Una licenza edilizia contestata è alla base del processo che davanti il Tribunale vede imputato, per abuso d’ufficio e tentata concussione, per l’ex sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà. Imputati, abuso d’ufficio, anche alcuni tecnici e funzionari comunali.
E inoltre il proprietario di un terreno e un tecnico privato. Nell’ultima udienza, è stato ascoltato consulente tecnico della difesa, il geometra Antonino Gulotta. La sua consulenza potrebbe mettere in crisi l’impianto dell’accusa. Secondo quest’ultimo, nel 2008, Caravà e alcuni funzionari, rilasciando una concessione edilizia avrebbero consentito a Salvatore Cappellino di realizzare opere in parte su un terreno non di sua proprietà, ma di Maria Laura Stella e Gaspare Passanante.
Furono questi ultimi a sporgere denuncia. Gaspare Passanante, essendo consigliere comunale, donò la sua parte di terreno a un nipote. Ai giudici, il geometra Gulotta ha spiegato che, dopo avere misurato il terreno dei Passanante, ha accertato che l’estensione risulta uguale a quella dell’atto. Ai Passanante, dunque, non è stato rubato terreno.
Il consulente difensivo ha, inoltre, detto che gli accertamenti effettuati dal consulente dell’accusa sarebbero stati eseguiti su una aerofotogrammetria “ribaltata”. Oltre a Caravà e Cappellano, sono imputati anche il progettista Andrea Moceri, il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Campobello Francesco Giuseppe Gentile, e poi Giorgio Gurrieri, rup e componente della commissione edilizia insieme con Agostino Montalto, Pietro Antonio Greco, Stefano Tramonte e Gioacchino Drago.
A.P.
12/11/2015
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