Consiglio aperto sul dragaggio del porto: molta ‘politica’…Polemiche ormai superate?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Dicembre 2018 10:14
Consiglio aperto sul dragaggio del porto: molta ‘politica’…Polemiche ormai superate?

Si è tenuto ieri pomeriggio, su richiesta del gruppo consiliare Autonomisti, che ufficialmente fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Nicola Cristaldi, un consiglio comunale straordinario ed aperto dedicato alla annosa questione del dragaggio del porto canale di Mazara, ormai quasi innavigabile. Si tratta di un’annosa questione con un iter burocratico farraginoso che non ha ancora permesso dopo anni di potere avviare i lavori. Il mese scorso lo stesso Consiglio comunale approvò una mozione relativa alla questione ed al progetto di escavazione con conferimento in “colmata B”.

Il Consiglio comunale straordinario di ieri è durato circa tre ore. Vi hanno partecipato, oltre a consiglieri comunali (pochi a dir la verità quelli della maggioranza), il vice sindaco Silvano Bonanno, l’assessore Vito Ballatore, i deputati del M5S al Parlamento, Vita Martincinglio, e all’Ars, Sergio Tancredi, il Comandante della locale Capitaneria di Porto , Maurizio Ricevuto, alcuni rappresentanti di associazioni ambientaliste, di associazioni di categoria e movimenti civici, ed anche rappresentanti della ditta "Ecolmare" di Messina che era pronta ad avviare il progetto di escavazione conferimento dei fanghi in "Colmata B".

Una scarsa partecipazione volendo considerare anche la lunga lista di invitati da parte della Presidenza del Consiglio comunale, autorità competenti in merito alla complessa questione, ci riferiamo in particolare all’assenza di coloro che meglio di altri avrebbero potuto fare il punto della situazione e cioè il dott. Maurizio Croce (già assessore regionale al Territorio e Ambiente), Soggetto attuatore per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione siciliana, ed il dott.

Giuseppe Battaglia, Dirigente Generale del Dipartimento regionale dell’Ambiente. Considerata la questione ci si aspettava anche una grande partecipazione di cittadini interessati alla questione, operatori della pesca e dell’indotto che ruota intorno ad essa, ed operatori economici in generale che esercitano nell’area portuale; pochi i rappresentanti di queste categorie (in foto copertina alcuni fasi ed interventi nel corso del consiglio comunale aperto di ieri). Molto probabilmente alcuni di loro non presenti perché contemporaneamente attratti dall’incontro, avvenuto  al Teatro Rivoli, a pochi centinaia di metri dall’aula consiliare, che ha visto l’intervento del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che ha ribadito la possibilità concreta di avviare un nuovo progetto per l’escavazione del porto canale mazarese.

Infatti  nei giorni scorsi, a seguito di una riunione convocata dalla IV Commissione “Ambiente, Territorio e mobilità” dell’ARS, sulla base delle priorità dettate proprio dal Presidente Musumeci, è emersa una proposta operativa per risolvere l’annosa questione del dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo scavalcando il complesso problema, legato soprattutto ad alcune istanze di un gruppo di ambientalisti arrivate qualche anno fa, a quanto pare, ad alti piani ministeriali, del conferimento dei fanghi, prelevati dal porto canale, in “Colmata B” considerata dall’Ispra un sito di rilevanza ambientale.

Intervento importante quello dell'ing. Coppola, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,che ha dichiarato che non solo la "colmata B" può essere utilizzata, non essendo in alcun modo vincolata, ma che sembra messa lì a bella posta, consentendo enormi risparmi sui costi del dragaggio. La proposta operativa del Governo Musumeci e dei tecnici della Regione prevede di avviare, utilizzando fondi previsti nel Patto per il Sud, un’attività di “soil washing” di tipo mobile, una tecnica che permetterebbe di dragare una buona parte del porto mazarese con il  recupero delle sabbie lavate: una parte di esse sarebbe riutilizzata  per azioni di ripascimento della costa già soggetta ad erosione, un’altra riciclata e immessa nel ciclo produttivo; una restante parte conferita in discarica speciale.

Lo stesso Presidente Musumeci ha annunciato: “è un problema che si trascina da anni vergognosamente. Abbiamo deciso di porre fine a  questa sciagura. Il Mazaro deve essere una risorsa, non un problema. Intanto il fiume deve pulito ed invece oggi invece inquinato, lo dice l’Arpa. Stiamo individuando chi scarica sul fiume Mazaro e sarà punito per legge. Dopodichè dobbiamo rendere, con una sorta di grossa lavatrice depuratrice, le sabbie prelevate pulite in modo da essere riutilizzate. La marineria mazarese dice che due metri e mezzo di fondale non bastano pertanto dobbiamo andare oltre, bisogna scavare, togliere la ruggine e non certo dare una ‘verniciata’, il nostro è un progetto da ‘carta vetrata’ costerà circa 15 milioni di euro, vedremo se nelle prossime settimane riusciremo a dare l’appalto; ormai siamo partiti e vogliamo continuare”; Musumeci ha annunciato il sopralluogo del Genio Civile per pulire nei prossimi giorni la foce del fiume dai rifiuti trascinata dalla piena del 10 novembre.

Musumeci ha così concluso: “Sono problemi che si trascinano da 5/8anni e che vogliamo risolvere definitivamente. Al di là delle polemiche, e delle diffidenze, al di là delle cadute di stile a livello istituzionale, Mazara del Vallo è nelle priorità del mio Governo come tutte le aree che hanno bisogno di un intervento pubblico”.  Queste dichiarazioni del del Presidente della Regione sono state pronunciate, prima che a Mazara, anche durante il suo incontro di ieri mattina a Trapani con i sindaci del trapanese; a rappresentare il comune di Mazara vi è stato l’assessore Vito Ballatore che ha riportato le notizie nel corso del Consiglio comunale aperto.

Lo stesso gruppo consiliare degli Autonomisti, per voce del consigliere Vito Foderà, ha ribadito che, al di là delle modalità, sarebbe molto importante l’avvio quanto prima dei lavori di escavazione del porto canale di Mazara del Vallo; lo stesso gruppo consiliare nelle ore precedenti alla seduta consiliare avrebbe appreso dallo stesso Presidente Musumeci, nel corsoi di un incontro a Palermo, dell’avvio delle procedure per un progetto di “soil washing” per il porto canale di Mazara.

Il consigliere comunale Giorgio Randazzo (Lega) accogliendo con favore la nuova proposta operativa, ha parlato della richiesta al governo regionale avanzata dai vertici regionali della Lega: “già nel mese di ottobre a Palermo a seguito di incontro con i tecnici della ditta “Profeta srl” , specializzata nel settore e dotata di soil washing mobile, abbiamo stilato un cronoprogramma di intervento da sottoporre a Governo Regionale e Nazionale che prevede analisi, caratterizzazione dei fanghi, quantificazione dei costi, escavazione nonché interventi strutturali al porto e la dotazione per il territorio di draga e  macchina “soil washing” propri”.

Infine vogliamo riportare quanto dichiarato dal vicesindaco, nonché assessore ai lavori Pubblici, Silvano Bonanno nel corso dello stesso Consiglio comunale aperto:Il percorso –ha spiegato il vicesindaco- è stato molto tortuoso in questi anni ma anche grazie alla sinergia con le associazioni armatoriali e di categoria si era finalmente trovata la strada per l’escavazione. Al di là dell’opposizione degli ambientalisti sull’utilizzo della “colmata B” vi è un problema di pubblica incolumità che persiste nel porto canale di Mazara, e la piena del 10 novembre scorso lo ha evidenziato”.

Bonanno ha così concluso:Si, il Comune di Mazara del Vallo può avere nel passato colpe per la mancata redazione di un Piano Urbanistico, ma per quanto riguarda la questione dragaggio il soggetto attuatore è la Regione. I rapporti politici con la Regione sono freddi? Questo è un problema relativo. Mi aspettavo la presenza a del Commissario Croce. In questi anni abbiamo sempre ricevuto sempre novità ma i lavori mai iniziati. Per me, sia chiaro, qualsiasi soluzione è valida purchè si draghi.

Mi chiedo inoltre: ma se è stata aggiudicata una gara per l’escavazione, che cosa c’entra la nostra Amministrazione per il mancato avvio delle opere?”. Bonanno ha risposto così ad alcuni interventi, in primis quello del presidente del Centro Studi “La Voce”, Girolamo Pipitone (nello staff di Cristaldi nella precedente sindacatura, dal 2009 al 2013) che ha accusato l’Amministrazione di non aver presentato e predisposto atti necessari affinchè si arrivasse già negli anni scorsi ad avviare il dragaggio del porto; Pipitone ha parlato di un interesse a tutti i costi da parte dell’Amministrazione Cristaldi a prevedere l’utilizzo della “colmata B” per il conferimento dei fanghi prelevati dal porto.

Insomma una polemica, questa sollevata da Pipitone, e alla quale ha risposto Bonanno, che ad oggi, alla luce delle novità provenienti dal Governo della Regione, non avrebbe più nessuna ragione. Non resta che sperare –come abbiamo sempre auspicato- che nessuno, e proprio nessuno, utilizzi la questione annosa del dragaggio del porto canale come argomento e leva per l’ormai imminente campagna elettore per le Amministrative del 2019. Ci speriamo, ma ci crediamo poco… Ancor più ci interessa che il porto canale sia dragato al più presto ed in tempi non sospetti… Francesco Mezzapelle  

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