Belice Ambiente: Il sindacato Fiadel annuncia lotta (fino allo sciopero) ed azione legale

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
18 Febbraio 2014 18:54
Belice Ambiente: Il sindacato Fiadel annuncia lotta (fino allo sciopero) ed azione legale

Con una lettera inviata al Prefetto di Trapani, dott. Leopoldo Falco, al Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti, dott. Marco Lupo, al Commissario Straord. Belice Ambiente, dott.ssa Silvia Coscienza, al liquidatore Belice Ambiente, rag. Rag.

Nicola Lisma, ai sindaci e/o commissari Comuni Soci, il Sindacato Fiadel ha informato della riunione tenutasi nel tardo pomeriggio del 16 febbraio a Palermo presso il Dipartimento Regionale dell'Acqua e dei Rifiuti, tra le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL e FIADEL ed il Commissario Straordinario Belice Ambiente, dott.ssa Silvia Coscienza, presieduta dal Direttore Generale dott. Marco Lupo, avente ad oggetto due punti :

-Anticipazioni effettuate dalla Regione ad alcuni Comuni Soci della Belice Ambiente per il pagamento dei creditori al 31/12/2012;

-Pagamento stipendi dei mesi di luglio, agosto, settembre e 13^ mensilità 2013.

"Nei giorni immediatamente successivi alla riunione –ha scritto il responsabile provinciale della Fiadel. Paolo Pagoto, si è sparso, inspiegabilmente tra i lavoratori, un grande ottimismo dovuto alla convinzione di poter ottenere, in tempi rapidi, il pagamento delle loro spettanze economiche residue relative all'anno 2013. Tutto ciò, in questo momento, è totalmente privo di qualsiasi fondamento.Infatti, da quella riunione, è emerso che le somme anticipate dalla Regione ai Comuni di Campobello di Mazara, Petrosino etc....., sono state erogate per pagare esclusivamente i creditori della Belice Ambiente al 31/12/2012 e che pertanto non possono essere stornate in altri esercizi finanziari.

Il Liquidatore N. Lisma, assente alla riunione per lutto in famiglia, aveva già fatto sapere, per le vie brevi, di essere comunque disposto a pagare, con quelle somme, parte degli stipendi vantati dai lavoratori, a condizione che il Dipartimento avesse adottato un provvedimento in tal senso.

Il Direttore Generale dott. Marco Lupo, in risposta a tale nostra richiesta, ha dichiarato tassativamente di non poterlo fare per non incorrere nei rigori della Corte dei Conti.

La dott.ssa Coscienza, a sua volta, ed in risposta ad una pressante richiesta delle OO. SS., ha fatto sapere di non poter pagare, con la propria contabilità, i 9/12 residui della 13^ mensilità dell'anno 2013 poiché relativi ai mesi di competenza della gestione liquidatoria.

Infine pare che il Commissario Straordinario del Comune di Campobello di Mazara dott.ssa Ester Mammano, almeno così pare sia stato da qualcuno evidenziato nella riunione di cui sopra, non abbia nessuna intenzione di trasferire alla Belice Ambiente alcuna somma ricevuta dalla Regione, ma di volere versare quei soldi direttamente all'Erario – Creditore.

Con tutti questi presupposti non si capisce proprio come si fa ad essere ottimisti sul pagamento in tempi brevi degli stipendi arretrati, né tanto meno ad essere trionfalisti per avere ottenuto, dopo quel nulla di fatto, la convocazione di un'ulteriore riunione con la partecipazione di ulteriori soggetti al tavolo ma senza cambiare i termini della vicenda.

Infatti dove si vanno a prendere i circa 2 milioni e mezzo di euro per saldare i salari dei lavoratori ??? Le somme accreditate dalla Regione ai Comuni: non possono essere stornate per altri scopi e sono del tutto insufficienti all'abbisogna.

Infatti anche se a fine riunione, su richiesta di qualche sindacato, il dott. Lupo si è reso disponibile a convocare, sull'argomento, un'ulteriore riunione con la partecipazione di un rappresentante della Prefettura di Trapani, della c.d. Cabina di Liquidazione dell'Assessorato al Bilancio oltre naturalmente del Commissario, del Liquidatore e dei Sindacati, non si capisce quale ulteriore risultato possano ottenere i lavoratori se non quello di sentirsi ripetere che quelle somme sono state accreditate per fare fronte ai debiti accertati al 31/12/2012 e che non possono essere impiegate –ha scritto Pagoto- per pagare gli stipendi dell'anno 2013 in quanto di competenza di esercizi finanziari differenti, pena intervento della Corte dei Conti.

Ed allora perchè, ostentando ottimismi e trionfalismi, continuare ad illudere i lavoratori che di questa situazione sono le uniche vittime??????L'errore, spero in buona fede, l'ha commesso chi irresponsabilmente nei primi di luglio chi ha convinto i Lavoratori dell'inutilità dello sciopero proclamato – facendolo abortire, sostenendo che di lì a breve i Sindaci avrebbero pagato!

Infatti i Sindaci morosi non hanno più pagato ed i Lavoratori non hanno riscosso gli stipendi di luglio,agosto e settembre vanificando il preziosissimo lavoro svolto, al tavolo della Prefettura, dal dott. Massocco che era riuscito ad ottenere una certa periodicità nei pagamenti da parte dei Comuni.

Qualcuno, sindacalmente parlando, si e' assunto una responsabilita' gravissima di cui in futuro, in caso di fallimento della prossima riunione di cui sopra, dovra' risponderne verso i lavoratori.Infatti, a nostro modesto parere, non è perdendo altro tempo in chiacchiere inutili di inutili riunioni che si risolvono i problemi relativi al pagamento degli stipendi arretrati.purtroppo nella vita contano solo i fatti!Ed i fatti sono due:• lotta sindacale senza quartiere, sino allo sciopero, che rende ragionevoli e disponibili i sindaci morosi.• azione legale a tutela del credito.

Ma, per fare questo, bisogna anzitutto che qualcuno, animato da interesse più politico che sindacale,se la finisca, una volta per tutte, di fare disinformazione tra i lavoratori e renda il fronte sindacale unito e compatto contro i Sindaci morosi che ormai da troppo tempo hanno abusato della pazienza dei padri di famiglia.lavoratori riflettete su chi accordare la vostra fiducia !!!

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza