Nei paesi stranieri, dove il merito viene premiato senza preclusione, i giovani talenti della nostra terra riescono, grazie alla loro determinazione e alla loro competenza, ad affermarsi. Questo è successo ad una giovane architetto mazarese, Ursula Campana, che è stata premiata a Valencia in Spagna.Laureata a Palermo, svolge i primi anni della professione nella nostra città, nel 2011 decide di trasferirsi a Madrid e, poi, a Valencia dove fa un master e fonda con una collega spagnola, Anna Navarro Tomas, lo studio di EsBlanc, arquitectura y diseño.Il Collegio Territoriale degli Architetti di Valencia ha scelto i 20 migliori edifici costruiti negli ultimi tre anni a Valencia.
I vincitori del concorso aperto a tutti gli iscritti, sono stati presentati, venerdì 5 maggio, in occasione della mostra "Architettura recente a Valencia 2014-15-16", che comprende la selezione scelta da una giuria che ha esaminato decine di opere di architettura, interior design e mobili. Sono come gli 'Oscar' valenciani dell’architettura.I lavori che hanno partecipato al concorso sono stati selezionati da una giuria eterogenea composta dalla Scuola Tecnica Superiore di Architettura dell’Università Politecnica di Valencia, rappresentata dal direttore Iván Cabrera i Fausto; dalla Scuola Superiore di Insegnanza Técnica della Università Cardenal Herrera CEU, rappresentata dal professore e direttore Alfonso Díaz Segura; dall' Università Europea di Valencia, rappresentata da Charo Cervera Duart, coordinatora dell’ Área d’ Architettura; da Guillermo Vázquez Conserra Medagla d’Oro dell’Architettura; da Ramón Esteve Cambra; da Vicente Corell Farinós; dai membri dell’Ordine degli Architetti di Valencia CTAV, Marina Sender Contell e Málek Murad Mateu.
Fra i 20 progetti selezionati e premiati risulta il progetto dello studio EsBlanc di Ursula Campana e Anna Navarro.Il progetto chiamato CONTENITORE CONTENUTO "riguarda la progettazione personalizzata di mobili offerta da un agenzia di eventi che aveva bisogno di dare una nuova immagine all’officina e desiderava grandi elementi che potessero immagazinare tutto il materiale di lavoro e dare allo stesso tempo un’immagine di organizzazione e ordine allo spazio. I mobili, pensati come un’oggetto di design, ci permettono di riflettere sul ruolo e la funzione a piccola scala e sullo spazio che essi configurano. Il disegno si genera a partire da geometrie semplici, attraverso giochi di moduli di addizione e sottrazione, in cui il pieno predomina sul vuoto e il bianco sul rovere.”
(comunicato stampa)
09/05/2017
{fshare}
