“Blue Sea Land”, Vancheri: Distretto Pesca-Cosvap modello di cooperazione nel Mediterraneo allargato

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
13 Ottobre 2013 00:12
“Blue Sea Land”, Vancheri: Distretto Pesca-Cosvap modello di cooperazione nel Mediterraneo allargato

Si è tenuta stamani a Palazzo dei Carmelitani la Sessione plenaria dell'Osservatorio della pesca del Mediterraneo sul tema de "la Blue economy nel mediterraneo:

il ruolo dei distretti nelle nuove politiche europee della pesca e dell'agricoltura" nell'ambito di "Blue Sea Land", l'Expo delle eccellenze in corso di svolgimento a Mazara del Vallo.Ha moderato i lavori Nino Amadore, giornalista del Sole 24 Ore.

 

"Il modello distrettuale è sopravvissuto al cambiamento ed al processo evolutivo dei sistemi economici – ha affermato Luciano Consolati, esperto dei Distretti produttivi e industriali italiani - grazie alle politiche di formazione e qualificazione, confermandosi riferimento centrale per le politiche di innovazione e incubatore di idee per il sistema delle Pmi. Adesso occorre girare pagina e aprire una nuova fase – ha aggiunto – creando una governance improntata sul dialogo tra le imprese e tra i diversi Distretti piccoli e grandi, nazionali e internazionali".

 

Intervenendo ai lavori dell'Osservatorio della pesca Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, si è soffermata sul ruolo dei Distretti produttivi la cui mission deve essere incentrata alla promozione ed allo stimolo verso l'innovazione e l'internazionalizzazione, ma non sostituirsi al fare impresa. "Puntare sulla qualità del prodotto – ha precisato – ed il modello distrettuale è il luogo ideale per gettare le basi di un modello organizzativo innovativo che puntua fare squadra e valorizzare l'identitàterritoriale guardando ai mercati esteri del Mediterraneo allargato, mantenendo labiodiversità"."L'offerta distintiva di prodotti agroalimentari è la risposta al cambiamento del mercato – ha sostenuto Biagio Pecorino, presidente del Distretto unico regionale cereali Swb della Sicilia – il consumatore mondiale è alla ricerca di cibo sano ed il ruolo del Distretto è proprio quello di mettere insieme le aziende produttrici in grado di offrire un prodotto Madein Sicily che risponda alla richiesta di sicurezza alimentare".

 

Per Domenico Palmieri, presidente dell'Associazione italiana politiche industriali, i Distretti hanno perso capacità organizzativa e non sono più sufficienti per far fronte alla globalizzazione che impone l'importazione di prodotti ad alto livello elelttronico."Guardare al modello di Rete d'impresa oltre i Distretti – ha precisato – per garantire un'offerta alimentare integrata attraverso la cooperazione distrettuale. La mobilità territoriale ha svuotato il significato dell'identità territoriale, ed allora puntare sulla transterritoralità e transettorialità diventa, la strategia vincente se si riuscirà a combinare insieme gli elementi del nostro territorio".Il presidente del Distretto ittico di Rovigo, Massimo Barbin nel suo intervento chiarisce che la rete non è l'evoluzione del Distretto.

"Il concetto di Distretto è legato all'agglomerato di imprese, è luogo di volontariato non autoreferenzialee rappresenta le aziende nella valorizzazione delle peculiareità dei luoghi, è un esempio del fare". Il Distretto supporta le imprese con la ricerca e l'innovazione orientandole verso produzioni al passo con i tempi, in sintonia con l'evoluzione del gusto al consumo e stimola il dialogo con le istituzioni per sostenere la spesa in infrastruttre pre-competitive che sfuggono alla capacità di spesa delle Pmi".

 

"I Distretti si confermano motori dello sviluppo dell'economia italiana – ha riferito Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo – e strumento per il recupero dell'economia reale e della democrazia dei mercati"."Vogliamo utilizzare il sistema Distretto per attrarre l'attenzione dei Paesi del Mediterraneo – ha affermato l'assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri – siamo convinti di non poter andare avanti senza di loro ma anche loro hanno bisogno del sostegno dell'istituzione.

Per noi al centro della programmazione c'è la cooperazione internazionale. Il Distretto è strumento con cui attuare questa cooperazione"."Ci sono le imprese che chiedono il supporto per portare avanti i loro prodotti – ha proseguito 'assessore Vancheri - attraverso un progetto di marketing territoriale che supporti in modo integrato il know how che sta dentro ogni realtà di questo genere. Il Distretto diventa il nostro cavallo di battaglia nella politica di sviluppo della cooperazione e della competitività dei sistemi imprenditoriali collegati in questo caso specifico con la pesca ma anche in altri settori – ha aggiunto - perché attraverso questi strumenti possiamo sviluppare fattori trasversali come l'innovazione, la ricerca e dare poi la spinta attraverso l'azione di internazionalizzazione e promozione territoriale."L'esempio del Distretto della pesca di Mazara del Vallo è eloquente – ha precisato l'assessore alla Attività produttive - ci troviamo davanti ad una esperienza matura che rappresenta un esempio virtuoso e strutturato che è riuscito a costruire con I Paesi del mediterraneo una rete importantissima che stiamo utilizzando per l'Expò 2015"."Con la nuova programmazione – ha concluso Vancheri - dobbiamo cambiare tiro, vogliamo partire dalle Best Practices già esistenti, individuare i settori strategici, costruire la rete istituzionale per supportare e dare un contributo in più alle aziende siciliane che verranno incardinate in distretti piuttosto che in consorzi di imprese, piuttosto che reti di imprese".

Francesco MezzapelleResponsabile Ufficio Comunicazione del Distretto Produttivo della Pesca

Giuseppe MessinaAddetto pubbliche relazioni Blue Sea Land

12/10/2103

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