Buon Ramadan ai musulmani di Mazara del Vallo

Inizia oggi il Ramadan. Come viene vissuto nella città più musulmana d'Italia

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Aprile 2021 09:45
Buon Ramadan ai musulmani di Mazara del Vallo

Comincerà oggi il Ramadan, mese sacro per i musulmani. I molti tunisini residenti a Mazara del Vallo hanno seguito l'annuncio del mufti della Repubblica di Tunisia, Othman Battikh che ha dato il via al Ramadan basandosi sui dati scientifici dell'Istituto nazionale di metereologia, poiché dalla capitale non è stato possibile procedere alla tradizionale osservazione a vista della luna crescente. Il 13 aprile dunque è corrispondente al primo giorno di Ramadan dell'anno 1442 dell'Egira.Il Ministero degli Affari Religiosi tunisino ha affermato in una nota che le moschee rimarranno aperte, incluso le preghiere del venerdì, per tutto il periodo del Ramadan, eccetto che dalle 22 alle 5 del mattino, a causa del coprifuoco, imposto per motivi sanitari in seguito alla pandemia da covid-19.

Per gli stessi motivi il ministero invita i fedeli a compiere le loro abluzioni a casa e a rispettare le misure di protezione preventiva e personale, esortando gli anziani a pregare a casa.La Tunisia sta affrontando la terza ondata di contagi, registrando un aumento dei casi nelle ultime settimane che sta portando al limite la capacità ricettiva del sistema sanitario. Di pari passo sta procedendo il piano di vaccinazione nazionale con oltre 130 mila persone ad aver ricevuto la prima dose di vaccino.

I musulmani di Mazara (non solo tunisini ma anche marocchini, slavi e lavoratori originari dei Paesi dell'Africa subsahariana) si sono preparati alla preghiera collettiva del Ramadan. I più osservatori della dottrina andranno a pregare nell'immobile adibito a moschea di via San Francesco, all'interno della kasbah.Alla fine del Ramadan c'è "Eid - al - Fitri", cioè la festa della rottura del digiuno. I musulmani mazaresi quel giorno, come accade ormai da anni, si riuniscono in piazzale Giovan Battista Quinci per celebrare l'evento (in copertina la bella foto scattata qualche anno fa da Roberto Rubino).

Qui arrivano anche musulmani dai paesi vicini, da Campobello, Castelvetrano, dalla Valle del Belice, è un grande incontro, un ritorno simbolico alla loro terra comune.Il Ramadan è un momento di condivisione e di unione. È usanza invitare i propri vicini e amici a condividere tutti insieme il pranzo serale - chiamato iftar - e a recitare particolari preghiere dette Tarawih. Alcune differenze nella tradizione si riscontrano nei cibi che si possono mangiare quando cala il sole. Ogni Paese ha delle particolarità: per esempio, in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l'agnello (non il pollo o il montone) arricchito da uvetta; in Siria e in Giordania invece si mangiano i katai, dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero.

Durante il Ramadan si bevono succhi di frutta, e nei Paesi del Maghreb quello di liquirizia, che alza la pressione sanguigna, perché chi digiuna ce l'ha più bassa del solito.

A tutti i nostri fratelli musulmani 

Ramadan Mubarak 

رمضان مبارك

Francesco Mezzapelle

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