“Una punta di Sal”. Mazara, il sistematico e “funzionale” ricorso alle liste civiche

Redazione Prima Pagina Mazara

A Mazara di liste civiche per le amministrative ne abbiamo avute a bizzeffe. Alcune hanno ottenuto un successo straordinario. Ricordiamo il sindaco Giorgio Macaddino eletto proprio con liste civiche (Ulisse, Giovane Europa per Mazara, Pro Mazara, Partito del Popolo Siciliano). Vinse il ballottaggio del 26/27 Giugno 2004 contro Santoro Genova, sostenuto da partiti di centro destra (Udc, Pri, I liberal Sgarbi, AN) . Questo è un esempio. Sorge spontanea una domanda: Perché nelle elezioni amministrative si  ricorre all’uso delle liste civiche? Credo che il ragionamento sia soprattutto numerico, più liste uguale più candidati e quindi più probabilità di avere maggiore consenso.

Abilità, riconosciuta ai politici più navigati, di prendere due piccioni con una fava, liste civiche con il trucco di far candidare  soprattutto giovani, che portano il giusto consenso, per consentire ai veterani delle candidature a essere eletti consiglieri comunali e a formare nuovi delusi, i quali verranno illusi di avere qualche incarico in altre istituzioni. Tuttavia è mio convincimento che il ricorso alle liste civiche sia anche la dimostrazione di non volersi confrontare con altre forze politiche ma trattare  il voto favorevole del singolo consigliere, in cambio di un lavoro richiesto da parte di un cittadino, il classico diritto fatto passare come piacere.

Per una solida democrazia, per garantire ai cittadini di potere concorrere alla determinazione della politica nazionale così come paventato nell’articolo 49 della costituzione gli attuali partiti sono funzionali? Io credo di no, una democrazia rappresentativa ha bisogno di partiti di massa, guidati da regole interne democratiche, radicati sul territorio e soprattutto in grado di selezionare dei gruppi dirigenti. Selezionare vuole anche dire formare. Oggi tutto ciò è estremamente limitato ed i risultati in negativo sono evidenti.

E certamente la risposta non può essere quella di sostituire la democrazia rappresentativa a quella di affidarsi all’uomo solo al comando che non ha mai portato bene. Certo le liste civiche possono avere una loro funzione quando sono davvero espressione di una realtà, e quando affiancano partiti tradizionali, ma un insieme di liste civiche sono solo uno strumento per aumentare il consenso per favorire l’uomo solo al comando e nella maggioranza dei casi spariscono il giorno dopo dell’elezioni.

Noi oggi abbiamo bisogno di partiti che sappiano guardare agli interessi della propria comunità che siano capaci di andare oltre il legittimo essere di parte.  Solo una politica che abbia come riferimento l’interesse generale, che sia capace di ispirarsi ai valori e principi della nostra costituzione può riavvicinare i cittadini alle istituzioni, ridare credibilità ai partiti che sono e rimangono uno degli strumenti più validi per permettere ai cittadini di concorrere a determinare la politica locale e nazionale.

(in foto copertina i candidati alle Amministrative mazaresi nel 2019) Salvatore Giacalone