Mazara, potabilità acqua, interrogazione urgente al Sindaco dei consiglieri Randazzo e Billardello

Redazione Prima Pagina Mazara

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei consiglieri comunali Giorgio Randazzo e Girolamo Billardello nella quale si legge: "E' scandaloso che chi ha la responsabilità sanitaria della Città non informa i cittadini sullo stato reale di salute delle acque distribuite omettendo da mesi di rispondere a interrogazioni, note e sollecitazioni dei comitati cittadini sul tema della tutela delle risorse idriche cittadine". Alla nota gli stessi consiglieri hanno allegato il testo della loro interrogazione inviata al sindaco della Città di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, e per conoscenza al Prefetto di Trapani, dott.ssa Daniela Lupo, e al commissario straordinario dell’ASP di Trapani, dott. Ferdinando Croce. 

Oggetto: interrogazione urgente con risposta scritta – potabilita’ acqua in distribuzione

Con la presente,

i sottoscritti Consiglieri comunali Girolamo Billardello (Movimento 5 Stelle) e Giorgio Randazzo (Fratelli d’Italia),

Rilevato che Ufficialmente (e lo dimostrano le analisi pubblicate nel sito ufficiale del comune di cui si allega copia ) nella zona denominata Est di Mazara del Vallo (ci riferiamo alla zona che interessa la parte alta della Via C/Vetrano, Tutta la c/da Bocca Arena, Viale Lungomare S. Vito e tutte le zone limitrofe e alimentate con l’acqua dei pozzi S. Nicola n. 1 e n. 2) l’acqua in distribuzione dalle analisi eseguite in questi ultimi 7 mesi risulta non potabile;

Rilevato che L’Amm.ne per tutelare la salute dei cittadini, non potendo intervenire nell’immediato, ha il dovere con ordinanze di non potabilità, con comunicati stampa, e quant’altro, di avvertire i cittadini residenti che l’acqua dei rubinetti di casa non ha le caratteristiche di potabilità stabilite dalla legge 23-02-2023 n. 18 (ex D.Lgs. 31/2001), per cui non può essere destinata all’uso umano;

Considerato il D.lgs 23-02-2023 n. 18 (ex D.lgs 21/2001) con riferimento all’art. 12 Comma b) I controlli si articolano in controlli interni e controlli esterni.

I Controlli interni (Art. 14) sono i controlli svolti dal gestore il quale si avvale di laboratori accreditati UNI CEI EN ISO/IEC 17025 da un Ente ai sensi del Reg. /CE) 765/2008 almeno per i parametri accreditamento (allegato III) di cui alla parte A, lettera da a) a f) e alla parte B, Tabella 1, dell’allegato III.

Nel caso di risultati non conformi, detti risultati devono essere comunicati agli enti di controllo entro 48 ore dall’esito dei controlli stessi.

Considerato il D.lgs 23-02-2023 n. 18 (ex D.lgs 21/2001) con riferimento all’Art. 15 ” Provvedimenti correttivi e limitazioni d'uso”.

1. Fatto salvo quanto disposto dall'articolo 16, in caso di inosservanza dei requisiti minimi per i valori di parametro stabiliti nell'allegato I, l'Azienda sanitaria locale territorialmente competente:

a) provvede affinché siano ricercate immediatamente le cause della non conformità;

b) nel caso di mancata conformità ai requisiti minimi per i valori di parametro stabiliti nell'allegato I, parti A e B, considera il potenziale pericolo per la salute umana, tranne nel caso in cui l'inosservanza del valore di parametro venga ritenuta trascurabile;

c) provvede affinché siano adottati quanto prima i provvedimenti correttivi necessari per ripristinare la qualità delle acque, tenuto conto, tra l'altro, dell’entità del superamento del valore di parametro pertinente e del relativo potenziale pericolo per la salute umana, secondo quanto descritto nel comma 2;

d) nel caso di superamento dei valori di parametro stabiliti nell'allegato I, Parte C, esamina se tale inosservanza costituisca un rischio per la salute umana e - limitatamente ai casi in cui sia necessario per tutelare la salute umana - adotta provvedimenti congrui a ripristinare la qualità delle acque;

e) nel caso di mancata conformità ai requisiti minimi per i valori di parametro stabiliti nell'allegato I, Parte D, provvede affinché' siano applicate le misure correttive previste all'articolo 5, comma 4, e all'articolo 9, relativamente ai rischi associati ai sistemi di distribuzione idrica interni.

2. Nei casi di cui al comma 1, lettere b) e d), qualora l'Azienda sanitaria locale territorialmente competente consideri che l'inosservanza dei valori di parametro configuri un pericolo per la salute umana, sono tempestivamente adottate le seguenti azioni:

a) l'Azienda sanitaria locale territorialmente competente comunica al gestore e all'EGATO l'avvenuto superamento dei valori di parametro e, effettuate le valutazioni del caso, propone al Sindaco l'adozione di provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica proporzionati al rischio, compresi divieti e limitazioni d'uso, tenendo presente i pericoli per la salute umana che potrebbero derivare da un'interruzione della fornitura o da una limitazione di uso delle acque erogate;

Considerato che I Controlli esterni (Art. 13 il D.lgs 23-02-2023 n. 18 , ex D.lgs 21/2001) sono i controlli dall’Azienda sanitaria locale territorialmente competente;

Considerato che in questi sette mesi l’Amm.ne Comunale non ha informato i residenti delle zone oggetto di questa interrogazione sullo stato di “salute” dell’acqua distribuita, perpetrando di fatto un’omissione rispetto ai doveri istituzionali;

Rilevato che in data 23 Novembre 2020 l’Amministrazione Comunale con apposito comunicato (allegato) informava la cittadinanza che “ Tutti i cittadini, compresi quelli residenti nei quartieri Trasmazaro e Tonnarella hanno inoltre a disposizione nel territorio cinque fontanelle che erogano acqua potabile per uso alimentare: piazza delle Tre Giornate, lungomare San Vito, via Ugo La Malfa, via Napoli e via Treviso alle quali – assicura il Servizio idrico comunale – presto si aggiungeranno ulteriori 6 nuove fontanelle presso la Casa dell’Acqua e via degli Archi “ fontanelle che ad oggi risultano ricadenti nella zona est anch’essa coinvolta dalla non potabilità dell’acqua in distribuzione ma per le quali l’A.C. non ha effettuato nessuna comunicazione alla cittadinanza circa il “nuovo stato di salute” delle acque erogate;

tutto ciò quanto premesso,

SI INTERROGA

L’A.C. nella persona del Sindaco circa i seguenti aspetti :