Centro Studi “La Voce”: giallo sul parcheggio dietro l’Ospedale Ajello

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
14 Aprile 2016 08:23
Centro Studi “La Voce”: giallo sul parcheggio dietro l’Ospedale Ajello

Consigli disinteressati all’Amministrazione Comunale.Noi crediamo fermamente che il compito di un Centro Studi come “La Voce” non solo sia quello di stimolare una sana riflessione sulle vicende cittadine ma, per essere credibile, deve anche individuare proposte e priorità che, in modo razionale, possano servire alla crescita della Città.

Naturalmente le riflessioni che ne scaturiscono hanno come primo destinatario il sindaco, responsabile del buon governo di Mazara del Vallo.

Proponiamo all’attenzione di Cristaldi alcuni temi, consapevoli che la rara sensibilità del sindaco ne saprà cogliere urgenze e benefici.

Stanno per completarsi i lavori del nuovo ospedale, molto più grande di quello che abbiamo conosciuto fin dal tempo del terremoto del Belice.

Segnaliamo, e non dovrebbe essercene bisogno, un handicap grave che è la mancanza di un parcheggio adeguato al traffico veicolare, già caotico in quella zona per la presenza di strutture pubbliche quali la Scuola Media Pirandello proprio “di fronte all’ospedale”, la fermata degli autoservizi e infine l’ufficio postale.

Non è necessaria una preparazione specifica per capire che, se e quando il nosocomio entrerà in esercizio, la comprensibile “sosta selvaggia” per accaparrarsi i pochi stalli disponibili, renderà tutta l’area ingolfata da un traffico non sostenibile.

Ci piace ricordare che il problema del parcheggio per l’ospedale è nato sin dal suo trasferimento; già nel 1981 l’allora Commissario Straordinario Ciccio Salvo si è attivato per vincolare la vasta area adiacente perché fosse riservata alla creazione di un parcheggio adeguato, istanza all’epoca accolta dall’ARTA che lo ha inserito prima nel Piano Comprensoriale n° 4 e successivamente ne ha riconfermato il vincolo nel vigente PRG.

Sono trascorsi molti anni, l’area vincolata a parcheggio e’ ancora libera, ma nessuna amministrazione ha intrapreso l’iter espropriativo. Una riflessione va fatta su questa indolenza dei nostri “governanti” che, come vedremo nel prosieguo dell’articolo, sono particolarmente solerti su altre aree della città.

Quando era operativo il vecchio ospedale, i cittadini avevano la possibilità di parcheggiare nello slargo di fronte l’ospedale, ora non più utilizzabile per la sosta, complice l’incomprensibile volontà dei progettisti dei lavori della via Salemi.

Allora non c’era in zona l’ufficio postale e l’ospedale vecchio era di dimensioni inferiori. L’ufficio tecnico, nell’approvare il progetto del nuovo ospedale, si è posto il problema del parcheggio? Perché il sindaco Cristaldi e i consiglieri tutti non sono intervenuti sull’argomento?

Consapevoli che un ospedale ha bisogno, per un buon funzionamento, che la logistica di servizio sia commisurata alla dimensione del nosocomio stesso, segnaliamo questa anomalia che, se mai dovesse essere riattivato il nosocomio, non ne consentirebbe una razionale e serena fruizione. Distrazione incomprensibile e foriera di gravi disservizi.

Il sindaco, notoriamente attivissimo nel far confezionare agli addetti della sua segreteria particolare improbabili comunicati stampa, in cui si annuncia la prossima immancabile apertura dell’ospedale, sistematicamente smentita dai fatti (il tema ormai si presta a sberleffi e satire ingenerose), perché non si occupa, una volta tanto, di una opera pubblica utile, come sarebbe la costruzione del parcheggio comunale per l’ospedale? Vogliamo forse attendere che siano i privati a costruirlo e gestirlo? E’ una scelta possibile e legittima; ma allora che la si faccia in trasparenza e secondo le leggi.

Cristaldi non finisce di sorprenderci, sembra non occuparsi dei problemi di sua competenza, urgenti e indifferibili, quali il parcheggio che abbiamo richiamato prima, ma si occupa del mantenimento del Pronto Soccorso, struttura in affitto, anche dopo l’entrata in funzione del mega ospedale. Perché?

Perché non si occupa di valorizzare il giardino dell’Emiro, realizzato dal Macaddino e costato milioni di euro, mai utilizzato e in stato di abbandono con evidenti danni erariali? In cambio si preoccupa della fusione fra le cantine Produttori Vinicoli Riuniti di Mazara e la cantina Europa di Petrosino. Perché? Non vi è alcun dubbio che lo stabilimento vinicolo della circonvallazione resterà attivo nel territorio di Mazara e quindi i posti di lavoro non sono a rischio.

Che il comune sia interessato invece alla vasta area di proprietà della Cantina nel centro di Mazara per farne un salutare “polmone verde” e sottrarlo così a possibili speculazioni edilizie? Sappiamo che il nostro sindaco e’ un attento custode degli interessi della città e che sa fare, da sempre, solerte vigilanza perché non alligni la speculazione.

Signor sindaco, ci consenta in chiusura un’ultima segnalazione: si occupi della sicurezza dei cittadini intervenendo tempestivamente nella riparazione dei marciapiedi, nell’eliminare le buche nelle strade, nel ripristinare la segnaletica orizzontale e verticale, penosamente assenti.

Continueremo a svolgere con determinazione il nostro ruolo, segnalando disfunzioni e opportunità di intervento, attendendo di poter discutere di questi argomenti con il sindaco in un incontro televisivo, a reti riunite, in cui i cittadini lo possano ammirare rispondere puntualmente alle critiche malevoli e recuperare una buona immagine televisiva, un po’ appannata dopo le apparizioni sulle reti nazionali. Forse, le si confà di più la dimensione locale. La sfrutti a dovere.

Centro Studi “La Voce”

14/04/2016

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza