Covid, protesta di dentisti ed odontoiatri: «Asp agiscano unitariamente»

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
08 Gennaio 2021 23:44
Covid, protesta di dentisti ed odontoiatri: «Asp agiscano unitariamente»

La campagna vaccinale anti covid-19 è partita da più di 10 giorni e come ben sappiamo il calendario prevede che la prima fase vede coinvolti in primo luogo i medici e gli operatori sanitari. Tra questi, però, non figurano i dentisti che lavorano quotidianamente a pochi centimetri dalla bocca dei pazienti. Per questi, infatti, la vaccinazione è prevista soltanto dopo i Medici di Medicina Generale, dopo i Pediatri di Libera Scelta, dopo i Farmacisti, dopo i Veterinari e dopo i Sacerdoti. Capitolo a parte per le ASO (Assistenti di Studio Odontoiatrico) che non sono ancora comprese in alcun piano vaccinale.

Pertanto l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani - Dipartimento Regione Sicilia ha inviato all'Assessore Razza una lettera per sottolineare l’incresciosa situazione, chiedendo l'inserimento nel piano di vaccinazioni della regione tra le categorie che hanno priorità immediatamente successiva agli operatori sanitari impegnati nei reparti e negli ospedali covid. Di Seguito la lettera degli Odontoiatri dell'ANDI Sicilia all'Assessore Razza: “La giornata del Vaccine Day del 27 dicembre 2020 ha rappresentato una svolta nell’ambito della pandemia da Coronavirus e aperto un percorso che, seppur lungo, speriamo possa portare verso una nuova normalità.

Com’è noto, noi Odontoiatri liberi professionisti abbiamo garantito le prestazioni alla popolazione fin dall’inizio dell’emergenza, così da evitare gli intasamenti dei pronto soccorso degli ospedali per patologie odontoiatriche. L’A.N.D.I. (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), sindacato maggiormente rappresentativo della nostra categoria e di tutta l’area medica, che in Sicilia conta circa 1400 iscritti, ha lavorato incessantemente in questo periodo per garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti.

Va tra l’altro ricordato che l’A.N.D.I. ha messo a disposizione della sanità pubblica i propri studi per avviare una campagna di vaccinazione di massa rivolta a tutta la popolazione. La partenza della campagna di vaccinazione ha inevitabilmente fatto nascere molti quesiti su modalità, priorità e tempi di vaccinazione per noi odontoiatri e per i nostri dipendenti. Sarebbe opportuno, a nostro parere, essere inseriti nelle liste vaccinali immediatamente dopo i sanitari impegnati in primissima linea nei reparti e negli ospedali COVID, visto che, purtroppo, il nostro lavoro, a contatto ravvicinato con la bocca dei pazienti, ci inserisce tra i sanitari più esposti al rischio di contrarre una infezione da Covid-19. Non è accettabile che alcune ASP agiscano in ordine sparso, come nel caso di Palermo in cui alcuni nostri colleghi sono stati vaccinati, salvo poi sentirsi dire che si è trattato di un errore.

Non è accettabile che alcuni nostri colleghi, sempre a Palermo, vengano vaccinati per motivi di ordine pubblico, in quanto questo significherebbe che basta protestare per ottenere quello che invece dovrebbe essere un diritto sacrosanto. Non è accettabile che alcune ASP vaccinino altre categorie sicuramente meno esposte della nostra. Lei, sollecitato sul piano vaccinale dal Coordinamento Regionale della CAO, ha risposto a tale sollecitazione dicendo che si farà parte attiva nel rappresentare al Ministero della Salute l’opportunità che gli odontoiatri siano inseriti prioritariamente nella campagna vaccinale attualmente in corso.

Ma, alla luce del fatto che la sanità, come stabilito dal Titolo V della Costituzione, è competenza delle singole regioni, noi non capiamo come mai in molte regioni, prime fra tutte la Toscana, la Puglia, il Friuli-Venezia-Giulia, la Valle d’Aosta, l’Emilia-Romagna, si è deciso per un inserimento degli odontoiatri e dei propri dipendenti nel piano vaccinale tra le categorie prioritarie, mentre noi in Sicilia (regione peraltro a statuto speciale) chiediamo direttive al Ministero della Salute. In ragione di quanto sopra espresso, pertanto, chiediamo di essere inseriti nel piano di vaccinazioni della nostra regione tra le categorie che hanno priorità immediatamente successiva agli operatori sanitari impegnati nei reparti e negli ospedali covid”.

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