Boati serali e notturni, spunta la pista di bombe artigianali create da giovani. Le Autorità intervengano. I cittadini denuncino

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
04 Dicembre 2015 09:24
Boati serali e notturni, spunta la pista di bombe artigianali create da giovani. Le Autorità intervengano. I cittadini denuncino

Negli anni scorsi venivano avvertiti sporadicamente, adesso invece quotidiana- mente, soprattutto nelle ore serali e nella notte, boati fanno sobbalzare i cittadini mazaresi dalle sedie e dai letti. Chi li ha avvertiti, sono moltissimi, hanno lo hanno descritto una forte esplosione. I boati, che iniziano alle 20 circa e cessanno intorno alle 2 di notte, sono avvertiti in diversi punti della città: centro storico, lungomare San Vito, via Salemi, via Marsala, Santa Maria di Gesù, Mazara Due, Trasmazaro, Tonnarella.

In molti hanno segnalato i boati sulle proprie pagine di facebook raccontando quanto avvertito. Tantissimi allora i commenti sul social network, si sono accessi dei dibattitti circa l’origine dei boati, tanti hanno espresso preoccupazione e paura. Qualcuno, più anziano e con grande memoria, ha descritto la somiglianza di questi boati a quelli avvenuti anni fa a seguito della creazione della rete Snam del metanodotto marino che collega il nord Africa all'Italia grazie alla centrale di Capo Feto; alcuni boati precedettero il terremoto del 1981.

La nostra redazione ha chiesto alla Capitaneria di Porto se fossero in atto dei lavori da parte di qualche nave al largo per la posa di cavi o condotte; la Capitaneria ci ha informato che nessuna nave sta conducendo operazioni simili.La nostra attenzione è stata rivolta pure a fenomeni naturali, quali ad esempio la fuoriuscita improvvisa di gas (non dalle tubature ma dal terreno) con l’amplificazione del suono favorita dalla la geomorfologia del suolo. E’ solo un’ipotesi non certamente avvalorata da conoscenze approfondite della materia.

Nelle ultime ore però sta prendendo sempre più campo la tesi secondo la quale i boati sino prodotti dall’azione umana. Si è pensato anche all'utilizzo di piccoli ordigni da parte di sedicenti pescatori artigianali. Invece sembrerebbe, secondo raccolta di informazioni, che a provocare questi boati siano dei giovani, autoctoni ed immigrati, che producono degli ordigni “casalinghi” con la polvere da sparo, chissà dei veri e propri candelotti da mezzo chilo. Qualcuno ci ha segnalato che negli ultimi giorni anche nel centro storico, o vicino qualche scuola, siano esplosi dei congegni artigianali provocando dei forti boati illuminati a giorno. Potrebbe trattarsi di una banda di giovani che si muovono a bordo di scooter in diversi punti.

Non vogliamo creare allarmismi ma certamente qualcuno, di competenza, è invitato a vigilare maggiormente sul fenomeno ed a prevenire che succeda qualche tragedia. Le autorità competenti si attivino per prevenire eventuali pericoli per la popolazione anche in vista delle festività di fine anno quando la "tradizione" (becera) prevede lo scoppio di pedardi etc., spesso materiale fuorilegge.

Anche nelle cronache spesso si parla di bombe artigianali. Ricordiamo che anche nella recente strage di innocenti compiuta a San Bernardino, in California, gli investigatori hanno scoperto che i terroristi avevano oltre una dozzina di ordigni nella loro casa e un’altro, composto da tre “tubi” legati insieme, è stato usato contro gli agenti, ma non è esploso. Gli agenti hanno accertato che Syed Farouk ha realizzato il tutto nel garage della sua abitazione attrezzato come un laboratorio. E la rete CBS ha anche diffuso l’immagine di un borsone contenente le presunte bombe rudimentali. Un’altra foto mostra un modellino di auto radiocomandata e dei fili, il possibile metodo per farle detonare.

Purtroppo sul web vi sono dei “tutorial” per la creazione di piccoli ordigni. Ricordiamo anche che nel 2010 su Inspire, rivista online di al Qaeda nella penisola arabica, i militanti pubblicarono un lungo articolo dal titolo: “Costruisci la bomba nella cucina di tua mamma”. Un piccolo manuale pieno di informazioni e consigli su come procurarsi materiale non certo sofisticato, sulla tecnica per mettere insieme gli ordigni e anche su come mimetizzare l’officina in caso di una perquisizione della polizia. Questo tipo di guida è apparso anche in altri episodi di terrorismo all’interno degli Stati Uniti.

Insomma non c’è da scherzare. Le forze dell’ordine devono intervenire immediatamente. Invitiamo ad aiutare le forze dell'ordine segnalando e denunciando subito se viene visto qualcuno far esplodere simili ordigni.

Francesco Mezzapelle

04-12-2015 10,15

{fshare}

 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza