Nell’ambito della decima edizione del Blue Sea Land, il 29 ottobre presso i locali del Complesso “F. Corridoni”, La Fidapa, Distretto Sicilia, ha organizzato la conferenza sulla “Carta Euromediterranea per l'uguaglianza tra donne e uomini nella vita locale”. Nel corso dell’incontro la presidente del Distretto Sicilia della Fidapa, l’avv. Carmela Lo Bue ed alcuni Sindaci del trapanese hanno firmato la suddetta Carta. Padrona di casa Antonella Misuraca, presidente della sezione di Mazara; presenti i rappresentati delle sezioni Fidapa di Alcamo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Marsala, Paceco, Partanna, Salemi e Trapani. (Vedi foto scattata alla fine dell'incontro).
La "Carta Euro-Mediterranea per l'uguaglianza tra Donne e Uomini nella Vita Locale" è uno strumento che ribadisce uno dei diritti fondamentali degli esseri umani fornendo alle autorità locali delle linee guida etiche e alle popolazioni locali un mezzo perchè i diritti di eguaglianza non vengano disattesi. La "Carta Euro-Mediterranea per l'uguaglianza tra Donne e Uomini nella Vita Locale", intende estendere la buona pratica costituita dalla omonima Carta Europea, redatta nel 2006 su iniziativa del CCRE (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa).
Analogamente a quest'ultima essa è rivolta a tutti i governi locali europei e mediterranei che vogliono impegnarsi pubblicamente e formalmente per garantire il rispetto e la messa in atto del principio di pari opportunità nel proprio territorio. Le autorità locali e regionali, in qualità di governi più vicini al cittadino, possono avere un ruolo primario nel combattere e sradicare le diseguaglianze e nel costruire una società più giusta e dignitosa. Tutto questo attraverso le loro competenze peculiari e la cooperazione con tutti gli attori locali che costituiscono la società civile, incluse le associazioni e le ONG.
I firmatari della presente Carta si impegnano per assicurare il pieno adempimento di uno dei diritti primari delle popolazioni locali, mettendo in campo azioni che traducano in pratica le raccomandazioni della Carta, dotando le popolazioni locali di uno strumento che le supporti nella promozione dei loro diritti, intraprendendo un dialogo e una cooperazione costanti con i rappresentanti della società civile.
Francesco Mezzapelle