Celebrata lo scorso 30 gennaio la Festa della Pace 2022

La festa “Ricuciamo la pace”, ha visto collegati, sui canali social della diocesi, ragazzi, associazioni parrochiali ecc

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
02 Febbraio 2022 16:36
Celebrata lo scorso 30 gennaio la Festa della Pace 2022

Amore, perdono, accoglienza, bontà, fede, misericordia, carità e amicizia”, queste sono state le parole che più hanno “cucito” nei loro cuori i ragazzi dell’Azione Cattolica della Diocesi di Mazara del Vallo durante la loro partecipazione alla Festa della Pace 2022.La festa “Ricuciamo la pace”, celebrata lo scorso 30 gennaio 2022 in modalità on-line, ha visto collegati, sui canali social della diocesi, tutte le realtà associative parrocchiali, dai ragazzi ai giovani, dagli adulti agli educatori, dalle famiglie agli assistenti.<< Il mese della pace è un’esperienza del nostro cammino associativo che ci aiuta a prendere coscienza del grande valore della convivenza tra le persone, gruppi, associazioni, città, popoli e nazioni.

Il percorso di quest’anno ci ha permesso di riflettere su come ognuno di noi può diventare artigiani di pace, e cioè come possiamo ricucire gli strappi, rimodellare e riparare ciò che è stato rotto. Partire dai ragazzi ed aiutarli a riflettere come si può essere operatori di pace prima di tutto a partire da loro stessi, poi nella relazione con gli altri e per l’ambiente in cui ognuno si trova a vivere. La pace diventa quell’atteggiamento che ci pone nella condizione di ascolto per costruire insieme, facendo ciascuno la propria parte.

L’Ascolto è quell’atteggiamento che mi permette di accogliere l’altro con disponibilità ed umiltà. Spesso noi non riusciamo ad ascoltare veramente o ascoltiamo ciò che vorremmo sentirci dire restando fermi nelle nostre convinzioni. Non permettiamo all’altro di esprimersi pienamente, non lo accogliamo e lo allontaniamo ponendoci al di sopra di qualunque altro perché possediamo la verità. L’ascolto vero è quello che passa dal cuore che mi permette di amare chiunque incontro nel percorso della mia vita, perché lo riconosco come fratello e insieme possiamo ricucire i legami.

La lettera ai Corinzi che oggi abbiamo ascoltato nella celebrazione eucaristica pone la carità superiore a qualsiasi sapere e conoscenza; la carità è quell’amore che c’è stato donato e che noi riusciamo a donare agli altri. Solo in questo modo saremo dei testimoni credibili nei confronti dei ragazzi e degli adulti solo in questo modo saremo artigiani di pace e sapremo ricucire le relazioni che abbiamo interrotto, impreziosendole di una vita nuova e più bella.>> ha dichiarato la presidente diocesana Enza LUPPINO nel suo intervento di saluto.<>.Collegato dal palazzo vescovile il nostro Vescovo S.E.

Mons Domenico MOGAVERO che ha condotto il momento di preghiera insieme agli assistenti Don Nicola Patti e Don Marco Laudicino. Nel suo saluto il nostro vescovo ha detto:<><>Don Nicola PATTI assistente dell’A.C.R. rivolgendosi ai ragazzi li ringrazia con queste parole:<< Oggi abbiamo abitato e gustato un cuore, quello di Cristo. Grazie ragazzi, voi la pace l’avete dentro cercatela e tiratela fuori con la vostra creatività e i vostri sogni. Voi non potete essere educati come guerrieri perché siete operatori di pace, costruttori dell’amore e di un futuro più bello.

Grazie.>>Un saluto particolare è pervenuto dalla Responsabile Nazionale dell’A.C.R. Annamaria BONGIO che ha inviato un videomessaggio: <>

Anche papa Francesco nell’Angelus di domenica 30 gennaio u.s. ha voluto esprimere un pensiero alla Festa della Pace dell’A.C.: << Con affetto – ha detto Francesco - saluto i ragazzi e le ragazze dell’Azione Cattolica della Diocesi di Roma! Sono qui in gruppo. Cari ragazzi, anche quest’anno, accompagnati dai genitori, dagli educatori e dai sacerdoti assistenti, siete venuti – un piccolo gruppo, per la pandemia – al termine della Carovana della Pace. Il vostro slogan è Ricuciamo la pace. Bello slogan! È importante! C’è tanto bisogno di “ricucire”, partendo dai nostri rapporti personali, fino alle relazioni tra gli Stati. Vi ringrazio! Andate avanti! E adesso liberate verso il cielo i vostri palloncini come segno di speranza... Ecco! È un segno di speranza che ci portano i ragazzi dell’Azione Cattolica oggi, questa “carovana per la pace”>>.

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