Antiracket mazarese: “fiducia nel prefetto Falco. Gregory Bongiorno va sostenuto ma non è un eroe”

Redazione Prima Pagina Mazara
Redazione Prima Pagina Mazara
09 Settembre 2013 06:49
Antiracket mazarese: “fiducia nel prefetto Falco. Gregory Bongiorno va sostenuto ma non è un eroe”

Il presidente onorario dell'Associazione Antiracket di Mazara del Vallo "Io non pago il pizzo... e tu?", Francesca Incandela ha rivolto un benvenuto al nuovo prefetto di Trapani, dott. Leopoldo Falco, ed affrontato alcune questioni.

Fiducia nel neo prefetto Falco. Così la prof.ssa Incandela (nella foto) ha scritto in una nota: "In tempi passati sia la Prefettura sia l'Amministrazione comunale ogni qualvolta si svolgevano incontri pubblici ed ufficiali riguardanti i temi della sicurezza e della legalità, si premuravano di invitare la nostra associazione e frequenti, oltre che proficui, erano gli incontri e i confronti sulle problematiche mafiose. Erano i tempi del prefetto Finazzo, del questore Gualtieri, del comandante dei carabinieri Vincelli, in Prefettura ci si scontrava e si ci confrontava, c'era un clima di collaborazione e importanti eventi di sensibilizzazione e di divulgazione sociale sono stati realizzati.

poi venne il periodo Trotta il quale parlò di un "coordinamento delle associazioni del trapanese", periodo breve subito vanificato dal prefetto Magno che ha ignorato tutte le nostre istanze, e per circa tre anni l'associazione antiracket, che pure ha il decreto prefettizio, ha ricevuto soltanto il suo silenzio e la sua indifferenza. Al nuovo prefetto Falco l'associazione chiede pertanto di essere presente nelle sue attività di contrasto alla mafia e all'illegalità, in armonia con il Consorzio di Trapani che sul Museo della legalità di via Giotto ha delle responsabilità e delle promesse non mantenute.

Basti ricordare le attrezzature multimediali, i pc non funzionanti e non collaudati, la mancanza di linea telefonica ed internet".

 Caso Gregory Bongiorno. Francesca Incandela ha osservato: "in questi giorni numerosi attestati di solidarietà arrivano al presidente della Confindustria di Trapani per il "coraggio" di denunciare il pizzo che per anni ha pagato sottomettendosi all'arroganza mafiosa ed alimentandola! Ben venga di sicuro questo suo ravvedimento ma che si arrivi a farne un eroe è secondo la mia opinione un'esagerazione, fermo restando che il suo gesto va sostenuto ed incoraggiato e rappresenta forse il la prima denuncia diretta in Provincia di trapani. L'Italia -lo hanno detto altri prima di me e senza dubbio più meritevoli - non ha bisogno di eroi ma di cittadini che ritrovino il senso civico quotidiano rifiutando ogni pressione mafiosa, con l'aiuto ed il sostegno delle istituzioni pubbliche e di una rete di legalità concreta, che ha la necessità di un supporto logistico e morale"

 

Rapporti con l'Amministrazione Cristaldi. Così ha concluso il presidente onorario di "Io non pago il pizzo...E tu?": "riguardo all'attuale Amministrazione, anch'essa dopo le dimissioni dell'assessore La Rosa, ha ignorato alcune richieste per la vita dell'associazione stessa necessarie che, fatta allontanare dal centro storico -ricorderete la famosa "cacciata" dalla stanza della Legalità e l'intromissione sui documenti custoditi?- ha purtroppo allentato il dialogo con i cittadini i quali spesso "salivano le scale" in via Carmine per sottoporci casi di usura, abusi e illegalità diffuse.

09-09-2013 8,45

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