Continua la “battaglia di civiltà” del sindaco Cristaldi

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Gennaio 2014 08:33
Continua la “battaglia di civiltà” del sindaco Cristaldi

Lo scorso 13 dicembre era avvenuto un alterco, in piazza Mokarta, fra il sindaco Nicola Cristaldi ed un gruppo di manifestanti contro il caro-vita. La contestazione di quest'ultimi nei confronti del primo cittadino era scoppiata dopo un'esternazione poco felice ("Non è vero lo dica a sua sorella") del primo cittadino all'interruzione del suo discorso da parte di uno dei manifestanti che aveva

contraddetto (pronunciando "Non è vero") la concessione di alcuni finanziamenti ricevuti dal Comune. Da lì a seguire si sono succeduti, alla vista del video di quanto avvenuto in quel concitato primo pomeriggio di Santa Lucia, commenti su facebook di ogni sorta, civili ed anche incivili, sull'operato del sindaco Nicola Cristaldi il quale nei giorni susseguenti ha voluto rispondere sull'emittente Tele 8 con uno spazio autogestito commentando alcuni post ed attaccando i suoi oppositori e stigmatizzando alcuni attacchi nei suoi confronti; insomma un intervento che non ha rasserenato gli animi, anzi acuito lo scontro.

Il primo cittadino si sente accerchiato e giustamente, anche in prospettiva delle Amministrative del prossimo giugno che lo rivedranno candidato sindaco, reagisce alla propria maniera, iniziando una "battaglia di civiltà" enucleando frequentemente attacchi alla sua persona.

Ecco cosa si legge, ieri 1 gennaio, dal suo blog personale in un post intitolato "Per certa minoranza non c'è più nulla da fare":

"questa mattina mentre facevo la mia solita passeggiata in bicicletta nel lungomare San Vito sono stato superato da una vettura con tre uomini a bordo. La vettura era una opel grigia station wagon. Quando la macchina era già lontana dalla possibilità che potessi leggere la targa viene lanciato contro di me un nuovo insulto così volgare da non poterlo trascrivere. Ormai mi arrabbio sempre meno per gli insulti di questa minoranza di selvaggi e di primitivi. Mi arrabbio sempre meno perchè mi sono convinto che l'umanità è formata da miliardi di soggetti che hanno modi di comportarsi autonomi e rispettosi della loro cultura o sub cultura. Mi affligge il pensiero che nella mia città vi siano "persone" per le quali non c'è più niente da fare. Hanno nel loro DNA una qualche cosa che li rende selvaggi e dannosi per la società. Mi rattrista il pensiero che queste persone abbiano figli che un giorno saranno come loro o si vergogneranno di loro".

02-01-2014 9,30

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