Cantiere Ospedale Ajello, si fermano 64 operai mazaresi: 2 mesi senza stipendio. Rischi per la fine dei lavori?

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
15 Settembre 2015 18:33
Cantiere Ospedale Ajello, si fermano 64 operai mazaresi: 2 mesi senza stipendio. Rischi per la fine dei lavori?

Stato di agitazione per 64 operai impegnati nei lavori di I lavori di ristrutturazione dell'Ospedale "Ajello". Da due giorni gli operai hanno incrociato le braccia in segno di protesta per il mancato pagamento di due mensilità dello stipendio da parte della “Coge Impianti” di Gela una delle ditte che ha ricevuto dei lavori in subappalto da parte della CMC di Ravenna la grande azienda incaricata dei lavori di ristrutturazione ed ammodernamento predisposti dall’Asp di Trapani grazie al megafinanziamento europeo di circa 30 milioni. Ci siamo recati questa mattina intorno alle 7,20 all’ingresso del cantiere dell’Ospedale Ajello, all’incrocio fra via Asti e via Nazario Sauro per verificare la situazione.

Gli operai della "Coge Impianti" in quel momento non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, forse anche un po’ per paura di essere sanzionati per la loro condotta, e sono entrati all’interno del cantiere ma non hanno lavorato: hanno chiesto ulteriori informazioni sul pagamento degli stipendi di luglio ed agosto.

Nella stessa mattina a far visita agli operai è stato il deputato mazarese M5S all’Ars, Sergio Tancredi, il quale ha dichiarato: “da quello che sembra da oltre due mesi l’azienda Coge non paga i gli stipendi. Ho già informato il committente dei lavori, l’Asp di Trapani, per saperne di più”.

Alle 12 siamo ritornati sul posto e gli operai erano assemblati fuori dai cancelli (vedi foto n.1) e ben più arrabbiati in quanto non hanno ricevuto risposte positive dall’azienda gelese, o meglio, non vedono riscontri a quanto assicurato loro e cioè che gli stipendi di luglio sarebbero in pagamento e che i ritardi sarebbero da imputare a sua volta all’azienda appaltatrice e cioè la CMC. (vedi link nostro servizio video: https://www.primapaginamazara.it/index.php/prima-pagina-tv/5837-video-cantiere-ospedale-ajello-2-mesi-senza-stipendio-64-operai ).

Gli operai della Coge, tutti mazaresi e molti di loro aventi a carico famiglie monoreddito, hanno  minacciato di continuare la loro protesta ad oltranza finchè non saranno loro corrisposti i due mesi; la protesta potrebbe anche bloccare la visita, prevista domattina, di una commissione europea incaricata di verificare gli avanzamenti dei lavori. Da quanto ci hanno detto gli operai non è la prima volta che si registrano ritardi nei pagamenti; questa situazione è iniziata quando da contrattualizzati attraverso agenzia interinale la ditta gelese li ha preso a carico a tempo indeterminato utilizzando le agevolazioni del “Job Acts” varato dal Governo Renzi.

Ricordiamo che con distinte delibere l'Asp di Trapani, dopo l’inizio dei lavori due anni fa, autorizzò l'affidamento in subappalto di alcuni interventi che ammontano a un valore complessivo di oltre 650 mila euro. La facoltà di concedere alcuni lavori in subappalto è prevista dal bando di gara predisposto dall'Asp e prevede che ciò avvenga per le opere ricadenti nella categoria opere edili e ad ogni modo senza superare il 30% dell'importo dell'appalto generale.

Con la prima delibera, l'azienda sanitaria autorizzò a subappaltare i lavori di esecuzione di alcune opere strutturali in cemento armato; il subappalto fu affidato a un'azienda mazarese, ovvero la società cooperativa "Zeta Made", per un importo di circa 148 mila euro.

L'altro subappalto autorizzato dall'Asp, con una delibera firmata il 10 aprile dello scorso anno, riguardò, invece, i lavori di realizzazione degli impianti tecnologici dello stesso nosocomio; ad effettuare l'intervento era stata chiamata la società cooperativa "Coge Impianti" di Gela, per un importo di circa 515 mila euro.

Un altro subappalto è stato dato ad un’altra ditta mazarese, cioè la “Perrone Costruzioni”. Abbiamo contattato telefonicamente il rappresentante della ditta Vincenzo Perrone il quale ci ha riferito: “per quanto ci riguarda la CMC di Ravenna sta assolvendo agli obblighi contrattuali in maniera ineccepibile. (La CMC ogni mese a seguito dello stato avanzamento lavori paga le fatture a favore delle ditte in subappalto). Posso rispondere soltanto dell’operato della mia ditta, i miei operai ricevono gli stipendi”.

Dopo l’apertura del cantiere dei lavori dell’Ospedale Ajello presso la Prefettura di Trapani venne firmato un "protocollo di legalità" ad hoc per lo stesso cantiere. Il protocollo fu siglato da Prefettura e Asp di Trapani, dall’azienda madre, forze dell'ordine (polizia, carabinieri e guardia di finanza) e le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil maggiormente rappresentative dei lavoratori. Nel documento, che recepisce le indicazioni della legislazione antimafia, è previsto anche un tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera impiegata per gli stessi lavori; al tavolo partecipa anche un rappresentante della Direzione territoriale del lavoro che procede a mirate verifiche a tutela della sicurezza e della regolarità dei rapporti di lavoro nel cantiere; è previsto anche che la ditta esecutrice dei lavori elabori un "settimanale di cantiere" che conterrà notizie dettagliate sulle opere da realizzare nella settimana.

Si spera, e probabilmente sarà così, i lavori dell’Ospedale Ajello (vedi foto n.2 della facciata principale scattata questa mattina) continueranno ed a grandi ritmi fino al completamento dell’opera che –secondo la data annunciata qualche giorno fa dal manager dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola- dovrebbe avvenire entro il 25 febbraio 2016 e ciò al fine di potere rispettare la scadenza del 31 gennaio 2015 per non perdere il megafinanziamento europeo di circa 30 milioni di euro. Altra questione sarà rendere pienamente operativo l'Ospedale Ajello come lo era un tempo, e forse anche più, lì la politica dovrebbe dare risposte. Si spera ovviamente.

Francesco Mezzapelle

15-09-2015 20,15

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