“Blue Sea Land”: la “blue economy” quale nuova filosofia produttiva da estendere oltre il Mediterraneo e modello per la formazione delle nuove generazioni

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
11 Ottobre 2013 20:13
“Blue Sea Land”: la “blue economy” quale nuova filosofia produttiva da estendere oltre il Mediterraneo e modello per la formazione delle nuove generazioni

E’ iniziato stamani a Mazara del Vallo “Blue Sea Land”, l’Expo delle eccellenze .Presso l’Aula Consiliare 31 marzo 1946-Palazzo dei Carmelitani si è svolto il Foro per l’Africa ed il Medioriente allargato con la sezione intitolata

“Blue Young” sul tema «Il dialogo interculturale nel Mediterraneo, Africa e Medioriente» alla presenza di una folta rappresentanza di giovani studenti del Mediterraneo.Ad aprire i lavori il Sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, che ha confermato come la Città sia vera capitale della multiculturalità e della multietnicità, non soltanto terra di accoglienza e di ospitalità ma anche un luogo nel quale si può immaginare di far nascere una grande industria della cooperazione dei Popoli del Mediterraneo e del Medio Oriente.“ Ci sono fatti sociali degli ultimi giorni a tutti noti – ha dichiarato Cristaldi - che pongono numerosi interrogativi ma è necessario lanciare segnali ottimistici, e l’iniziativa che ospita la nostra Città si inquadra all’interno della logica della ripresa e dell’entusiasmo, testimoniata dalle numerosissime delegazioni istituzionali straniere presenti a Mazara con le quali sarà possibile discutere sui problemi del Mediterraneo.

Il futuro del mondo - ha aggiunto - sta nella capacità delle culture di discutere fra loro e delle civiltà di incontrarsi, i problemi vanno risolti con il dialogo costante all’interno di una comune filosofia, in un vero modello di industria della cooperazione”.Il dirigente generale del dipartimento Affari extraregionali della Regione siciliana, Maria Cristina Stimolo, ha parlato della grande opportunità offerta da “Blue Sea Land” a tutti i presenti per ragionare su collaborazioni e partenariati e cogliere le opportunità per uno sviluppo che, al contrario delle esperienze del passato, possa rappresentare una valida soluzione di benessere per il pianeta e per chi lo abita.“La Regione siciliana ha sottolineato - sta giocando il suo ruolo, impegnandosi nei contesti internazionali mediante, ad esempio, la partecipazione ad organismi quali la Conferenza delle Regioni Marittime Periferiche d’Europa (CRPM), la macro regione Adriatico-Jonica, il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale denominato Gect Archimed, la programmazione del Programma operativo regionale per la politica di coesione 2014- 2020, nell’attualissimo Patto dei Sindaci, nonché nel definire la nuova strategia ed i prossimi obiettivi del Fondo Europeo per gli Affari marittimi e la Pesca (FEAMP)” .“Ho appena letto una notizia molto importante per noi pescatori - ha detto Giovanni Tumbiolo, presidente del distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo – il presidente della Regione, Rosario Crocetta e l'assessore alle risorse agricole, Dario Cartabellotta, hanno istituito un fondo per i pescatori che salvano la vita alla gente in mare.

Da pescatore dico questo e' un bellissimo esempio che diamo al mondo."Lancia l’idea di un centro per l’incontro e il dialogo tra le università del mediterraneo Giovanni Tria, presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione. La mobilità del capitale umano e la formazione sono i fattori di crescita economica nel processo di integrazione del lavoro nel Mediterraneo – ha detto - le caratteristiche storicoculturali di prossimità sono ragioni importanti di vantaggio nel ponte verso l’Africa, opportunità che vanno colte in una rinnovata sensibilità delle amministrazioni di organizzarsi con politiche formative che assorbano il capitale umano senza creare instabilità sociale.

La prossimità è fondamentale se si parla di filiera agroalimentare, i Governi abbiano il coraggio di selezionare giovani preparati per approntare le sfide dettate dal cambiamento della geopolitica”.“L’apprendimento è una straordinaria opportunità per l’occupazione giovanile – ha dichiarato Carlo Flamment, presidente del Formez Pa – e valido contrasto alla disoccupazione giovanile che ha toccato il 50 per cento al Sud. Gli scambi tra Usa e Paesi arabi transitano dal Mediterraneo, la centralità della Sicilia ed il ritorno alla visione della buona alimentazione in un rigenerato stile di vita costituiscono veri vantaggi competitivi sui quali costruire politiche di rilancio dell’agroalimentare.

In questo il modello di distretto e la blue economy offrono ai giovani quella fiducia indispensabile a costruire una nuova società improntata sul dialogo e l’integrazione”.“Il modello di sviluppo economico vincente è quello basato sul sistema delle PMI (piccole e medie imprese) che meglio si relazionano con il territorio – ha detto Luigi Bistagnino, esperto Blue economy del politecnico di Torino – e che producono un giro d’affari del 65 per cento in Italia. La Blue economy cambia l’approccio, guarda al proprio interno mettendo in relazione gli attori del territorio per ottenere prodotti ecologicamente sostenibili.

È un nuovo modello economico-produttivo, di una comunità fortemente relazionata in modo conscio al proprio territorio”.“Il Distretto che abbiamo voluto è quello delle PMI che insieme dialogano per valorizzare i prodotti – ha sostenuto Dario Cartabellotta, assessore regionale alle risorse agricole e forestali - la nostra è una terra di accoglienza e l’Expo nasce per far conoscere le nostre idee innovative, valorizzare l’identità territoriale e la sostenibilità mediterranea per ribaltare la democrazia del mercato”.“Serve un centro unico di coordinamento nel Mediterraneo per le politiche itticoagro-alimentari – ha dichiarato Vincenzo Coniglio, già responsabile Internazionalizzazione sistema universitario – che potrebbe nascere in Sicilia ed, in tal senso, chiedo al presidente della Regione, Rosario Crocetta, di farsene carico”."Lo Yemen - ha affermato il ministro per la pesca dello Yemen, Awad Saad Saeed Al Soqatri , intervenuto oggi al Forum - e' tra gli stati coinvolti nella Primavera araba e vive giorni di fortissime tensione sociale, esattamente come altri Paesi arabi, la nostra presenza al Blue sea land e' molto significativa ed esprime l'impegno del Governo nel ricercare modelli per lo sviluppo del nostro paese.

Il Distretto di Mazara Del Vallo e la Blue economy rappresentano il modello che vogliamo attuare nel settore della pesca e dell'agroalimentare".“Quello del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo è un modello positivo che sosterremo – ha dichiarato Vittorio Sandalli, vice direttore centrale per l’internazionalizzazione del sistema Paese e le Autonomie Locali, concludendo i lavori – il dialogo aperto tra le sponde del Mediterraneo non può che essere motivo di soddisfazione”.

Francesco Mezzapelle Responsabile Ufficio Comunicazione del Distretto Produttivo della Pesca

Giuseppe MessinaAddetto pubbliche relazioni Blue Sea Land

 

11/10/2013 

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