Nella giornata di ieri gli scout del gruppo di Castelvetrano hanno celebrato il ricordo di Giovanni falcone, a 29 anni dal suo efferato omicidio nel quale perirono anche la moglie e gli agenti della scorta, donando ai cittadini le arance della legalità. Questi frutti hanno un alto valore simbolico, perché sono stati raccolti nel giardino del bene confiscato a Giuseppe Grigoli, che è stato affidato dall’Agenzia Nazionale dei beni Confiscati, proprio agli scout di Castelvetrano che vi hanno potuto realizzare la propria sede.
Il Sindaco della città , Enzo Alfano, unitamente all’arciprete Don Giuseppe Undari, ha poi incontrato i giovani ed i loro responsabili, nel Sistema delle Piazze. Alfano assieme a loro ha voluto così commemorare il Giudice antimafia Giovanni Falcone, trucidato con una bomba composta da 500 kg di tritolo, ricordando che "tra i boss di Cosa nostra che ordinarono le stragi di Capaci e via d’Amelio c’era anche Matteo Messina Denaro e che il summit mafioso, organizzato nel settembre del 1991 per decidere di assassinarlo si svolse proprio nella nostra città".
Inoltre il Sindaco ha fatto un accorato appello "affinché i nostri gesti quotidiani siamo improntati al rispetto delle regole ed al senso del dovere, nel rispetto degli insegnamenti e dei comportamenti di Giovanni Falcone". Ha poi contestualizzato la commemorazione odierna e la difesa delle istituzioni con l’atto vandalico o intimidatorio subito dalla nostra Polizia Locale, affianco della quale ci sarà sempre l’Amministrazione e l’intera Municipalità nonché la Città. "Si, la Città . Chi colpisce i Vigili Urbani, ferisce l’intera Comunità. Chi agisce nel rispetto delle regole e con il profondo senso del dovere , avrà sempre affianco tutti i Cittadini perbene e tutte le Autorità preposte all’ordine pubblico".