La morte ed il dolore meritano sempre rispetto umano ma non possono tacitare la ragione e le riflessioni, soprattutto in questo caso. Muore un uomo che ha fatto tanto male alla sua terra. Ci vorranno decenni ancora , prima che culturalmente si ponga fine ad una mentalità , ad una cultura, talvolta dilagante, di illegalità , di impunità , che Lui ed i suoi accoliti ed altri prima di loro, hanno coltivato per troppo tempo. Ci attende un percorso inequivoco, di sana ed oggettiva consapevolezza che dovrà coinvolgere tuttta la stragrande maggioranza di donne ed uomini perbene di cui il territorio e’abitato , che dovrà negare ogni consenso a quanti, pochissimi invero, continuano ad avere ancora “annacamenti”disdicevoli.
Avrebbe potuto redimersi, non solo cristianamente, e fare nomi e raccontare fatti di cui è stato autore , artefice e mandante. Non l’ha fatto. Ed e’ un vero peccato per la Giustizia. Un pensiero di vicinanza umana voglio esprimerlo alla figlia Lorenza, riconosciuta nelle ultime settimane, che reputo vittima innocente della situazione. Auspico che si chiuda definitivamente un capitolo ed un libro tristissimo per questo straordinario territorio, pieno di grande storia e potenzialità mai dispiegate fino in fondo, perché avvolto da una cappa soffocante ha tenuto ben lontano tanti imprenditori seri ed investimenti puliti.