Apre “Casa Tunisia” ma il centro storico è una polveriera

Redazione Prima Pagina Mazara
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03 Dicembre 2013 19:15
Apre “Casa Tunisia” ma il centro storico è una polveriera

Venerdì 6 dicembre, alla presenza dell'Ambasciatore di Tunisia in Italia, Naceur Mestiri e del Console Generale di Tunisia a Palermo Farhat Ben Souissi, sarà inaugurata "Casa Tunisia", il centro culturale e di rappresentanza, che sorge in via Bagno nel cuore dell'antica Casbah, realizzato dalla Giunta Cristaldi con un contributo dell'Assessorato regionale alla Famiglia di 200 mila euro ed un cofinanziamento

comunale di 20 mila euro. Il programma prevede: alle 11,30, al Palazzo dei Carmelitani la stipula del protocollo d'intesa per la gestione di Casa Tunisia; alle 12,15, in via Bagno, l'inaugurazione di Casa Tunisia.

Ad eseguire i lavori per la ristrutturazione di un immobile di proprietà comunale ubicato in via Bagno da destinare a centro socio-assistenziale di rappresentanza denominato appunto "Casa Tunisia" è stata la Castrogiovanni srl di Alcamo che ha offerto un ribasso del 21,8564% su importo a base d'asta di euro 166.217,60. Responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori è stato il geom. Salvatore Ferrara dell'Ufficio Tecnico comunale.

Il sindaco Cristaldi (in foto in una visita a Casa Tunisia) ha già nominato il direttore del centro "Casa Tunisia", che è il prof. Soualmia Mohamed Ali, già docente della scuola tunisina di Mazara del Vallo."L'antico legame di amicizia e collaborazione tra Mazara del Vallo e la Tunisia si rafforza con l'apertura di Casa Tunisia, il centro culturale e di rappresentanza dei tunisini della nostra Città, che abbiamo realizzato –ha spiegato il sindaco Nicola Cristaldi- avvalendoci della collaborazione di maestranze ed artigiani tunisini.

Per la nostra Città ed in particolare per i nostri concittadini mazaresi e per la numerosa comunità tunisina di Mazara del Vallo sarà certamente un bel momento di condivisione. Con la consegna dei lavori per la realizzazione di "Casa Tunisia" –ha dichiarato il sindaco Nicola Cristaldi- aggiungiamo un ulteriore tassello al pieno e funzionale recupero del cuore della Città. Inoltre con la riqualificazione funzionale dell'ex Cinema Diana, destinato a diventare centro multiculturale, proseguiamo –ha aggiunto Cristaldi- l'azione di risanamento e rivitalizzazione del centro storico, in una parte ancora degradata, la via Bagno, che grazie a questi interventi tornerà ad essere pienamente vivibile, costituendo una grande attrattiva turistica e culturale, simbolo della multiculturalità e multi etnicità di Mazara del Vallo".

Ad eseguire i lavori dell'ex Cinema Diana, anche questo sito sarà inaugurato, crediamo, nei prossimi giorni, è la S.C.F. Costruzioni srl di Aragona (Ag) che ha offerto un ribasso del 22,4178% sull'importo a base d'asta di 994.243,36 euro. Il progetto, redatto dall'arch. Giovanni Giammarinaro, è stato ammesso a finanziamento dall'Assessorato regionale ai Lavori Pubblici per un importo di 1.020.000 euro mentre il cofinanziamento comunale ammonta ad 180.000 euro.

Nel frattempo, in attesa che le due opere vengano aperte al pubblico e rese operative, nel centro storico mazarese, nella cosiddetta "casbah", permangono grosse sacche di disagio sociale da parte soprattutto dei giovani maghrebini residenti. La cronaca in questi ultimi anni ha evidenziato numerosi casi di microcriminalità che hanno visto protagonisti giovani immigrati, arrivati in Città, a seguito delle note vicende della Tunisia, per trovare lavoro, oppure giovani nati in città, quindi mazaresi, da genitori immigrati.

Purtroppo, ad oggi, rispetto a qualche decennio fa, la crisi della non permette agli immigrati di trovare lavoro e così molti giovani sono vittime di fenomeni di devianza, quali lo spaccio di droga e la microcriminalità a partire dai piccoli scippi perpetrati ai danni di anziani, oppure di furti in appartamenti e rapine in esercizi commerciali. A  questo le stituzioni devono far fronte per evitare che la "Mazara felix", oasi di convivenza pacifica fra diverse comunità, oggi una polveriera, possa trasformarsi in un "totem dell'intolleranza".

03-12-2013 20,00

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