Del Serro lascia la Cgil, lamenta mancanze del Sindacato e problemi per lavoratori di Aimeri Ambiente

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
21 Novembre 2014 17:24
Del Serro lascia la Cgil, lamenta mancanze del Sindacato e problemi per lavoratori di Aimeri Ambiente

"I circa 420 lavoratori dell'Aimeri Ambiente che effettua la raccolta rifiuti nei comuni di Trapani, Erice, Paceco, Alcamo e Marsala aspettano da più di dieci giorni lo stipendio e nutrono molte incertezze per il futuro". A sottolinearlo con molta amarezza è stato il sindacalista Nicola Del Serro. La questione dell'Aimeri Ambiente è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, infatti Del Serro, responsabile provinciale della Cgil Funzione Pubblica ha lasciato dopo circa quatto decenni la Cgil e lo ha fatto non senza polemiche circa l'operato del sindacato nazionale.

Ecco la lettera di dimissioni, inviata lo scorso 11 novembre al Segretario Generale regionale FP Cgil, di Nicola Del Serro (in foto n.1):

"Care e cari amici e compagni,dopo 38 anni di militanza, anche con ruoli dirigenziali, oggi sono costretto ad abbandonare il sindacato nel quale ho creduto e per il quale, insieme a tanti altri, ho portato avanti lotte di civiltà in favore dei lavoratori. Non è stata una scelta facile, anzi. Una scelta alla quale sono stato costretto dopo mesi durante i quali ho cercato di trovare un qualche rimedio a volontà altrui che, e ne ero e sono ben cosciente, cercava di allontanarmi – e ancora mi chiedo per quale motivo – dal sindacato.

I fatti sono a tutti voi noti, li riassumo in breve: già durante la mia gestione del sindacato FP, avevo detto ai compagni che al termine del mio mandato avrei voluto continuare a dare il mio contributo alla F.P. Insieme al gruppo dirigente che per tutti questi anni mi aveva collaborato ci eravamo indirizzati verso la soluzione del compagno Enzo Milazzo quale mio successore. C'era un accordo unanime, a cominciare dallo stesso Milazzo il quale, per primo e più volte pubblicamente, aveva detto che la mia presenza con ruoli organizzativi e politico-sindacali sarebbe stata "indispensabile".

Questo fino al giorno prima del congresso. L'indomani era già tutto cambiato. Scordate le promesse venivo accantonato nell'angolo più remoto dell'organizzazione. Tenuto completamente all'oscuro di quanto succedeva all'interno della FP di Trapani, ma anche in campo nazionale e regionale; insomma l'ultimo degli iscritti. Richiamato rarissime volte a partecipare a qualche contrattazione nei posti di lavoro e solo perché, mi permetto di aggiungere, mancava qualcuno da mandare.

Insomma, un vero e proprio tappabuchi. Nel frattempo, più volte ho chiesto spiegazioni e incontri che venivano rimandati o, se effettuati, mi si prometteva il rispetto degli impegni: chiedevo di occuparmi del comparto dei Vigili del Fuoco e di quello dell'Igiene Ambientale, quest'ultimo inesistente in precedenza e frutto esclusivamente del mio lavoro di anni. Mia unica intenzione era solo quella di continuare a far crescere questi comparti "difficili" mettendo a disposizione la mia esperienza. Mi ero anche dichiarato disponibile a dare una mano ad altri comparti.

Insomma ritenevo di poter ancora dare un valido contributo mettendo a disposizione del sindacato nel quale ho creduto tutto il mio tempo, la mia poca o molta esperienza e professionalità ..........a costo zero : scusate se è poco !!!!

La risposta è stata sempre un si a parole, ma in realtà un diniego. Per essere più concreti, nessun problema ad occuparmi del comparto dei Vigili del Fuoco, molti ( e perché?) ad occuparmi del settore Ambiente. Anche per questo ho chiesto spiegazioni che non mi sono mai state date. In compenso è stata lesa più volte la mia dignità : di persona perché ormai emarginato dalla vita attiva della categoria e di sindacalista perché, a fronte di richieste continue da parte dei lavoratori perché intervenissi sui posti di lavoro , mi vedevo costretto quasi sempre ad opporre un rifiuto rimandando all'intervento del segretario provinciale. Aggiungo, ed è una mia valutazione condivisa da molti lavoratori, che le risposte di quest'ultimo o si facevano molto attendere oppure non arrivavano affatto.

Questa la situazione che si è trascinata per mesi, fino ad oggi. Fino all'ultimo di una serie di colloqui avuti con il segretario confederale di Trapani Filippo Cutrona e con il segretario regionale F.P. Michele Palazzotto. Proprio dall'ultimo incontro ho avuto chiara la percezione che non volevano o non potevano tutelare i miei diritti e la mia dignità di uomo e di dirigente e che, ormai, per me alla CGIL di Trapani non ci sarebbe stato più posto se non quello di un semplice iscritto; finiti i tempi nei quali grazie al mio lavoro, e a quello di altri bravi compagni, sono riuscito a sanare le finanze della F.P. che avevo trovato con un debito di circa 100.000 euro; e potrei aggiungere dei contributi finanziari e organizzativi che, durante la mia gestione, ha potuto ricevere anche la Confederazione.

Io continuo a credere nel sindacato, continuo a credere nei lavoratori e so di poter ancora avere un ruolo in difesa di questi ultimi. Purtroppo non più nella CGIL, il sindacato nel quale ho creduto per 38 anni, una vita. Per questo rassegno, con grande amarezza e delusione, le mie dimissioni dalla CGIL e dalle cariche rivestite; ringrazio i tanti compagni che in questi anni mi hanno dimostrato sincero affetto e autentica stima.

Ci ritroveremo ancora insieme, forse da fronti diversi, a lottare contro ogni genere di sfruttamento e prevaricazioneFraterni saluti"

Frncesco Mezzapelle

21-11-2014 18,00

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