, una soluzione.

Francesco Mezzapelle  

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