Pesca, fermo biologico, OP "Blue Sea" Mazara: "serve un coordinamento fra i Paesi che hanno quote gambero Mediterraneo"

Redazione Prima Pagina Mazara

L'Organizzazione Produttori (OP) "Blue Sea" del gambero rosso di Mazara del Vallo interviene sulla questione del fermo tecnico delle attività di pesca. Ecco quanto ha scritto il suo presidente, l'armatore mazarese Maurizio Giacalone:

"Il fermo biologico imposto dal MASAF ad agosto, su direttive UE e CGPM, nasce con l’obiettivo di proteggere il Gambero Rosso e Viola del Mediterraneo. Ma senza un coordinamento tra tutti i Paesi che detengono le quote (UE, Tunisia, Egitto, Turchia), rischia di diventare solo una beffa: mentre una flotta si ferma, un’altra continua a pescare. Così il mare non si rigenera davvero. Non è colpa dei pescatori, né degli Stati extra-UE: è una gestione disorganica del CGPM che abbiamo già denunciato più volte.

OP Blue Sea ha chiesto più volte un tavolo unico internazionale per rendere il fermo realmente sostenibile. Ma c’è un altro nodo altrettanto urgente: il personale di bordo. La nostra flotta soffre la carenza di personale a bordo. Servono: formazione seria per i giovani; collaborazione tra sindacati, categorie e politica; regole snelle per l’ingresso regolare dei pescatori extra-UE. Un chiarimento doveroso: leggiamo spesso sul web interpretazioni superficiali sulla pesca di Mazara, ricche di imprecisioni o semplificazioni.

Scrivere di pesca senza conoscere il sistema regolatorio complesso che governa il Mediterraneo significa disinformare. Mazara del Vallo è cuore pulsante della pesca mediterranea: difendiamola con coraggio e visione".