Mazara, “riposo forzato” per 80 ex operai Belice Ambiente nonostante nuova gestione raccolta rifiuti. Con il Comm. SRR Alfano si rivolgono al Prefetto
A “riposo forzato” e con molta incertezza sul proprio futuro lavorativo 80 lavoratori mazaresi dell’ex Belice Ambiente assunti dalla la Società Consortile SRR Trapani Sud: non sono stati distaccati, così come prevede la legge, presso la ditta vincitrice della maxi gara di appalto ARO per la gestione quinquennale del servizio quinquennale di raccolta dei rifiuti urbani e speciali in città.
Attraverso la determina n.37 firmata lo scorso 2 febbraio dal dirigente del II Settore comunale, Dott.ssa Stella Marino, il Comune di Mazara del Vallo aveva infatti proceduto all’aggiudicazione definitiva del suddetto appalto al raggruppamento classificatosi secondo (la gara espletata presso l’Urega di Trapani) e composto da Tech Servizi (capogruppo), Icos ed Ecoin; così ad aggiudicarsi la gara per il servizio (5 anni +2) non è stato il raggruppamento d’imprese composto dalla Senesi Spa di Sant’Elpidio (Fermo) e dalla Eco Burgus di Borgetto (Palermo) che nei mesi scorsi ha ricevuto un provvedimento interdittivo a seguito di una vicenda giudiziaria che aveva coinvolto i vertici della stessa Società marchigiana.
Alla luce dell’affidamento della maxi gara, sia i 35 lavoratori che già da un anno assunti dalla SRR e già operanti con lo stesso gruppo della Tech Servizi (al quale il Comune di Mazara ha affidato la raccolta rifiuti attraverso l’adozione di alcune ordinanze urgenti e contingibili) che altri 45 lavoratori, anche loro ex Belice Ambiente, nell’imminenza di esser assunti dalla SRR, si aspettavano il distacco presso il raggruppamento guidato dalla Tech Servizi (ricordiamo che la stessa società di Siracusa qualche anno fa era stata una delle due ditte a richiedere il fallimento, poi decretato dal Tribunale di Sciacca, della Belice Ambiente SpA in per un credito di 300.000 euro).
Invece dal 19 febbraio scorso ai 35 lavoratori (ma la questione, come predetto riguarda anche gli altri 45 ex Belice Ambiente) non è stato firmato l’accordo di distaccamento presso la società che si occuperà della raccolta rifiuti nei prossimi 7 anni nel territorio mazarese.
Il raggruppamento della Tech Servizi, all’indomani dell’intrapresa del nuovo servizio di raccolta avrebbe assunto altri lavoratori ricorrendo ad un’agenzia di lavoro interinale e con la stipula pertanto di brevi contratti a tempo determinato. Da qui la loro dura protesta in questi giorni di ferie forzate da parte dei 35 lavoratori.
L’affidamento del maxi appalto non sarebbe ancora definitivo perchè, dopo che era stato presentato da parte dell’amministratore giudiziario delal Senesi Spa, il dott. Alessandro Giuffrida, un ricorso al TAR Marche per l’annullamento del predetto provvedimento interdittivo, si attende che il TAR affronti la vicenda nel merito dopo che l’istanza cautelare era stata respinta. Qualora fosse accolto tale ricorso l’esito del maxi appalto per la raccolta rifiuti nel territorio mazarese potrebbe essere nuovamente stravolto.
Sono molto arrabbiati i 35 lavoratori, attualmente a “riposo forzato”, che abbiamo incontrato questa mattina (vedi foto di copertina). “Ma come –si chiedono- adesso che finalmente siamo stati assunti dalla SRR a tempo indeterminato dovremmo forse licenziarci per potere lavorare con la Tech con un contratto da interinali?”. Gli stessi lavoratori hanno lamentato il silenzio del Comune di Mazara a cui fa capo l’ARO in merito alla vicenda.
A sostenere la causa di questi lavoratori, insieme ai sindacati, vi è il Commissario straordinario della stessa SRR Trapani Sud, Sonia Alfano, che abbiamo contattato telefonicamente: “la Ditta –ha spiegato Sonia Alfano (in foto n.2)- non vuole firmare l’accordo di distacco ed il Comune di Mazara ha pure delle colpe visto che questa vicenda nasce dal frazionamento delle gare di appalto sui rifiuti voluto dal Comune di Mazara ma che per legge non si poteva fare, così si sono diluiti i tempi ed è maturata pure questa situazione. Questi 35 lavoratori più altri 45 (quest’ultimi non lavorano da un anno ed aspettavano la definizione della gara per essere assunti e distaccati) sono gli unici lavoratori dell’ex Belice Ambiente ancora non distaccati nelle ditte che effettuano raccolta nel territorio dell’ex ATO oggi SRR”.
Il Commissario della SRR ha sottolineato: “abbiamo scritto una nota pesante, inviata attraverso pec, alla Prefettura, al Comune di Mazara e alla Ditta la quale capiamo che si trova in difficoltà vista la questione ancora aperta con la sospensiva del Tar Marche. Noi avevamo proposto allo stessa Tech un distaccamento temporaneo per 30 giorni, fermo poi far decadere l’accordo a seguito di una decisione definitiva sulla questione da parte delle Prefetture di Fermo e Trapani. La Tech ha però dato precedenza ad una società interinale con la quale sta lavorando sul territorio Mazara grazie al 191, ma il diritto acquisito per legge è quello dei lavoratori dell’ex Belice Ambiente”.
Il Commissario Alfano ha così puntato il dito nuovamente sul Comune di Mazara: “Il Comune deve far rispettare il bando attraverso il quale le ditte hanno concorso per l’aggiudicazione della gara per l’affidamento servizio per sette anni. Il Comune di Mazara non ha risposto alla pec urgente da me inviata anche alla Ditta e alla Prefettura. Ma non ha risposto. Di questo passo chiederemo i danni recati ai dipendenti e alla SRR”.
"Pertanto chiediamo –ha ribadito- che intervengano le autorità competenti. Quello di Mazara del Vallo è l’unico Comune della SRR che non ha voluto sottoscrivere l’accordio di distacco dei lavoratori secondo quanto prevede il bando di gara. Auspico a breve un intervento delle autorità competente. Siamo stati lasciati da soli –ha detto Sonia Alfano- insieme a tutti sindacati a sostenere la dignità di questi lavoratori che già avevano subito la beffa del licenziamento. Adesso invece si da priorità alle ditte interinali? Ci sono responsabilità –ha concluso il Commissario regionale- che vanno avanti da due anni e che andrebbero perseguite. Bisogna far rispettare la legge, le gare ed il Piano d’Ambito che prevedeva il mantenimento del livello occupazionale dell’ex Belice ambiente”.
I lavoratori mazaresi ex Belice Ambiente, ad oggi a “riposo forzato”, saranno ascoltati nelle prossime ore dal Prefetto di Trapani.
Francesco Mezzapelle
01-03-2018 15,30
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